Sequestro datteri e ricci di mare, operazione della Capitaneria di Porto di Barletta
Scattano gli arresti domiciliari per un giovane che stava vendendo i prodotti su un banchetto per strada
lunedì 3 maggio 2021
9.52
A seguito di una complessa ed articolata attività di indagine finalizzata al contrasto ai reati sulla filiera ittica, nella giornata del 30 aprile, la M/V CP 730 dislocata presso il porto di Trani ha posto sotto sequestro 5 kg. di datteri di mare e contestualmente ha redatto una comunicazione di notizia di reato a carico di noti per cattura e detenzione ai fini della commercializzazione di detto prodotto ittico, con sequestro accessorio di 2 martelli, 2 pinze, 1 cacciavite, 1 bibombola di colore grigio scuro da lt. 20 con matricola abrasa. Tra i reati contestati al pescatore vi è l'asportazione di specie marine protette per le quali ne è totalmente vietata la cattura, la detenzione e la commercializzazione, oltre che di danneggiamento della scogliera interessata e deturpamento di bellezze naturali". La pesca di questi molluschi ha un altissimo potenziale distruttivo. La cattura, infatti, avviene martellando e frantumando le scogliere nel cui interno questa specie risiede.
Nella mattinata del 1 maggio, il Nucleo Operativo della Capitaneria di porto di Barletta, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, ha tratto in arresto un pregiudicato di 22 anni intento alla vendita abusiva di ricci di mare posizionati su un banchetto di vendita improvvisato. Il pregiudicato alla vista dei militari li ha minacciati e aggrediti impugnando forbici usate per l'apertura degli echinodermi lanciando loro addosso il prodotto ittico di risulta della lavorazione dei ricci di mare. Il soggetto è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Si rammenta che anche la mera detenzione, cosi come la successiva commercializzazione dei ricci di mare nei mesi di maggio e giugno - spesso condotta in forma ambulante e con veicoli di fortuna - risultano tassativamente vietate e costituiscono fenomeni tanto più gravi e stigmatizzabili, laddove si pensi che in tali casi la vendita avviene nel più totale spregio delle più basilari norme di sicurezza igienico-sanitarie, mettendo a repentaglio la salute dei consumatori. I controlli della Guardia Costiera, volti a prevenire e reprimere il ripetersi di tali pratiche abusive, continueranno anche nei prossimi giorni.
Nella mattinata del 1 maggio, il Nucleo Operativo della Capitaneria di porto di Barletta, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, ha tratto in arresto un pregiudicato di 22 anni intento alla vendita abusiva di ricci di mare posizionati su un banchetto di vendita improvvisato. Il pregiudicato alla vista dei militari li ha minacciati e aggrediti impugnando forbici usate per l'apertura degli echinodermi lanciando loro addosso il prodotto ittico di risulta della lavorazione dei ricci di mare. Il soggetto è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Si rammenta che anche la mera detenzione, cosi come la successiva commercializzazione dei ricci di mare nei mesi di maggio e giugno - spesso condotta in forma ambulante e con veicoli di fortuna - risultano tassativamente vietate e costituiscono fenomeni tanto più gravi e stigmatizzabili, laddove si pensi che in tali casi la vendita avviene nel più totale spregio delle più basilari norme di sicurezza igienico-sanitarie, mettendo a repentaglio la salute dei consumatori. I controlli della Guardia Costiera, volti a prevenire e reprimere il ripetersi di tali pratiche abusive, continueranno anche nei prossimi giorni.