Sesso in cambio di foto osè, finì a Barletta il caso iniziato su Badoo
Un cerignolano minacciò un 24enne di pubblicare foto compromettenti su Facebook. Ora il pm ha chiesto il processo immediato
martedì 12 giugno 2012
19.03
Era terminato a Barletta il losco caso risalente allo scorso marzo, che aveva visto protagonista un cerignolano di 35 anni, Alberico Di Noia, che cercò di costringere una ragazza, 24enne di Ruvo di Puglia, ad avere rapporti sessuali con lui dopo averla conosciuta sul social network di incontri Badoo e averla minacciata di pubblicare alcune sue foto compromettenti su Facebook. Adesso il pm ha chiesto per il cerignolano il processo immediato.
Facciamo un passo indietro per riscostruire la vicenda. Il caso risale allo scorso 29 marzo, quando il giovane ha adescato la ragazza su Badoo con una falsa identità, un nome diverso e una foto attraente che non corrispondeva al vero. Di conseguenza, la ragazza ha inviato via mail alcune foto che la ritraevano nuda: al momento dell'incontro dal vivo, la ragazza è rimasta visibilmente delusa e ha espresso volontà di non vedere più il ragazzo. Ma il cerignolano l'ha minacciata di pubblicare quelle foto su Facebook, e l'ha intimata di raggiungerlo al villaggio turistico di Ippocampo per poter consumare il rapporto sessuale.
La 24enne ha fissato un appuntamento presso la stazione di Barletta, ma all'incontro si è presentata scortata da alcuni agenti della Polizia di Corato, che hanno così cercato di fermare Di Noia, che di tutta risposta ha cercato di investire i due agenti a bordo della sua auto, pur di non essere tratto in arresto. E' iniziata così la fuga in auto per le strade di Barletta: l'uomo è stato inseguito dagli agenti fino a Zapponeta dove, con la collaborazione del personale della stazione dei Carabinieri, è stato bloccato nei pressi della sua abitazione dove è stato sequestrato il computer con le foto della donna. Due poliziotti hanno riportato lesioni durante l'inseguimento, mentre Di Noia fu rinchiuso nel carcere di Trani.
Adesso il pm Fabio Buquicchio ha chiesto che il giovane, accusato di tentata violenza sessuale, tentato omicidio, lesioni personali aggravate e oltraggio a pubblico ufficiale, venga sottoposto a processo immediato.
Facciamo un passo indietro per riscostruire la vicenda. Il caso risale allo scorso 29 marzo, quando il giovane ha adescato la ragazza su Badoo con una falsa identità, un nome diverso e una foto attraente che non corrispondeva al vero. Di conseguenza, la ragazza ha inviato via mail alcune foto che la ritraevano nuda: al momento dell'incontro dal vivo, la ragazza è rimasta visibilmente delusa e ha espresso volontà di non vedere più il ragazzo. Ma il cerignolano l'ha minacciata di pubblicare quelle foto su Facebook, e l'ha intimata di raggiungerlo al villaggio turistico di Ippocampo per poter consumare il rapporto sessuale.
La 24enne ha fissato un appuntamento presso la stazione di Barletta, ma all'incontro si è presentata scortata da alcuni agenti della Polizia di Corato, che hanno così cercato di fermare Di Noia, che di tutta risposta ha cercato di investire i due agenti a bordo della sua auto, pur di non essere tratto in arresto. E' iniziata così la fuga in auto per le strade di Barletta: l'uomo è stato inseguito dagli agenti fino a Zapponeta dove, con la collaborazione del personale della stazione dei Carabinieri, è stato bloccato nei pressi della sua abitazione dove è stato sequestrato il computer con le foto della donna. Due poliziotti hanno riportato lesioni durante l'inseguimento, mentre Di Noia fu rinchiuso nel carcere di Trani.
Adesso il pm Fabio Buquicchio ha chiesto che il giovane, accusato di tentata violenza sessuale, tentato omicidio, lesioni personali aggravate e oltraggio a pubblico ufficiale, venga sottoposto a processo immediato.