Sequestrati beni per 50 milioni di euro, coinvolto uomo legato a clan mafioso barlettano

Operazione condotta dalla Dda di Bari, 15 conti correnti sotto sigillo

giovedì 26 settembre 2013 14.49
Dalla prime ore dell'alba è in corso una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari che stanno eseguendo un decreto di sequestro beni per un valore di 50 milioni di euro emesso dal Tribunale di Trani – Sezione Misure di Prevenzione su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.

Si tratta di 29 terreni edificabili, 27 appartamenti, 62 garage, 2 società di costruzioni, 1 società di smaltimento rifiuti, 10 capannoni industriali, 2 vigneti, 16 mezzi di trasporto e 15 conti correnti bancari. I beni sono tutti riferibili a Savino Delvecchio, cassiere del clan mafioso "Cannito-Lattanzio", attivo in Barletta e nelle zone limitrofe, con precedenti vari per rapina aggravata, estorsione e usura aggravate.

Savino del Vecchio, soprannominato "Gt", per la sua passione per le auto sportive, dichiarava al fisco solamente la pensione, che percepiva regolarmente ogni mese, mentre tutti i beni milionari sequestrati erano intestati alla moglie e ai figli.

Ulteriori dettagli dell'operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che sarà tenuta dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bari, Col. Rosario Castello, alle ore 10 di oggi.
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