Sciopero generale, la Cgil BT si ferma 'per il cambiamento'
Oggi mobilitazione nazionale contro disoccupazione e precariato. Comizio a Trani con i rappresentanti provinciali
venerdì 6 maggio 2011
A partire dalle 9.30 di oggi venerdì 6 maggio, in occasione dello sciopero generale, la Cgil Bat organizzerà un corteo a Trani che da piazza S. Agostino raggiungerà piazza della Repubblica dove ci sarà un comizio con la segretaria Cgil Puglia, Antonella Morga.
Il tasso di disoccupazione in Italia non si ferma più. Nei giorni scorsi l'Istat ha diffuso l'ennesimo "bollettino di guerra". I giovani ancora i più colpiti: quasi il 30% dei ragazzi non ha un lavoro. Lievitano i numeri di disoccupazione maschile e femminile e calano quelli dei lavoratori nelle grandi imprese che a febbraio sono diminuiti dello 0,7%. E ancora, la piaga diffusa del "lavoro nero" in piccole realtà dove non vengono osservate le più elementari norme sulla sicurezza. "La crisi economica, a differenza di quello che ci vogliono far credere, è tutt'altro – commenta Luigi Antonucci, segretario generale della Cgil Bat – che alle nostre spalle. Bisogna fare subito qualcosa".
E così, in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil a livello nazionale per protestare contro il Governo Berlusconi che in soli trentaquattro mesi è riuscito ad impoverire il Paese, venerdì 6 maggio i rappresentanti del sindacato provinciale organizzeranno una manifestazione a Trani. Alle 9.30 è previsto in piazza S. Agostino il ritrovo delle lavoratrici e dei lavoratori che in corteo raggiungeranno piazza della Repubblica dove ci sarà un comizio con Antonella Morga, segretaria Cgil Puglia.
"Venerdì porteremo in piazza i problemi reali della gente – sottolinea Antonucci – per far conoscere ai nostri amministratori come tira avanti la stragrande maggioranza delle famiglie. Il Governo ignora le difficoltà che ogni giorno vivono i giovani, i pensionati, le lavoratrici e i lavoratori, le madri e i padri di famiglia. Noi con lo sciopero e la manifestazione faremo sentire la nostra voce fino a Roma per imboccare la via del cambiamento. Vorremmo che per un giorno si svuotassero uffici, esercizi commerciali e fabbriche e si riempissero le strade e le piazze delle città. Invitiamo le lavoratrici ed i lavoratori ad incrociare le braccia il 6 maggio per chiedere a Berlusconi un fisco più equo per dipendenti e pensionati, un governo che si occupi davvero del Mezzogiorno, sostegno agli anziani, prospettive reali per il futuro dei giovani, uno stato sociale forte e sicuro, investimenti nella conoscenza, il voto dei lavoratori sui contratti ma, soprattutto, chiederemo di eliminare definitivamente la parola precarietà dal vocabolario del mondo del lavoro. Il 6 maggio fermiamoci tutti – conclude il numero uno della Cgil Bat – per farci sentire per il cambiamento".
Il tasso di disoccupazione in Italia non si ferma più. Nei giorni scorsi l'Istat ha diffuso l'ennesimo "bollettino di guerra". I giovani ancora i più colpiti: quasi il 30% dei ragazzi non ha un lavoro. Lievitano i numeri di disoccupazione maschile e femminile e calano quelli dei lavoratori nelle grandi imprese che a febbraio sono diminuiti dello 0,7%. E ancora, la piaga diffusa del "lavoro nero" in piccole realtà dove non vengono osservate le più elementari norme sulla sicurezza. "La crisi economica, a differenza di quello che ci vogliono far credere, è tutt'altro – commenta Luigi Antonucci, segretario generale della Cgil Bat – che alle nostre spalle. Bisogna fare subito qualcosa".
E così, in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil a livello nazionale per protestare contro il Governo Berlusconi che in soli trentaquattro mesi è riuscito ad impoverire il Paese, venerdì 6 maggio i rappresentanti del sindacato provinciale organizzeranno una manifestazione a Trani. Alle 9.30 è previsto in piazza S. Agostino il ritrovo delle lavoratrici e dei lavoratori che in corteo raggiungeranno piazza della Repubblica dove ci sarà un comizio con Antonella Morga, segretaria Cgil Puglia.
"Venerdì porteremo in piazza i problemi reali della gente – sottolinea Antonucci – per far conoscere ai nostri amministratori come tira avanti la stragrande maggioranza delle famiglie. Il Governo ignora le difficoltà che ogni giorno vivono i giovani, i pensionati, le lavoratrici e i lavoratori, le madri e i padri di famiglia. Noi con lo sciopero e la manifestazione faremo sentire la nostra voce fino a Roma per imboccare la via del cambiamento. Vorremmo che per un giorno si svuotassero uffici, esercizi commerciali e fabbriche e si riempissero le strade e le piazze delle città. Invitiamo le lavoratrici ed i lavoratori ad incrociare le braccia il 6 maggio per chiedere a Berlusconi un fisco più equo per dipendenti e pensionati, un governo che si occupi davvero del Mezzogiorno, sostegno agli anziani, prospettive reali per il futuro dei giovani, uno stato sociale forte e sicuro, investimenti nella conoscenza, il voto dei lavoratori sui contratti ma, soprattutto, chiederemo di eliminare definitivamente la parola precarietà dal vocabolario del mondo del lavoro. Il 6 maggio fermiamoci tutti – conclude il numero uno della Cgil Bat – per farci sentire per il cambiamento".