"Servo per due": Favino interpreta Goldoni al teatro "Curci" di Barletta

Tra commedia dell'arte e varietà, un successo di risate e cabaret

domenica 2 febbraio 2014 10.10
A cura di Ida Vinella
Vincitore di due nastri d'argento, due David di Donatello e numerosi altri premi a livello nazionale e internazionale, l'eclettico Pierfrancesco Favino è principale attore e regista della commedia "Servo per due", che dal 29 al 31 gennaio è stato sul palcoscenico del Teatro "Curci" di Barletta. Scritta da Richard Bean e liberamente tratta da "Il servitore di due padroni" di Carlo Goldoni, la pièce teatrale è una miscela esplosiva di musica e sagacità, tra battute travolgenti (non prive di doppi sensi e giochi di parole) e interazione diretta col pubblico in sala.

Baldanzoso come un moderno Arlecchino, il camaleontico Favino, co-diretto da Paolo Sassanelli, interpreta lo squattrinato Pippo, in una estiva Rimini degli anni '30: senza soldi e senza cibo, riesce a farsi ingaggiare come servo di due padroni al tempo stesso, dando origine a una serie di fraintendimenti, scambi di persone e gag senza fine. Pur di raddoppiare il suo salario e mettere qualcosa sotto i denti, Pippo si trova alla mercé di due padroni tutt'altro che onesti: uno è Rocco, un malvivente che si trova a Rimini per concludere un affare con Bartolo, padre della sua fidanzata Clarice; l'altro è Lodovico, anch'egli noto malfattore. Districandosi tra gli equivoci causati dal doppio carico di lavoro, Pippo scoprirà che in realtà "Rocco", sotto mentite spoglie, non è altro che la sua sorella gemella, Rachele: il vero Rocco, infatti, è stato ucciso dal fidanzato di Rachele, Lodovico (l'altro suo padrone). Il caso vuole che costui, ricercato dalla polizia, sia nascosto a Rimini e stia aspettando di riunirsi a Rachele. Pippo, quindi, dovrà evitare che i suoi due padroni si incontrino, al fine di scongiurare che ognuno di loro capisca che sta lavorando per qualcun altro.

Se la prima protagonista dello spettacolo è la versatilità del gruppo teatrale Danny Rose (con la presenza di attori ben noti agli amanti delle fiction made in Italy, come Stefano Pesce e Ugo Dighero), la seconda è la musica a cura del gruppo Musica da Ripostiglio, quartetto che suona, canta e recita dal vivo, con godibilissime interpretazioni di stacchetti indimenticabili di musica italiana, a metà tra lo swing e gli arrangiamenti delle note più famose dell'epoca.

Il tempo della messa in scena, di ben due ore e quaranta minuti, scorre senza stanchezza tra una battuta e l'altra, tra balletti e accuratissime scenografie di ampio respiro. Lo spettacolo di Barletta è la quartultima tappa di una tournée che ha riscosso e continua a riscuotere successo di pubblico e di critica in tutt'Italia.