Se 12 mesi vi sembran pochi
L’ennesima proroga al co.co.co dell’ex dirigente Marcello. Un altro mese, altri 4500 euro
mercoledì 7 novembre 2012
0.09
Non si finisce mai di imparare. L'amministrazione Maffei è caduta. Una settimana prima del voto sul bilancio. Voto peraltro assai tardivo visto che parliamo di un bilancio di previsione votato a fine anno. E tuttavia nella città dei paradossi, nella città delle contraddizioni irrisolte, perfino il bilancio di previsione 2012, questa creatura eternamente in gestazione, prima ancora di nascere, produce risultati sorprendenti.
Con la determina dirigenziale 1585 avente ad oggetto "Collaborazione coordinata e continuativa in supporto al settore bilancio e programmazione economica e finanziaria – proroga" si stabilisce di prolungare per un mese l'incarico di collaborazione al dirigente in pensione dott. Armando Marcello.
Una precisazione essenziale: la determina reca la data del 30 ottobre. Tre giorni dopo le dimissioni dei 19 consiglieri che ha determinato lo scioglimento del Consiglio comunale e la fine dell'amministrazione Maffei. Si tratta come detto di un rinnovo. Se si sommano i periodi coperti dalle tre precedenti determine, l'incarico al dott. Marcello supera i 12 mesi. Dunque una amministrazione morente, anzi già deceduta, affida a un ex dirigente, in forma di consulenza, un nuovo contratto di un mese per presentare, in estrema sintesi, i risultati del lavoro già svolto a proposito del bilancio alla Commissaria prefettizia. Costo della proroga: 4500 euro per un mese. Prima o poi qualcuno dovrebbe rendere conto di come sono stati impiegati questi dodici mesi e del perché di una ulteriore proroga. Forse ci sfugge qualcosa. Dovrebbe valere per il rapporto tra lato politico e lato burocratico delle amministrazioni ciò che il sommo Kant riferiva al rapporto tra intelletto e sensibilità. La politica senza burocrazia è vuota; la burocrazia senza politica è cieca. Qui invece la burocrazia ci vede benissimo. E dopo 11 mesi di incarico per lavorare al bilancio affidati a un ex dirigente, con un discreto esborso per le finanze pubbliche, ripete in automatico l'operazione.
Sparare ancora sull'amministrazione Maffei sarebbe un esercizio di sadismo gratuito. E tuttavia nell'approccio alla macchina burocratica, tra continue proroghe, mancato rinnovo ad alcuni, incarichi di consulenza a ex dirigenti, concorsi sempre promessi e mai attuati, la questione del Personale e della revisione della struttura della macchina amministrativa non potrà non essere al centro del dibattito politico della prossima campagna elettorale. Apprezzeremmo tutti una parola sul tema anche degli improvvisamente loquaci (ex) consiglieri comunali di tutti i colori.
Nel frattempo uniamo anche questa determina, questo rinnovo di incarico, ai cahiers de doléances per la Commissaria prefettizia.
Con la determina dirigenziale 1585 avente ad oggetto "Collaborazione coordinata e continuativa in supporto al settore bilancio e programmazione economica e finanziaria – proroga" si stabilisce di prolungare per un mese l'incarico di collaborazione al dirigente in pensione dott. Armando Marcello.
Una precisazione essenziale: la determina reca la data del 30 ottobre. Tre giorni dopo le dimissioni dei 19 consiglieri che ha determinato lo scioglimento del Consiglio comunale e la fine dell'amministrazione Maffei. Si tratta come detto di un rinnovo. Se si sommano i periodi coperti dalle tre precedenti determine, l'incarico al dott. Marcello supera i 12 mesi. Dunque una amministrazione morente, anzi già deceduta, affida a un ex dirigente, in forma di consulenza, un nuovo contratto di un mese per presentare, in estrema sintesi, i risultati del lavoro già svolto a proposito del bilancio alla Commissaria prefettizia. Costo della proroga: 4500 euro per un mese. Prima o poi qualcuno dovrebbe rendere conto di come sono stati impiegati questi dodici mesi e del perché di una ulteriore proroga. Forse ci sfugge qualcosa. Dovrebbe valere per il rapporto tra lato politico e lato burocratico delle amministrazioni ciò che il sommo Kant riferiva al rapporto tra intelletto e sensibilità. La politica senza burocrazia è vuota; la burocrazia senza politica è cieca. Qui invece la burocrazia ci vede benissimo. E dopo 11 mesi di incarico per lavorare al bilancio affidati a un ex dirigente, con un discreto esborso per le finanze pubbliche, ripete in automatico l'operazione.
Sparare ancora sull'amministrazione Maffei sarebbe un esercizio di sadismo gratuito. E tuttavia nell'approccio alla macchina burocratica, tra continue proroghe, mancato rinnovo ad alcuni, incarichi di consulenza a ex dirigenti, concorsi sempre promessi e mai attuati, la questione del Personale e della revisione della struttura della macchina amministrativa non potrà non essere al centro del dibattito politico della prossima campagna elettorale. Apprezzeremmo tutti una parola sul tema anche degli improvvisamente loquaci (ex) consiglieri comunali di tutti i colori.
Nel frattempo uniamo anche questa determina, questo rinnovo di incarico, ai cahiers de doléances per la Commissaria prefettizia.