Sequestrate 400 tonnellate di olio d'oliva dalla guardia di Finanza di Barletta
Falsi documenti ed etichette, maxi operazione da circa un milione di euro. Due depositi nella città di Andria ed uno nel crotonese
giovedì 14 febbraio 2013
20.29
Ben 400 tonnellate di olio di oliva sequestrato per un valore commerciale di circa un milione di euro per un'operazione della Guardia di Finanza di Andria nel settore delle frodi alimentari in tutto il sud Italia. In particolare, nella giornata di ieri, sono state eseguite ben 37 perquisizioni in altrettante aziende, uffici e depositi commerciali ubicati in Calabria (tra le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone) e la Puglia nella Bat e nel capoluogo dauno. Due i depositi della città di Federico i cui carichi sono stati interamente sequestrati assieme ad un deposito di Petilia Policastro nel crotonese.
Oltre 100 i finanzieri impegnati nell'operazione per eseguire i controlli, soprattutto dal gruppo di Barletta, della compagnia di Trani e delle tenenze di Andria e Molfetta. Le ipotesi di reato, infatti, sono molteplici e vanno dalla frode in commercio, sino all'associazione a delinquere passando per falsità di registri e documenti e vendita di sostanze alimentari non genuine dichiarate genuine. Le frodi, in particolare, sarebbero proprio attinenti all'utilizzo di falsa documentazione e false etichettature, attraverso le quali olio extravergine di oliva di origine straniera, era fatto risultare come Made in Italy. Stesso discorso per olio d'oliva non biologico fatto risultare dai documenti magicamente Biologico. L'attività investigativa e repressiva delle Fiamme Gialle, ha bloccato un notevole quantitativo di prodotto non veritiero e di bassa qualità.
Oltre 100 i finanzieri impegnati nell'operazione per eseguire i controlli, soprattutto dal gruppo di Barletta, della compagnia di Trani e delle tenenze di Andria e Molfetta. Le ipotesi di reato, infatti, sono molteplici e vanno dalla frode in commercio, sino all'associazione a delinquere passando per falsità di registri e documenti e vendita di sostanze alimentari non genuine dichiarate genuine. Le frodi, in particolare, sarebbero proprio attinenti all'utilizzo di falsa documentazione e false etichettature, attraverso le quali olio extravergine di oliva di origine straniera, era fatto risultare come Made in Italy. Stesso discorso per olio d'oliva non biologico fatto risultare dai documenti magicamente Biologico. L'attività investigativa e repressiva delle Fiamme Gialle, ha bloccato un notevole quantitativo di prodotto non veritiero e di bassa qualità.