Seccia procuratore di Reggio Calabria: la sentenza del Consiglio di Stato
La decisione si è espressa in favore del magistrato barlettano
giovedì 9 febbraio 2023
Con la sentenza del 27/01/2023, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso in ottemperanza del magistrato barlettano Domenico Seccia. Altra conseguenza diretta l'ordine al CSM di adeguarsi alla sentenza, provvedendo entro 60 giorni alla formalizzazione della nomina del dottor Seccia, come procuratore capo di Reggio Calabria.
È stata quindi ribadita l'illegittimità della nomina del dottor Giovanni Bombardieri per l'incarico di procuratore capo. La vicenda sopradescritta non potrà avere un esito differente da questo.
Il Consiglio di Stato ha ribadito che solo il dottor Seccia è in possesso di un requisito indispensabile, tra gli altri, per ricoprire l'incarico. Il requisito in questione è il fatto di aver già svolto in passato funzioni direttive.
Fra le altre motivazioni della sentenza, il Consiglio di Stato ha altresì apportato l'archiviazione totale del procedimento disciplinare avviato nei confronti del dottor Seccia in relazione alle accuse di corruzione mosse a suo carico nell'ambito del procedimento penale presso la Procura di Lecce, scaturito dalle asserzioni del collaborante Flavio D'introno.
È stata quindi ribadita l'illegittimità della nomina del dottor Giovanni Bombardieri per l'incarico di procuratore capo. La vicenda sopradescritta non potrà avere un esito differente da questo.
Il Consiglio di Stato ha ribadito che solo il dottor Seccia è in possesso di un requisito indispensabile, tra gli altri, per ricoprire l'incarico. Il requisito in questione è il fatto di aver già svolto in passato funzioni direttive.
Fra le altre motivazioni della sentenza, il Consiglio di Stato ha altresì apportato l'archiviazione totale del procedimento disciplinare avviato nei confronti del dottor Seccia in relazione alle accuse di corruzione mosse a suo carico nell'ambito del procedimento penale presso la Procura di Lecce, scaturito dalle asserzioni del collaborante Flavio D'introno.