Solidarietà e volontariato per aiutare le vittime del crollo
Un'asta benefica ricca di opere d'arte: tutti possono dare il proprio contributo. Le dichiarazioni del pittore Vitali
giovedì 3 novembre 2011
17.01
Il crollo della palazzina di via Roma a Barletta ha mostrato anche un altro lato dei barlettani: quello della solidarietà e del volontariato. I cittadini non si sono soltanto mostrati immediatamente pronti a collaborare con i primi soccorsi ma hanno anche partecipato alle diverse occasioni per ricordare ed aiutare le persone che, in un modo o nell'altro, hanno subito le conseguenze del crollo. Il diacono Franco Mascolo, responsabile della Caritas cittadina, ha ringraziato tutte le persone che stanno contribuendo a ricostruire una nuova speranza: "Le chiese, i fedeli e tutti i cittadini che, con grande senso di solidarietà, hanno portato il vestiario per le famiglie vittime del crollo".
Anche il contributo che sta dando l'arte è di fondamentale importanza. E' di questi giorni la notizia dell'organizzazione di un'asta benefica che si terrà il prossimo 13 novembre nella chiesa di sant'Antonio, un'occasione per raccogliere utili aiuti economici. Antonio Vitale ed Emanuele Scravalieri hanno ribadito l'invito a partecipare a questo evento a cui già molti artisti hanno, con spontaneità e gentilezza, aderito. L'invito è chiaro: "Chiunque fosse interessato a donarci una sua opera d'arte può farlo. Saremo ben lieti di poterla battere durante l'incontro che si terrà il prossimo 13 novembre nella sala Sant'Antonio». Opere d'arte che, in questa occasione, acquisteranno un valore ancora più profondo.
L'attenzione sulle vicende e le conseguenze del crollo sembra restare positivamente alta anche perchè, come ha affermato il pittore Vitali: "Dove avviene una morte violenta, quel luogo divienta il centro del mondo". L'arte del pittore Vitali, dopo altri pregevoli lavori, si è dovuta inevitabilmente confrontare con la devastante vicenda del crollo di Barletta, con un'opera che ha voluto intitolare "Barletta 3 ottobre 2011".
Un quadro drammatico ma con una gamma cromatica molto dolce, che vuole trasmettere rispetto e condivisione del dolore. Vitali ha dichiarato: "Voglio premettere che questo tragico accadimento di Barletta per me ha rappresentato, e continua a rappresentare, un vero colpo al cuore. Con questa mia opera spero di poter riuscire nell'intento di testimoniare il bisogno di sollecitare il recupero di una coscienza civile ed umana. Non è possibile che accadano questi tragici fatti nella nostra epoca. Sarebbe opportuno che tutti ci ponessimo degli interrogativi in merito. Io ho tentato di farlo con l'arte».
Anche il contributo che sta dando l'arte è di fondamentale importanza. E' di questi giorni la notizia dell'organizzazione di un'asta benefica che si terrà il prossimo 13 novembre nella chiesa di sant'Antonio, un'occasione per raccogliere utili aiuti economici. Antonio Vitale ed Emanuele Scravalieri hanno ribadito l'invito a partecipare a questo evento a cui già molti artisti hanno, con spontaneità e gentilezza, aderito. L'invito è chiaro: "Chiunque fosse interessato a donarci una sua opera d'arte può farlo. Saremo ben lieti di poterla battere durante l'incontro che si terrà il prossimo 13 novembre nella sala Sant'Antonio». Opere d'arte che, in questa occasione, acquisteranno un valore ancora più profondo.
L'attenzione sulle vicende e le conseguenze del crollo sembra restare positivamente alta anche perchè, come ha affermato il pittore Vitali: "Dove avviene una morte violenta, quel luogo divienta il centro del mondo". L'arte del pittore Vitali, dopo altri pregevoli lavori, si è dovuta inevitabilmente confrontare con la devastante vicenda del crollo di Barletta, con un'opera che ha voluto intitolare "Barletta 3 ottobre 2011".
Un quadro drammatico ma con una gamma cromatica molto dolce, che vuole trasmettere rispetto e condivisione del dolore. Vitali ha dichiarato: "Voglio premettere che questo tragico accadimento di Barletta per me ha rappresentato, e continua a rappresentare, un vero colpo al cuore. Con questa mia opera spero di poter riuscire nell'intento di testimoniare il bisogno di sollecitare il recupero di una coscienza civile ed umana. Non è possibile che accadano questi tragici fatti nella nostra epoca. Sarebbe opportuno che tutti ci ponessimo degli interrogativi in merito. Io ho tentato di farlo con l'arte».