Situazione finanziaria 2013: il nodo cruciale della città
Difficoltà per investimenti, incasso entrate, gestione spesa. Sullo sfondo: 8 milioni di debiti fuori bilancio e di crediti di dubbia esigibilità
lunedì 2 settembre 2013
Nella nota redatta dalla giunta comunale, sulla programmazione finanziaria 2013, emergono gli aspetti delle forti criticità attuali della macchina amministrativa. Dai circa 8 milioni di debiti fuori bilancio, ai circa 8 milioni di crediti di dubbia esigibilità, passando dalla necessità di tagli di spesa, alla difficoltà di incasso delle entrate, per arrivare ai vincoli del patto di stabilità, che gravano sulla possibilità di investimenti. Riportiamo in questo articolo alcuni passaggi importanti della suddetta nota.
Riqualificazione, rimodulazione, rivisitazione sono i verbi più usati. L'immagine è quella di una grave situazione finanziaria comunale che sconta i macigni del passato. E' necessario però guardare oltre, con la consapevolezza delle difficoltà, ma con il dovere di compiere scelte politiche serie e nel vero interesse della città e dei cittadini. Non c'è altra scelta. Vedremo se questo dovere sarà adempiuto.
"Dalla verifica affidata alla ragioneria dell'Ente - si legge nella nota di giunta - sulla compatibilità finanziaria delle spese richieste con le entrate correnti dell'Ente, è emerso un disallineamento tra entrate e spese correnti per oltre 8 milioni di euro, parzialmente coperti attraverso tagli di spesa per oltre 5 milioni, condivisi con i dirigenti e gli assessori dell'Ente. Il taglio è stato effettuato sulle macrovoci di spesa con la salvaguardia dei servizi essenziali, in primis quelli riferiti ai servizi sociali e quelli in qualche maniera sensibili alla situazione di crisi".
Tributi - "Il vincolo di legge del pareggio finanziario ha necessitato l'adeguamento di alcune entrate tributarie ed extratributarie, e la conferma di altre, che di seguito si riassumono:
1) proposta di adeguamento dello 0,10% dell'aliquota IMU sugli immobili diversi dalla abitazione principale che passerebbe dal 7,6% al 8,6%, deliberata dal Commissario Straordinario n.82 del 09/05/2013 si rileva che Trani ha aliquota del 10,6%;
2) proposta di riduzione delle tariffe TOSAP riportandole ai valori del 2011, deliberata dal Commissario Straordinario n. 86 del 10/05/2013;
3) proposta di adeguamento del 20% delle tariffe per la refezione scolastica (mai adeguate ai valori di mercato e che attualmente sono fissate intorno a 1,55 € a pasto), che tenga conto delle fasce di reddito con salvaguardia delle classi meno abbienti".
Addizionale Irpef - "Possibilità di una rivisitazione delle aliquote della addizionale IRPEF per renderla omogenea sul territorio Comunale e consentire un incremento delle entrate correnti per affrontare l'esigenza di recuperare circa 2,2 milioni di euro oltre al 1,1 milioni di gettito della aliquota preesistente. La proposta di rimodulazione non potrà non tenere conto che la maggior parte dei redditi si ritrovano nella prima e seconda fascia - fino a 15mila euro e fino a 28mila euro - mentre sarà possibile oltreché doveroso proporre fasce di esenzione che possano contemperare i redditi più bassi anche se ciò comporta la perdita di gettito considerevole".
Totale entrate tributarie 2013: € 47.715.971
Previsione recupero evasione Ici/Imu 2013: € 1.000.000
Previsione recupero Tarsu 2013: € 50.000
Totale residui attivi tribute locali15.205.565,94
Entrate - "Una attenta rivisitazione di tutte le entrate dell'Ente, con particolare riferimento a quelle a lenta velocità di riscossione (recupero evasione, Tarsu, proventi codice della strada, proventi per permessi di costruire, fitti attivi, etc.) (..) è stata avviata a fine esercizio 2012 anche attraverso la verifica straordinaria dei residui attivi che hanno determinato oltre 8 milioni di residui attivi di "dubbia esigibilità" che sono stati stralciati dal conto del bilancio e fatti confluire nel conto del patrimonio. La riclassifica di tali crediti ha permesso di attivare le azioni utili alla loro recuperabilità una volta definita l'esatta connotazione del titolo giuridico e del grado di esigibilità, salvaguardando al contempo gli equilibri di bilancio". Viene registrata "una difficoltà dell'Ente ad incassare le proprie entrate e tale dato si è assolutamente sfibrato nel tempo".
