Sede legale, decisione giusta. Andria la meritava
Le associazioni andriesi, rivendicano la scelta come giusta. Perche’ (secondo alcuni) Andria non dovrebbe gioire?
lunedì 24 maggio 2010
L'evento storico si è compiuto: il Consiglio Provinciale, in piena legittimità e nel pieno dei propri poteri, ha approvato lo Statuto della Sesta Provincia Barletta – Andria – Trani ed individuato la sede legale nella città di Andria, dove era e vi rimarrà. Immediatamente dopo questo evento, continuano a registrarsi interventi (tutti politici ma non solo) a sostegno di una tesi tanto strumentale quanto offensiva secondo la quale l'attribuzione della Sede Legale alla città di Andria dovrebbe essere "cosa vergognosa".
Rigettando, ovviamente, tutte queste illazioni, più o meno celate, ai mittenti che hanno tramato nel buio pensando di far prevalere logiche vecchie ed anacronistiche, quando non malvagie ed egoistiche, è opportuno, ora, riaffermare con forza che quanto accaduto è esattamente ciò che avrebbe dovuto accadere, avendolo noi stessi da tempo affermato essendone assolutamente certi e non per "promesse politco-elettorali", come accaduto per "i delusi". Mettendo da parte qualsiasi ipotesi referendaria perché affermare che il referendum dovrebbe essere "vincolante" significa mentire sapendo di mentire e continuare ad ingannare i cittadini di quella città, ora, però, non può essere consentito a nessuno di continuare a tentare di coprire le proprie inefficienze e le proprie incapacità di stare in una Provincia Policentrica, gettando fango sulla città di Andria.
Questo No.
Se qualcuno, per motivi elettoralistici, politici, partitici o per altre ragioni vuole continuare a fare pettegolezzo su quanto accaduto lo faccia pure ma lasci stare il buon nome della nostra città e il risultato ottenuto "sul campo".
A proposito di "scippi" vogliamo solo ricordare che l'unica città beffata e scippata della Prefettura è stata proprio quella di Andria proprio a causa del ritiro della firma dell'attuale Sindaco di Barletta dal documento unitario dei Sindaci del 28 luglio 2006. Quello di cui noi, invece, vogliamo assolutamente discutere è del futuro non solo dell'intera Provincia, evidentemente "minata" rispetto alla condizione di assoluta restrizione delle risorse e dell'indiscutibile necessità di "buon governo", ma anche dei nuovi scenari che l'attribuzione della sede legale alla città di Andria apre proprio a questa nostra città.
Essere Città co-capoluogo di Provincia ed avere anche la Sede Legale cambia le cose, eccome se le cambia ed Andria deve assolutamente prepararsi a ciò. Non siamo noi a dover quì esaminare gli indiscutibili vantaggi, a cominciare del fortissimo valore attrattivo che comporta l'essere sede della BAT. Basti pensare che ci sono Associazioni a livello Internazionale, presenti naturalmente anche in Italia che nei loro Statuti prevedono espressamente che le loro Sedi Sociali provinciali corrispondano con il luogo ove esiste la Sede Legale della Provincia, poi ci sono le Concessionarie automobilistiche, le sedi di Partiti Politici e Sindacali e via dicendo.
Una città Sede Legale, inoltre, deve attrezzarsi ed organizzarsi per assolvere a pieno la propria vocazione, pertanto dotarsi di importanti ed efficienti reti infrastrutturali e strutture ricettive in grado di dare risposte alla crescente domanda di turismo oltre che diventare polo congressuale. Esistono, altresì, altri risvolti non secondari anche se di natura "tecnica" perché non è certo concepibile che la città di Andria non possa non figurare su indicazioni stradali, cartellonistica nelle stazioni ferroviarie e la stessa Sigla identificativa della Provincia Barletta Andria Trani possa non ricomprenderla. In pratica tutto quanto è direttamente "consequenziale" rispetto al nuovo Status di Sede Legale della città di Andria deve avvenire. Crediamo che questi possano essere elementi di seria ed attenta discussione perché le decisioni devono essere assunte, inevitabilmente.
