Si è spento Antonio Sanna, il “professore”
Il ricordo del giornalista Nino Vinella
mercoledì 13 settembre 2023
10.26
Si è spento Antonio Sanna, figura molto popolare a Barletta fra i concittadini che simpaticamente lo chiamavano "professore": sia in omaggio ai suoi trascorsi di docente all'Istituto tecnico commerciale e per geometri "Michele Cassandro" nei tempi di Pietro Mennea aspirante ragioniere, sia come segno di rispetto e con quel pizzico d'ironia sua caratteristica. Negli ultimi anni dei suoi ottantanove, aveva anche riscoperto la sorprendente vena creativa di autore col romanzo "Del destino e dell'amore". I funerali si svolgeranno oggi mercoledì 13 settembre alle ore 16,15 nella Prepositura curata di San Giacomo Maggiore in corso Vittorio Emanuele.
Ecco il ricordo del giornalista Nino Vinella.
"Caro Professore, Ti scrivo dal mio dispositivo elettronico mentre ripenso nostalgicamente agli inizi delle lezioni di dattilografia al Cassandro. Quando imparavamo sulle Lexikon o le Olivetti professionali a scrivere a macchina con due ore settimanali. Quanto abbiamo imparato lo si doveva verificare negli anni successivi...
Come nel mio caso e nella mia personalissima esperienza, quando scrivere a macchina le mie prime corrispondenze giornalistiche o i pezzi per il giornale d'istituto chiamato "Il Periscopio" diretto dal futuro ragionier Pasquale Cascella poi responsabile dell'informazione al Quirinale con la prima Presidenza Napolitano e quindi Sindaco, significava mettere subito in uso le nozioni pratiche trasmesse dal Professor Sanna. Compresa la digitazione cieca e veloce senza guardare la tastiera, che mi fruttò una medaglia ai campionati nazionali di Montecatini terme nel 1970 con 179 battute al minuto...
Venne poi il tempo del lavoro a pieno ritmo, ed anche in Banca le lezioni di dattilografia furono utili alla mia carriera molto prima dei computer e del digitale.
Caro Professore, ci siamo sempre tenuti in contatto per il successivo mezzo secolo, fra la sua attività di famiglia nella ristorazione e la ritrovata cena creativa per la narrazione ed i suoi romanzi. Quelli pubblicati e quello rimasto chiuso nel cassetto... E dattiloscritto ovviamente!"
Ecco il ricordo del giornalista Nino Vinella.
"Caro Professore, Ti scrivo dal mio dispositivo elettronico mentre ripenso nostalgicamente agli inizi delle lezioni di dattilografia al Cassandro. Quando imparavamo sulle Lexikon o le Olivetti professionali a scrivere a macchina con due ore settimanali. Quanto abbiamo imparato lo si doveva verificare negli anni successivi...
Come nel mio caso e nella mia personalissima esperienza, quando scrivere a macchina le mie prime corrispondenze giornalistiche o i pezzi per il giornale d'istituto chiamato "Il Periscopio" diretto dal futuro ragionier Pasquale Cascella poi responsabile dell'informazione al Quirinale con la prima Presidenza Napolitano e quindi Sindaco, significava mettere subito in uso le nozioni pratiche trasmesse dal Professor Sanna. Compresa la digitazione cieca e veloce senza guardare la tastiera, che mi fruttò una medaglia ai campionati nazionali di Montecatini terme nel 1970 con 179 battute al minuto...
Venne poi il tempo del lavoro a pieno ritmo, ed anche in Banca le lezioni di dattilografia furono utili alla mia carriera molto prima dei computer e del digitale.
Caro Professore, ci siamo sempre tenuti in contatto per il successivo mezzo secolo, fra la sua attività di famiglia nella ristorazione e la ritrovata cena creativa per la narrazione ed i suoi romanzi. Quelli pubblicati e quello rimasto chiuso nel cassetto... E dattiloscritto ovviamente!"