Totale Entrate-Spese 2013: € 84.288.744
Avanzo presunto 2013: € 6.956.774
Investimenti - "La realizzazione degli interventi previsti per l'anno 2013 sarà possibile a condizione che siano concretamente reperiti i relativi finanziamenti creando conseguentemente spazi finanziari di incasso utili ai fini del patto di stabilità". "Gli investimenti attivati negli esercizi passati evidenziano una dinamica negativa ai fini del rispetto del patto di stabilità, ciò in quanto le somme da incassare per entrate in conto capitale risultano di molto superiori ai pagamenti in conto capitale da eseguire (gestione vincolata). La differenza risulta tra la liquidità dell'Ente quali fondi di cassa vincolati (a tal proposito si segnala la necessità di ricostruire i singoli vincoli di cassa onde qualificare e distinguere esattamente il fondo di cassa presso la tesoreria centrale) che hanno favorito il raggiungimento degli obiettivi del patto di stabilità negli anni passati".
Totale residui da incassare: € 26.608.103,77
Totale residui da pagare: € 83.301.126,07
"Infatti proprio in relazione ai dati sopra riportati, la programmazione degli investimenti ha incontrato notevoli tensioni connesse alle dinamiche del patto di stabilità nel passato ed in particolare nell'esercizio 2012. Pertanto la programmazione 2013-2015 degli investimenti sarà condizionata dallo squilibrio della gestione vincolata, in termini di cassa, relativa agli investimenti assunti negli esercizi precedenti, conseguentemente il grado di raggiungimento del saldo obiettivo 2013-2015 richiederà nell'esercizio in corso e nei successivi interventi mirati a riequilibrare i flussi di cassa al fine di recuperare annualmente il differenziale esistente tra incassi e pagamenti in conto capitale".
Spese - "La Programmazione delle spese, come già evidenziato, risente degli impegni già assunti alla data di elaborazione del Bilancio di previsione e pluriennale, ai contratti in essere (ad es. Bar.sa SpA, servizi sociali, vigilanza, pulizia, compenso servizi esternalizzati, canoni software, rata noleggio beni, etc); alle spese di personale in servizio; ai mutui e prestiti assunti ed in essere; alle spese obbligatorie per legge (ad es. utenze, manutenzione beni mobili e immobili, randagismo, spese economali, assicurazioni, oneri straordinari, etc.); spese correnti sottostimate negli esercizi precedenti (ad es. utenze acqua, luce, gas e telefono); alla mancata destinazione totale dei proventi di permessi di costruire agli investimenti e non più alla spesa corrente, in passato il finanziamento della spesa corrente era superiore ad 1 milione di euro". "La Programmazione di spesa ha dovuto tener conto altresì della riduzione della quota di finanziamento regionale/statale (ad es. spese del piano sociale di zona per il 2013 e spese per la manutenzione degli immobili sede di tribunale e G. di P.), nonché alle spese per far fronte ai debiti extracontabili (sentenze definitive e debiti fuori bilancio)". "Le spese correnti del Comune di Barletta, mostrano una forte rigidità verso il basso. Questo dipende dalla crescita nel tempo della spesa consolidata che ora potrà essere ridotta solo attraverso interventi di riqualificazione complessiva di medio e lungo periodo". "La parte maggiore della stessa è compresa tra spese del personale, trasferimenti alla BARSA per servizi, servizi sociali e mutui in essere".
Previsione totale spese correnti 2013: € 59.355.048
Riqualificazione, rimodulazione, rivisitazione sono i verbi più usati. L'immagine è quella di una grave situazione finanziaria comunale che sconta i macigni del passato. E' necessario però guardare oltre, con la consapevolezza delle difficoltà, ma con il dovere di compiere scelte politiche serie e nel vero interesse della città e dei cittadini. Non c'è altra scelta. Vedremo se questo dovere sarà adempiuto.
