Sequestrati quindici kit per il richiamo dell’avifauna
Serrate le attività antibracconaggio dei volontari del Nucleo di Vigilanza ittico-faunistica. Per catturare quaglie, i richiami vengono azionati di notte
giovedì 4 ottobre 2012
18.37
Nell'ambito delle attività antibracconaggio predisposte e coordinate dalla Provincia di Barletta Andria Trani – settore Caccia e Pesca e Polizia Provinciale – integrate dagli operatori volontari del Nucleo di Vigilanza ittico-faunistica, ambientale ed ecologica di Barletta, con l'apertura della stagione venatoria, sono state intensificate le attività di vigilanza anche in ore notturne.
Le operazioni poste in essere hanno consentito di sequestrare ben sei kit completi di richiami elettromagnetici (registratori) in funzione e non custoditi, dei quali tre erano stati sapientemente occultati e blindati dai bracconieri con involucri metallici, lucchetti e colate di cemento. Gli operatori della Provincia, coordinati dal Tenente Dott. Pietro De Zorzi, e gli operatori del Nucleo di Vigilanza IFAE, coordinati dal Primo Dirigente Prof. Giuseppe Cava, hanno consentito di allestire ben tre pattuglie le quali hanno setacciato i territori dei comuni di Barletta, Andria, Trinitapoli, S. Ferdinando di P. e Canosa, permettendo di rimuovere nel mese di settembre ben quindici Kit completi costituiti da: autoradio, cassette, batterie, timer, altoparlanti, cavetti e morsetti, tutti destinati a richiamare fauna cacciabile della specie "Quaglia". Questo in barba ad ogni etica e norma della tanto discussa "arte venatoria".
I richiami, azionati nella notte, consentono di attirare le quaglie in specifiche zone per poi essere cacciate più agevolmente dai bracconieri. Questo a discapito di coloro che tale pratica illegale non la applicano, i quali si lamentano per il fatto che la fauna selvatica per loro risulta essere più scarsa.
I richiami rimossi, occultati da ignoti, sono stati posti sotto sequestro amministrativo ai sensi dell'articolo 49 comma 2° della Legge Regionale Puglia n.° 27/98 e sono stati depositati presso il competente ufficio della provincia di BAT ove, dopo il decreto di confisca, saranno distrutti. Le azioni poste in essere, che si protrarranno nel tempo e riguarderanno l'intero territorio provinciale, grazie alla professionalità e all'esperienza espressa dagli operatori della Polizia Provinciale e del Nucleo di Vigilanza di Barletta, puntano all'ottenimento della necessaria tutela della fauna e dell'ambiente nonché all'affermazione della legalità anche in questo delicato settore, già fortemente mortificato dalle variegate azioni irrispettose e lesive causate dall'incoscienza e dall'ignoranza di parte della popolazione.
Le operazioni poste in essere hanno consentito di sequestrare ben sei kit completi di richiami elettromagnetici (registratori) in funzione e non custoditi, dei quali tre erano stati sapientemente occultati e blindati dai bracconieri con involucri metallici, lucchetti e colate di cemento. Gli operatori della Provincia, coordinati dal Tenente Dott. Pietro De Zorzi, e gli operatori del Nucleo di Vigilanza IFAE, coordinati dal Primo Dirigente Prof. Giuseppe Cava, hanno consentito di allestire ben tre pattuglie le quali hanno setacciato i territori dei comuni di Barletta, Andria, Trinitapoli, S. Ferdinando di P. e Canosa, permettendo di rimuovere nel mese di settembre ben quindici Kit completi costituiti da: autoradio, cassette, batterie, timer, altoparlanti, cavetti e morsetti, tutti destinati a richiamare fauna cacciabile della specie "Quaglia". Questo in barba ad ogni etica e norma della tanto discussa "arte venatoria".
I richiami, azionati nella notte, consentono di attirare le quaglie in specifiche zone per poi essere cacciate più agevolmente dai bracconieri. Questo a discapito di coloro che tale pratica illegale non la applicano, i quali si lamentano per il fatto che la fauna selvatica per loro risulta essere più scarsa.
I richiami rimossi, occultati da ignoti, sono stati posti sotto sequestro amministrativo ai sensi dell'articolo 49 comma 2° della Legge Regionale Puglia n.° 27/98 e sono stati depositati presso il competente ufficio della provincia di BAT ove, dopo il decreto di confisca, saranno distrutti. Le azioni poste in essere, che si protrarranno nel tempo e riguarderanno l'intero territorio provinciale, grazie alla professionalità e all'esperienza espressa dagli operatori della Polizia Provinciale e del Nucleo di Vigilanza di Barletta, puntano all'ottenimento della necessaria tutela della fauna e dell'ambiente nonché all'affermazione della legalità anche in questo delicato settore, già fortemente mortificato dalle variegate azioni irrispettose e lesive causate dall'incoscienza e dall'ignoranza di parte della popolazione.