«Si apra un tavolo di confronto te sulle disabilità»
La proposta al comune dell’Ambulatorio Popolare di Barletta
lunedì 5 dicembre 2022
12.37
Partecipato, intenso e propositivo è stato l'evento tenutosi sabato 3 dicembre, presso il Future Center in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. «»
Quasi tre ore di assemblea alimentate dalla partecipazione attiva di persone che la disabilità portano addosso e di quelle che con loro la condividono: madri, padri, figlie, figli, compagne e compagni.
Un tema la cui complessità aumenta terribilmente nei casi di disabilità grave o gravissima, o quando le persone che ne sono affette sono prive di entrambi i genitori o del sostegno della propria famiglia, o quando si aggiunge l'elemento della fragilità economica.
Ci sono persone tetraplegiche inchiodate nei propri letti.
Ci sono persone con disabilità e patologie gravi e gravissime sostenute solo ed esclusivamente dalle proprie famiglie
Ci sono sofferenze, rispetto alle quali le Amministrazioni comunali di Barletta, nei decenni, avrebbero potuto e dovuto essere più sensibili, presenti e attente.
Ci sono tantissimi problemi determinati dalle disabilità che avrebbero dovuto essere risolti da tempo come le barriere architettoniche la cui eliminazione deve essere una priorità sociale, politica e comunale cosi come il miglioramento dell'accesso ai trasporti, al lavoro, ai servizi sanitari e socio assistenziali, e la facilitazione della partecipazione alla vita sociale e relazionale della comunità. A tal fine, il coinvolgimento delle persone con disabilità anche in attività artistiche, culturali, sportive, di svago e divertimento potrebbe essere agevolato dalla concessione di immobili pubblici o confiscati alla mafia. Questi immobili potrebbero essere destinati anche a strutture residenziali per il "Dopo di Noi" offrendo così una soluzione al problema delle famiglie delle persone disabili e alla preoccupazione con cui vivono il pensiero di quale sarà il destino dei propri congiunti una volta che per morte, malattia o altra causa, non sarà possibile occuparsi direttamente di loro.
Questi i contenuti dei tanti interventi che si sono susseguiti nel corso dell'evento con una straordinaria particolarità: tutti hanno rigettato ogni forma di carità compassionevole per rivendicare diritti, dignità, mobilità, autonomia e lavoro ed è su questi che l'Ambulatorio costruisce una proposta al Comune di Barletta che molto può fare pur considerando la regionalizzazione delle competenze sanitarie; e a Bari arriveremo.
Si apra un tavolo di confronto sociale e politico sulle disabilità, un tavolo permanente in cui affrontare, discutere e risolvere almeno i problemi di competenza comunale e sollevare collettivamente la soluzione di quelli di competenza regionale. Questa è la proposta, unitamente ad una richiesta di incontro, che formalizzeremo al Sindaco Mino Cannito e all'Assessora ai servizi sociali Francesca e a quell'incontro non andrà l'Ambulatorio popolare di Barletta ma tutte e tutti con un presidio organizzato sotto il Palazzo di Città.
C'è stata un'altra istanza collettiva emersa nel corso dell'evento, istanza rivolta alla comunità mutualistica dell'Ambulatorio popolare: quella di organizzarne altri, tematici, sulle varie tantissime disabilità, sulle problematiche ad esse connesse e le possibili soluzioni. Questi incontri si faranno e a breve ne verrá organizzato il primo.
Nessuno resti indietro
Quasi tre ore di assemblea alimentate dalla partecipazione attiva di persone che la disabilità portano addosso e di quelle che con loro la condividono: madri, padri, figlie, figli, compagne e compagni.
Un tema la cui complessità aumenta terribilmente nei casi di disabilità grave o gravissima, o quando le persone che ne sono affette sono prive di entrambi i genitori o del sostegno della propria famiglia, o quando si aggiunge l'elemento della fragilità economica.
Ci sono persone tetraplegiche inchiodate nei propri letti.
Ci sono persone con disabilità e patologie gravi e gravissime sostenute solo ed esclusivamente dalle proprie famiglie
Ci sono sofferenze, rispetto alle quali le Amministrazioni comunali di Barletta, nei decenni, avrebbero potuto e dovuto essere più sensibili, presenti e attente.
Ci sono tantissimi problemi determinati dalle disabilità che avrebbero dovuto essere risolti da tempo come le barriere architettoniche la cui eliminazione deve essere una priorità sociale, politica e comunale cosi come il miglioramento dell'accesso ai trasporti, al lavoro, ai servizi sanitari e socio assistenziali, e la facilitazione della partecipazione alla vita sociale e relazionale della comunità. A tal fine, il coinvolgimento delle persone con disabilità anche in attività artistiche, culturali, sportive, di svago e divertimento potrebbe essere agevolato dalla concessione di immobili pubblici o confiscati alla mafia. Questi immobili potrebbero essere destinati anche a strutture residenziali per il "Dopo di Noi" offrendo così una soluzione al problema delle famiglie delle persone disabili e alla preoccupazione con cui vivono il pensiero di quale sarà il destino dei propri congiunti una volta che per morte, malattia o altra causa, non sarà possibile occuparsi direttamente di loro.
Questi i contenuti dei tanti interventi che si sono susseguiti nel corso dell'evento con una straordinaria particolarità: tutti hanno rigettato ogni forma di carità compassionevole per rivendicare diritti, dignità, mobilità, autonomia e lavoro ed è su questi che l'Ambulatorio costruisce una proposta al Comune di Barletta che molto può fare pur considerando la regionalizzazione delle competenze sanitarie; e a Bari arriveremo.
Si apra un tavolo di confronto sociale e politico sulle disabilità, un tavolo permanente in cui affrontare, discutere e risolvere almeno i problemi di competenza comunale e sollevare collettivamente la soluzione di quelli di competenza regionale. Questa è la proposta, unitamente ad una richiesta di incontro, che formalizzeremo al Sindaco Mino Cannito e all'Assessora ai servizi sociali Francesca e a quell'incontro non andrà l'Ambulatorio popolare di Barletta ma tutte e tutti con un presidio organizzato sotto il Palazzo di Città.
C'è stata un'altra istanza collettiva emersa nel corso dell'evento, istanza rivolta alla comunità mutualistica dell'Ambulatorio popolare: quella di organizzarne altri, tematici, sulle varie tantissime disabilità, sulle problematiche ad esse connesse e le possibili soluzioni. Questi incontri si faranno e a breve ne verrá organizzato il primo.
Nessuno resti indietro