"Dalla verifica affidata alla ragioneria dell'Ente - si legge nella nota di giunta - sulla compatibilità finanziaria delle spese richieste con le entrate correnti dell'Ente, è emerso un disallineamento tra entrate e spese correnti per oltre 8 milioni di euro, parzialmente coperti attraverso tagli di spesa per oltre 5 milioni, condivisi con i dirigenti e gli assessori dell'Ente. Il taglio è stato effettuato sulle macrovoci di spesa con la salvaguardia dei servizi essenziali, in primis quelli riferiti ai servizi sociali e quelli in qualche maniera sensibili alla situazione di crisi".
Tributi - "Il vincolo di legge del pareggio finanziario ha necessitato l'adeguamento di alcune entrate tributarie ed extratributarie, e la conferma di altre, che di seguito si riassumono:
1) proposta di adeguamento dello 0,10% dell'aliquota IMU sugli immobili diversi dalla abitazione principale che passerebbe dal 7,6% al 8,6%, deliberata dal Commissario Straordinario n.82 del 09/05/2013 si rileva che Trani ha aliquota del 10,6%;
2) proposta di riduzione delle tariffe TOSAP riportandole ai valori del 2011, deliberata dal Commissario Straordinario n. 86 del 10/05/2013;
3) proposta di adeguamento del 20% delle tariffe per la refezione scolastica (mai adeguate ai valori di mercato e che attualmente sono fissate intorno a 1,55 € a pasto), che tenga conto delle fasce di reddito con salvaguardia delle classi meno abbienti".
Addizionale Irpef - "Possibilità di una rivisitazione delle aliquote della addizionale IRPEF per renderla omogenea sul territorio Comunale e consentire un incremento delle entrate correnti per affrontare l'esigenza di recuperare circa 2,2 milioni di euro oltre al 1,1 milioni di gettito della aliquota preesistente. La proposta di rimodulazione non potrà non tenere conto che la maggior parte dei redditi si ritrovano nella prima e seconda fascia - fino a 15mila euro e fino a 28mila euro - mentre sarà possibile oltreché doveroso proporre fasce di esenzione che possano contemperare i redditi più bassi anche se ciò comporta la perdita di gettito considerevole".
Totale entrate tributarie 2013: € 47.715.971
Previsione recupero evasione Ici/Imu 2013: € 1.000.000
Previsione recupero Tarsu 2013: € 50.000
Totale residui attivi tribute locali15.205.565,94
Entrate - "Una attenta rivisitazione di tutte le entrate dell'Ente, con particolare riferimento a quelle a lenta velocità di riscossione (recupero evasione, Tarsu, proventi codice della strada, proventi per permessi di costruire, fitti attivi, etc.) (..) è stata avviata a fine esercizio 2012 anche attraverso la verifica straordinaria dei residui attivi che hanno determinato oltre 8 milioni di residui attivi di "dubbia esigibilità" che sono stati stralciati dal conto del bilancio e fatti confluire nel conto del patrimonio. La riclassifica di tali crediti ha permesso di attivare le azioni utili alla loro recuperabilità una volta definita l'esatta connotazione del titolo giuridico e del grado di esigibilità, salvaguardando al contempo gli equilibri di bilancio". Viene registrata "una difficoltà dell'Ente ad incassare le proprie entrate e tale dato si è assolutamente sfibrato nel tempo".
Totale Entrate-Spese 2013: € 84.288.744
Avanzo presunto 2013: € 6.956.774
Investimenti - "La realizzazione degli interventi previsti per l'anno 2013 sarà possibile a condizione che siano concretamente reperiti i relativi finanziamenti creando conseguentemente spazi finanziari di incasso utili ai fini del patto di stabilità". "Gli investimenti attivati negli esercizi passati evidenziano una dinamica negativa ai fini del rispetto del patto di stabilità, ciò in quanto le somme da incassare per entrate in conto capitale risultano di molto superiori ai pagamenti in conto capitale da eseguire (gestione vincolata). La differenza risulta tra la liquidità dell'Ente quali fondi di cassa vincolati (a tal proposito si segnala la necessità di ricostruire i singoli vincoli di cassa onde qualificare e distinguere esattamente il fondo di cassa presso la tesoreria centrale) che hanno favorito il raggiungimento degli obiettivi del patto di stabilità negli anni passati".
