Sgominata banda di trafficanti sull'asse Sudamerica-Bari-Bat
Nove persone in manette, operazione ancora in corso
martedì 3 dicembre 2013
10.41
Trasportavano cocaina a Bari e nella Bat da Colombia e Spagna, passando per Napoli e utilizzando corrieri pugliesi ben radicati sul territorio: con questa accusa sono scattate questa mattina le manette per 9 persone tra Italia, Spagna e Sud-America. L'operazione è condotta con il supporto di unità cinofile antidroga e con la copertura aerea di velivoli del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari.Le indagini hanno portato alla luce due importanti canali d'importazione della cocaina in Italia, uno lungo l'asse Colombia-Spagna-Bari, con il coinvolgimento di narcotrafficanti spagnoli e colombiani, e uno lungo l'asse Napoli-Andria-Bari.
Dalle prime ore dell'alba è in corso una vasta operazione antidroga condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari e coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia. A capo dell'organizzazione malavitosa a livello internazionale una 48enne colombiana residente a Barcellona; coinvolti anche narcotrafficanti spagnoli e colombiani, oltre ad autotrasportatori e spacciatori legati al clan mafioso barese dei Parisi.
Aggiornamento delle 12.00
Le indagini sono partite da Pasciulli Giuseppe, andriese classe '56, detto "u 12". A dispetto della non più giovane età, il Pasciulli era particolarmente attivo nel gestire i contatti con i trafficanti napoletani e baresi, ai quali si rivolgeva per acquistare all'ingrosso cocaina per poi rivenderla a livello locale. Si vantava nelle numerose conversazioni intercettate di essere sempre riuscito a farla franca con la giustizia. Ignorava però che i Carabinieri del Nucleo Investigativo fossero sulle sue tracce da tempo. In particolare, le indagini hanno avuto una svolta quanto Pasciulli, rimasto a secco di cocaina dai propri fornitori napoletani, decide di rivolgersi a soggetti vicini al clan mafioso "Parisi", imperante nel quartiere "Japigia" di Bari.
Entrano quindi in ballo altri soggetti, i quali si danno da fare per rifornire di cocaina il Pasciulli, sfruttando i loro collegamenti internazionali. Spunta a questo punto la figura di "Marta", narcotrafficante colombiana, che sarà poi arrestata dalla Polizia francese per traffico internazionale di droga. La donna era il contatto che faceva arrivare la cocaina dalla Colombia in Spagna attraverso dei corrieri locali, da li fidati camionisti pugliesi la portavano a Bari, dove altri componenti del gruppo la smistavano all'ingrosso e al dettaglio.
Dalle prime ore dell'alba è in corso una vasta operazione antidroga condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari e coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia. A capo dell'organizzazione malavitosa a livello internazionale una 48enne colombiana residente a Barcellona; coinvolti anche narcotrafficanti spagnoli e colombiani, oltre ad autotrasportatori e spacciatori legati al clan mafioso barese dei Parisi.
Aggiornamento delle 12.00
Le indagini sono partite da Pasciulli Giuseppe, andriese classe '56, detto "u 12". A dispetto della non più giovane età, il Pasciulli era particolarmente attivo nel gestire i contatti con i trafficanti napoletani e baresi, ai quali si rivolgeva per acquistare all'ingrosso cocaina per poi rivenderla a livello locale. Si vantava nelle numerose conversazioni intercettate di essere sempre riuscito a farla franca con la giustizia. Ignorava però che i Carabinieri del Nucleo Investigativo fossero sulle sue tracce da tempo. In particolare, le indagini hanno avuto una svolta quanto Pasciulli, rimasto a secco di cocaina dai propri fornitori napoletani, decide di rivolgersi a soggetti vicini al clan mafioso "Parisi", imperante nel quartiere "Japigia" di Bari.
Entrano quindi in ballo altri soggetti, i quali si danno da fare per rifornire di cocaina il Pasciulli, sfruttando i loro collegamenti internazionali. Spunta a questo punto la figura di "Marta", narcotrafficante colombiana, che sarà poi arrestata dalla Polizia francese per traffico internazionale di droga. La donna era il contatto che faceva arrivare la cocaina dalla Colombia in Spagna attraverso dei corrieri locali, da li fidati camionisti pugliesi la portavano a Bari, dove altri componenti del gruppo la smistavano all'ingrosso e al dettaglio.