Le Associazioni
Associazione "Io Ci Sono!" – Savino Montaruli
Associazione "Pro Andria Sesta Provincia" – Acquaviva Raffaele
Associazione "Libertà è Partecipazione" – Leonardo Bianchino
L.A.C. – "Libera Associazione Civica" – Vincenzo Santovito
Associazione "Cittadini di Andria" – Nicola Di Gennaro e Domenico Muraglia
Rigettando, ovviamente, tutte queste illazioni, più o meno celate, ai mittenti che hanno tramato nel buio pensando di far prevalere logiche vecchie ed anacronistiche, quando non malvagie ed egoistiche, è opportuno, ora, riaffermare con forza che quanto accaduto è esattamente ciò che avrebbe dovuto accadere, avendolo noi stessi da tempo affermato essendone assolutamente certi e non per "promesse politco-elettorali", come accaduto per "i delusi". Mettendo da parte qualsiasi ipotesi referendaria perché affermare che il referendum dovrebbe essere "vincolante" significa mentire sapendo di mentire e continuare ad ingannare i cittadini di quella città, ora, però, non può essere consentito a nessuno di continuare a tentare di coprire le proprie inefficienze e le proprie incapacità di stare in una Provincia Policentrica, gettando fango sulla città di Andria.
Questo No.
Se qualcuno, per motivi elettoralistici, politici, partitici o per altre ragioni vuole continuare a fare pettegolezzo su quanto accaduto lo faccia pure ma lasci stare il buon nome della nostra città e il risultato ottenuto "sul campo".
A proposito di "scippi" vogliamo solo ricordare che l'unica città beffata e scippata della Prefettura è stata proprio quella di Andria proprio a causa del ritiro della firma dell'attuale Sindaco di Barletta dal documento unitario dei Sindaci del 28 luglio 2006. Quello di cui noi, invece, vogliamo assolutamente discutere è del futuro non solo dell'intera Provincia, evidentemente "minata" rispetto alla condizione di assoluta restrizione delle risorse e dell'indiscutibile necessità di "buon governo", ma anche dei nuovi scenari che l'attribuzione della sede legale alla città di Andria apre proprio a questa nostra città.
Essere Città co-capoluogo di Provincia ed avere anche la Sede Legale cambia le cose, eccome se le cambia ed Andria deve assolutamente prepararsi a ciò. Non siamo noi a dover quì esaminare gli indiscutibili vantaggi, a cominciare del fortissimo valore attrattivo che comporta l'essere sede della BAT. Basti pensare che ci sono Associazioni a livello Internazionale, presenti naturalmente anche in Italia che nei loro Statuti prevedono espressamente che le loro Sedi Sociali provinciali corrispondano con il luogo ove esiste la Sede Legale della Provincia, poi ci sono le Concessionarie automobilistiche, le sedi di Partiti Politici e Sindacali e via dicendo.
Una città Sede Legale, inoltre, deve attrezzarsi ed organizzarsi per assolvere a pieno la propria vocazione, pertanto dotarsi di importanti ed efficienti reti infrastrutturali e strutture ricettive in grado di dare risposte alla crescente domanda di turismo oltre che diventare polo congressuale. Esistono, altresì, altri risvolti non secondari anche se di natura "tecnica" perché non è certo concepibile che la città di Andria non possa non figurare su indicazioni stradali, cartellonistica nelle stazioni ferroviarie e la stessa Sigla identificativa della Provincia Barletta Andria Trani possa non ricomprenderla. In pratica tutto quanto è direttamente "consequenziale" rispetto al nuovo Status di Sede Legale della città di Andria deve avvenire. Crediamo che questi possano essere elementi di seria ed attenta discussione perché le decisioni devono essere assunte, inevitabilmente.
Le Associazioni
Associazione "Io Ci Sono!" – Savino Montaruli
Associazione "Pro Andria Sesta Provincia" – Acquaviva Raffaele
Associazione "Libertà è Partecipazione" – Leonardo Bianchino
L.A.C. – "Libera Associazione Civica" – Vincenzo Santovito
Associazione "Cittadini di Andria" – Nicola Di Gennaro e Domenico Muraglia