«Se la Cantina diventasse uno scenario vivente rinascimentale?»
La proposta del consigliere Calabrese, «ci sarebbe un’impennata nelle visite»
giovedì 16 luglio 2015
«In occasione della recente visita del divulgatore scientifico Alberto Angela nella nostra città allo scopo di raccontare le bellezze della Puglia in una puntata del programma Ulisse – Il piacere della scoperta in onda a ottobre su Rai3, vorrei esprimere la mia soddisfazione per l'importante vetrina mediatica che ha ottenuto Barletta». E' quanto scrive alla nostra redazione il consigliere comunale Gennaro Calabrese, presente sul set delle riprese avvenute martedì nella Cantina della Sfida.
«Una risonanza destinata a valicare i confini nazionali, come dimostrano gli ultimi flussi turistici – continua Calabrese - ma a mio modesto parere si dovrebbero apportare dei correttivi per migliorare la visibilità del nostro patrimonio artistico-culturale. Mi riferisco in tale contesto alla Cantina della Disfida, laddove è avvenuta secoli fa la famosa offesa del francese La Motte al Fieramosca, raccontata anche da Massimo D'Azeglio nel volume "Ettore Fieramosca". Ebbene, per l'arrivo del conduttore di Ulisse la Cantina si è trasformata in un pregevole scenario vivente rinascimentale allo scopo di rievocare i fatti storici dell'epoca, caratterizzato da una minuziosa cura del dettaglio e supportato dall'operosità delle attivissime associazioni storico-culturali di Barletta.
Dal momento che nella nostra città queste realtà sono molto forti, sarebbe bello coinvolgerle all'interno della stessa Cantina in una rievocazione di tipo permanente o al massimo replicabile in più di un'occasione, non solo davanti alla luce rossa di una telecamera ma per esempio durante i mesi di febbraio e settembre (quelli appunto dedicati alla rievocazione) oppure nel corso del periodo estivo. In parole povere, sarebbe un'occasione per tutti se lo scenario allestito per il servizio pubblico televisivo rimanesse lì dov'è. Ritengo infatti che in questo modo la Cantina conoscerebbe la sua meritata rinascita – a mio avviso potrebbe registrarsi anche un'impennata nelle visite - e non solo attraverso le ampollose bacheche che la affollano».
«Una risonanza destinata a valicare i confini nazionali, come dimostrano gli ultimi flussi turistici – continua Calabrese - ma a mio modesto parere si dovrebbero apportare dei correttivi per migliorare la visibilità del nostro patrimonio artistico-culturale. Mi riferisco in tale contesto alla Cantina della Disfida, laddove è avvenuta secoli fa la famosa offesa del francese La Motte al Fieramosca, raccontata anche da Massimo D'Azeglio nel volume "Ettore Fieramosca". Ebbene, per l'arrivo del conduttore di Ulisse la Cantina si è trasformata in un pregevole scenario vivente rinascimentale allo scopo di rievocare i fatti storici dell'epoca, caratterizzato da una minuziosa cura del dettaglio e supportato dall'operosità delle attivissime associazioni storico-culturali di Barletta.
Dal momento che nella nostra città queste realtà sono molto forti, sarebbe bello coinvolgerle all'interno della stessa Cantina in una rievocazione di tipo permanente o al massimo replicabile in più di un'occasione, non solo davanti alla luce rossa di una telecamera ma per esempio durante i mesi di febbraio e settembre (quelli appunto dedicati alla rievocazione) oppure nel corso del periodo estivo. In parole povere, sarebbe un'occasione per tutti se lo scenario allestito per il servizio pubblico televisivo rimanesse lì dov'è. Ritengo infatti che in questo modo la Cantina conoscerebbe la sua meritata rinascita – a mio avviso potrebbe registrarsi anche un'impennata nelle visite - e non solo attraverso le ampollose bacheche che la affollano».