Totale residui da incassare: € 26.608.103,77
Totale residui da pagare: € 83.301.126,07
"Infatti proprio in relazione ai dati sopra riportati, la programmazione degli investimenti ha incontrato notevoli tensioni connesse alle dinamiche del patto di stabilità nel passato ed in particolare nell'esercizio 2012. Pertanto la programmazione 2013-2015 degli investimenti sarà condizionata dallo squilibrio della gestione vincolata, in termini di cassa, relativa agli investimenti assunti negli esercizi precedenti, conseguentemente il grado di raggiungimento del saldo obiettivo 2013-2015 richiederà nell'esercizio in corso e nei successivi interventi mirati a riequilibrare i flussi di cassa al fine di recuperare annualmente il differenziale esistente tra incassi e pagamenti in conto capitale".
Spese - "La Programmazione delle spese, come già evidenziato, risente degli impegni già assunti alla data di elaborazione del Bilancio di previsione e pluriennale, ai contratti in essere (ad es. Bar.sa SpA, servizi sociali, vigilanza, pulizia, compenso servizi esternalizzati, canoni software, rata noleggio beni, etc); alle spese di personale in servizio; ai mutui e prestiti assunti ed in essere; alle spese obbligatorie per legge (ad es. utenze, manutenzione beni mobili e immobili, randagismo, spese economali, assicurazioni, oneri straordinari, etc.); spese correnti sottostimate negli esercizi precedenti (ad es. utenze acqua, luce, gas e telefono); alla mancata destinazione totale dei proventi di permessi di costruire agli investimenti e non più alla spesa corrente, in passato il finanziamento della spesa corrente era superiore ad 1 milione di euro". "La Programmazione di spesa ha dovuto tener conto altresì della riduzione della quota di finanziamento regionale/statale (ad es. spese del piano sociale di zona per il 2013 e spese per la manutenzione degli immobili sede di tribunale e G. di P.), nonché alle spese per far fronte ai debiti extracontabili (sentenze definitive e debiti fuori bilancio)". "Le spese correnti del Comune di Barletta, mostrano una forte rigidità verso il basso. Questo dipende dalla crescita nel tempo della spesa consolidata che ora potrà essere ridotta solo attraverso interventi di riqualificazione complessiva di medio e lungo periodo". "La parte maggiore della stessa è compresa tra spese del personale, trasferimenti alla BARSA per servizi, servizi sociali e mutui in essere".
Previsione totale spese correnti 2013: € 59.355.048
"Le previsioni parte corrente anno 2013 - si legge nelle conclusioni della nota di giunta - pur risultando congrue le previsioni di spesa ed attendibili le entrate necessitano nel breve e medio periodo di una forte azione di riqualificazione soprattutto per la spesa corrente attraverso:
"In materia di entrata risulta necessario:
"In relazione agli obiettivi del patto di stabilità 2013-2015 si ritiene dover suggerire un costante monitoraggio del saldo obiettivo in grado di poter intervenire tempo per tempo al fine di correggere le situazioni negative. In particolare nel corso dell'esercizio sarà necessario:
- ricognizione e monitoraggio costante dei contenziosi e delle passività potenziali, intervenendo per tempo attraverso la programmazione di bilancio ed evitando utilizzi di avanzi negativi sul patto;
- riqualificazione della spesa corrente consolidata, oramai ineludibile e inerziale;
- rivisitazione delle procedure di acquisizione dei fattori produttivi (maggiori gare ad evidenza pubblica e minori proroghe/rinnovo);
- introduzione di un procedure di acquisto centralizzate al fine di conseguire vantaggi dalle economie di scala;
- ridefinizione del servizio economato e provveditorato in capo ad un solo settore in grado di conseguire miglioramento nella gestione degli acquisti di fabbisogni per il funzionamento dell'Ente;
- rideterminazione della struttura organizzativa con riduzione delle figure dirigenziali previste e riqualificazione delle posizioni organizzative;
- rideterminazione dei contratti di locazione passivi sostituendoli ove possibile con immobili comunali;
