Sì ai regolamenti, «voti dei socialisti determinanti per l'approvazione»
La dichiarazione di Franco Pastore del Partito Socialista
giovedì 13 novembre 2014
«Non può esserci progresso, emancipazione vera e sviluppo alcuno senza percorrere la via che passi per l'affermazione dei diritti civili. Questo è un principio fondamentale del Socialismo e del Partito socialista italiano ed è un percorso che noi socialisti abbiamo posto fra le prerogative degli ultimi tre governi del Paese, con Monti, Letta e Renzi, anche se sappiamo bene quanta strada ancora vi sia da percorrere prima che il Parlamento italiano arrivi a legiferare in questo senso. Unioni civili e Ius soli ieri sono passati, per un pugno di voti, in consiglio comunale a Barletta e i nostri voti, quelli dei tre consiglieri socialisti, sono stati determinanti per l'approvazione dei provvedimenti». Questo è quanto scrive Franco Pastore, in merito all'approvazione a Barletta dei provvedimenti su Unioni civili e Ius soli in consiglio comunale.
«La maggioranza di centro sinistra non ce l'avrebbe fatta diversamente, perché proprio un pezzo di maggioranza è mancato e, senza di noi, il numero legale non si sarebbe raggiunto. Ma vi è un altro dato politico. Mi auguro, infatti, che la sinistra di governo cittadino, quella dura e pura, incorruttibile e sempre con l'indice alzato e pronta a giudicare dal proprio pulpito il resto del mondo, sia capace di mettere da parte i propri pregiudizi e riconoscere il peso politico dei socialisti e la coerenza dei nostri principi.
La battaglia per l'affermazione dei diritti civili è la nostra bandiera, a prescindere dai contesti governativi e, a tal riguardo, al prossimo governatore della Puglia, sottoporremmo tali questioni e lo faremo a prescindere da ogni cosa, che ci si trovi dentro o fuori la maggioranza di governo che i cittadini – elettori pugliesi sceglieranno. Progresso e modernità passano per l'affermazione dei diritti civili non per la loro diminuzione».
«La maggioranza di centro sinistra non ce l'avrebbe fatta diversamente, perché proprio un pezzo di maggioranza è mancato e, senza di noi, il numero legale non si sarebbe raggiunto. Ma vi è un altro dato politico. Mi auguro, infatti, che la sinistra di governo cittadino, quella dura e pura, incorruttibile e sempre con l'indice alzato e pronta a giudicare dal proprio pulpito il resto del mondo, sia capace di mettere da parte i propri pregiudizi e riconoscere il peso politico dei socialisti e la coerenza dei nostri principi.
La battaglia per l'affermazione dei diritti civili è la nostra bandiera, a prescindere dai contesti governativi e, a tal riguardo, al prossimo governatore della Puglia, sottoporremmo tali questioni e lo faremo a prescindere da ogni cosa, che ci si trovi dentro o fuori la maggioranza di governo che i cittadini – elettori pugliesi sceglieranno. Progresso e modernità passano per l'affermazione dei diritti civili non per la loro diminuzione».