Sequestrata anche la tv del clan Parisi: Tommy conduceva "Ciao gente"
Il canale, il 190 del digitale terrestre, era della società barlettana Arca Puglia, intestata all'imprenditore Polli Diomede
venerdì 15 marzo 2024
12.00
Fabbricati, conti, auto, ma anche e soprattutto autolavaggi, bar, un centro estetico e persino un canale televisivo gestito da un'agenzia di comunicazione: attività intestate a prestanome, ma riconducibili ai gruppi criminali di Japigia. Dietro Easy Tv, ad esempio, che trasmetteva la musica neomelodica, c'era Tommy Parisi.
Un canale televisivo, visibile soltanto per qualche tempo sul 190 del digitale terrestre dove il figlio del boss Savino conduceva il programma "Ciao gente", gestito da un'agenzia di comunicazione, la Arca Puglia. Una società, nata nel 2017 con l'acquisizione della frequenza di Telesveva 24, intestata all'imprenditore Ruggiero Poli Diomede e che si occupa di produzioni televisive con sede a Barletta, città dove i poliziotti hanno sequestrato due appartamenti, in via Roma e in via Toselli.
L'Arca Puglia era un'azienda in cui «Parisi rivestiva le vesti di un socio occulto, dirigendo di fatto la società rispetto alla quale, dunque, il Polli Diomede - indagato insieme all'artista neomelodico per il reato di trasferimento fraudolento di valori - risultava un mero esecutore materiale delle varie disposizioni che riceveva». Ed ancora: «Parisi decideva di entrare in affari col Polli Diomede per poter svolgere attività lucrative senza però rischiare che tali attività fossero a lui riconducibili».
Dalle indagini, poi, è emerso che Parisi «si avvaleva anche della collaborazione di soggetti legati al clan quali Gaetano Scolletta e che impiegava capitali rispetto alle attività della società» e che voleva uscire dai confini regionali: «A noi ci serve la Campania ci serve», diceva Parisi in una intercettazione con Polli Diomede.
Un canale televisivo, visibile soltanto per qualche tempo sul 190 del digitale terrestre dove il figlio del boss Savino conduceva il programma "Ciao gente", gestito da un'agenzia di comunicazione, la Arca Puglia. Una società, nata nel 2017 con l'acquisizione della frequenza di Telesveva 24, intestata all'imprenditore Ruggiero Poli Diomede e che si occupa di produzioni televisive con sede a Barletta, città dove i poliziotti hanno sequestrato due appartamenti, in via Roma e in via Toselli.
L'Arca Puglia era un'azienda in cui «Parisi rivestiva le vesti di un socio occulto, dirigendo di fatto la società rispetto alla quale, dunque, il Polli Diomede - indagato insieme all'artista neomelodico per il reato di trasferimento fraudolento di valori - risultava un mero esecutore materiale delle varie disposizioni che riceveva». Ed ancora: «Parisi decideva di entrare in affari col Polli Diomede per poter svolgere attività lucrative senza però rischiare che tali attività fossero a lui riconducibili».
Dalle indagini, poi, è emerso che Parisi «si avvaleva anche della collaborazione di soggetti legati al clan quali Gaetano Scolletta e che impiegava capitali rispetto alle attività della società» e che voleva uscire dai confini regionali: «A noi ci serve la Campania ci serve», diceva Parisi in una intercettazione con Polli Diomede.