- rideterminazione degli accordi quadro e dei singoli disciplinari con la società BAR.SA. SPA in considerazione del forte impatto sul bilancio dell'Ente. Rideterminazione del piano industriale/servizio della stessa società;
- Definizione dell'esatta configurazione giuridica della BAR.SA. Definizione di un concreto "controllo analogo" disciplinato e interiorizzato nei contratti di servizio con la stessa BAR.SA ed anche con gli altri appaltatori di servizi;
- Istituzione di un servizio interno di controllo della gestione delle società partecipate e degli altri organismi partecipati, in grado di segnalare le criticità e proporre all'Ente reportistica e dati su cui fondare le proprie scelte e/o valutazioni;
- rivalutazione della convenienza economica dei servizi esternalizzati, tra i quali ad esempio i tributi minori, la gestione dei parcheggi, la gestione del servizio di lampade votive, la gestione dei servizi cimiteriali, etc;
- la definizione di regolamenti e disciplinari dei costi per l'utilizzo degli immobili comunale quali servizi a domanda individuale (teatro, impianti sportivi, castello, etc.) i cui costi di utilizzo e manutenzione sono a totale carico dell'Ente".
"In materia di entrata risulta necessario:
- istituzione di servizio entrate che accorpi la gestione della riscossione ordinaria e coattiva delle entrate patrimoniali e non. Istituendo le figure degli agenti della riscossione, internalizzando i procedimenti di riscossioni e uniformando le procedure ad un unico soggetto. Si eviterebbe la deresponsabilizzazione tra i diversi soggetti dell'Ente circa le procedure da porre in essere;
- potenziamento degli uffici tributari al fine di internalizzare i servizi tributari e conseguire maggiori e migliori risultati nella gestione tributaria oggi pari al 80% delle entrate dell'Ente.
- ricognizione del patrimonio dell'Ente attraverso la costruzione di un inventari dei beni mobili ed immobili in grado di rendere intellegibile il reale valore patrimoniale dell'Ente ed in grado di intervenire attraverso politiche di gestione attive del patrimonio (valorizzazione, cartolarizzazione, fondi immobiliari, sono alcuni esempi);
- valorizzazione del patrimonio comunale disponibile in uso a terzi, sia attraverso la definizione di contratto di locazione che attraverso la regolarizzazione delle situazioni di occupati "sine titulo". Aggiornando i canoni a valori di mercato attivando conseguentemente politiche di sfratto, sgombero nei casi di conclamata inadempimento".
"In relazione agli obiettivi del patto di stabilità 2013-2015 si ritiene dover suggerire un costante monitoraggio del saldo obiettivo in grado di poter intervenire tempo per tempo al fine di correggere le situazioni negative. In particolare nel corso dell'esercizio sarà necessario:
- attivazione mirata delle opere pubbliche o di spese di investimento, solo in presenza di spazi finanziari utili al patto di stabilità;
- ricorso limitato a risorse bancarie e per quanto possibile ad utilizzo di avanzo di amministrazione;
- finanziamento degli investimenti attraverso l'utilizzo di avanzo economico, ossia entrate correnti > di spese correnti;
- accelerazione della fase di riscossione per tutte le entrate in conto capitale (Pirp, Peep 167, altri residui attivi), con attivazione delle eventuali polizze fideiussorie poste a loro garanzia;
- Incremento delle entrate tributarie attraverso azioni di emersione e di contrasto quali "lotta all'evasione" ed elusione tributaria (abusivismo edilizio, aree fabbricabili, immobili fantasma etc.)
- Rendicontazione celere dei finanziamenti ottenuti a fronte di lavori pubblici eseguiti, monitorando e segnalando con tempestività agli uffici finanziari ogni evento che possa influire sulla dinamica dei flussi finanziari connessi;
- Rimodulazione dei cronoprogrammi degli investimenti già attivati con allungamento dei tempi di pagamento;
- Alienazione di beni e diritti di proprietà (nuda proprietà) utili agli spazi finanziari".