Scuola via Morelli, via ai lavori
Questa mattina la consegna del cantiere alla presenza dei sindaci Cannito e Decaro e del presidente della Bat Lodispoto
mercoledì 19 luglio 2023
11.16
Il cerchio si è chiuso, i lavori per il completamento della scuola di via Morelli nella zona 167 sono finalmente ripresi dopo 12 anni di stop. La fase operativa, chiude un lungo e complicatissimo iter burocratico che ha visto uno snodo cruciale lo scorso 27 aprile con la firma del rogito notarile con il quale è stato trasferito il diritto di superficie alla Città Metropolitana, atto necessario affinché la ditta aggiudicataria, potesse riprendere i lavori. Le opere per la realizzazione dell'edificio, finanziate mediante contratto di leasing in costruendo deliberato dall'allora consiglio provinciale di Bari il 7 aprile del 2008, erano bloccate dal 2011, anno del trasferimento del patrimonio dalla Provincia di Bari a quella di Barletta-Andria-Trani con la conseguente privazione del diritto di superficie alla ditta costruttrice che, non avendo più il possesso giuridico dell'area ha dovuto interrompere qualsiasi tipo di operazione.
Presente alla ripresa dei lavori anche il sindaco della Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro: «Termina finalmente una vicenda burocratica complicatissima che ci ha tenuto in ostaggio per diversi anni. Decisiva per sbloccare la situazione - ha spiegato Decaro - è stata la spinta del sindaco Cannito e la volontà di trovare una soluzione che veda la Città Metropolitana proseguire con il leasing e poi procedere al riscatto con il pagamento di un fitto da parte della Bat verso la stessa Città Metropolitana. Si tratta di un equilibrio delicato che ci permetterà di restituire la scuola alla città di Barletta e a questo quartiere che ne ha davvero bisogno. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro dei sindaci e alla sinergia tra le istituzioni».
Realizzato fin qui al 70%, dotato di 30 aule moderne e funzionali, l'edificio è pronto ad accogliere una popolazione di 780 studenti di secondo grado. Gli interventi riguarderanno gli impianti, le opere di rifinitura e gli adeguamenti alle nuove norme in materia di edilizia scolastica. «Per arrivare alla risoluzione di questa vicenda - ha spiegato il sindaco Cosimo Cannito - è servita la collaborazione di tutti. Su questa linea intendo proseguire portando in consiglio comunale la proposta di donare alla provincia Bat gli 800mila euro che sono il frutto dell'acquisto di questo terreno. Questo gesto potrà portare alla rapida riapertura dell'istituto».
La proposta di Cannito è stata naturalmente accolta con favore dal presidente della provincia Bat, Bernardo Lodispoto. «Ci faremo trovare pronti, sono felicissimo del gesto del sindaco di Barletta e lo ringrazio».
Un cenno anche alla possibile intitolazione della scuola ad una donna. Scartata l'ipotesi relativa alla costituente barlettana Anna Sterpeta Titomanlio cui è stata già intitolata una via, il sindaco sta valutando altre soluzioni: «Penso - ha rilanciato il sindaco Cannito - a profili come Anna Kuliscioff, Florence Nightingale della croce rossa o Rosa Parks simbolo della lotta alla discriminazione razziale negli Stati Uniti».
Presente alla ripresa dei lavori anche il sindaco della Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro: «Termina finalmente una vicenda burocratica complicatissima che ci ha tenuto in ostaggio per diversi anni. Decisiva per sbloccare la situazione - ha spiegato Decaro - è stata la spinta del sindaco Cannito e la volontà di trovare una soluzione che veda la Città Metropolitana proseguire con il leasing e poi procedere al riscatto con il pagamento di un fitto da parte della Bat verso la stessa Città Metropolitana. Si tratta di un equilibrio delicato che ci permetterà di restituire la scuola alla città di Barletta e a questo quartiere che ne ha davvero bisogno. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro dei sindaci e alla sinergia tra le istituzioni».
Realizzato fin qui al 70%, dotato di 30 aule moderne e funzionali, l'edificio è pronto ad accogliere una popolazione di 780 studenti di secondo grado. Gli interventi riguarderanno gli impianti, le opere di rifinitura e gli adeguamenti alle nuove norme in materia di edilizia scolastica. «Per arrivare alla risoluzione di questa vicenda - ha spiegato il sindaco Cosimo Cannito - è servita la collaborazione di tutti. Su questa linea intendo proseguire portando in consiglio comunale la proposta di donare alla provincia Bat gli 800mila euro che sono il frutto dell'acquisto di questo terreno. Questo gesto potrà portare alla rapida riapertura dell'istituto».
La proposta di Cannito è stata naturalmente accolta con favore dal presidente della provincia Bat, Bernardo Lodispoto. «Ci faremo trovare pronti, sono felicissimo del gesto del sindaco di Barletta e lo ringrazio».
Un cenno anche alla possibile intitolazione della scuola ad una donna. Scartata l'ipotesi relativa alla costituente barlettana Anna Sterpeta Titomanlio cui è stata già intitolata una via, il sindaco sta valutando altre soluzioni: «Penso - ha rilanciato il sindaco Cannito - a profili come Anna Kuliscioff, Florence Nightingale della croce rossa o Rosa Parks simbolo della lotta alla discriminazione razziale negli Stati Uniti».