Schiuma bianca nel mare di Barletta, Legambiente: «Facciamo chiarezza»

Il circolo barlettano lamenta una scarsa collaborazione con le istituzioni sul tema: «Se si continuano a fare sempre gli stessi errori i risultati saranno disastrosi»

giovedì 22 giugno 2023 14.51
Da giorni si sta parlando del fenomeno della comparsa di una insolita "schiuma bianca" sulla superficie marina lungo le coste barlettana. Dopo segnalazioni e numerosi commenti, giunge la nota del circolo Legambiente Barletta che fornisce alcune spiegazioni dettagliate su quanto accade in questi giorni.

"Le schiume sono definite "colloidi", e sono causate dalla dispersione di un gas in un mezzo liquido. Gran parte delle schiume che si originano in mare durante e dopo le mareggiate sono dovute all'energia stessa delle onde, che "spinge" molecole gassose in quelle liquide dell'acqua marina favorendo la formazione di schiume di colore bianco e poco compatte. Schiume della stessa tipologia possono anche formarsi nei corsi d'acqua, a causa dei moti turbolenti".

È quanto si legge nel documento scientifico condiviso da Arpa Puglia.

Tuttavia Legambiente lamenta una scarsa collaborazione con le istituzioni sul tema.

«Non basterebbero poche pagine per spiegare quali potrebbero essere le cause responsabili della formazione della schiuma in mare, del perché le biomasse spiaggiate non andrebbero rimosse, dell'importanza dei nostri progetti di rinaturalizzazione delle aree costiere che, oltre a dare valore naturalistico e non solo alla nostra città, hanno una funzione di tutela e protezione contro l'erosione costiera incalzante. Si continua a dar conto ad un manipolo di persone che inveiscono sui social per la vegetazione spiaggiata per poi lamentarsi della della schiuma in mare. Si continua a lavorare a compartimenti stagni senza capire che è tutto collegato. Si continua a procedere in spiaggia con arature adatte a campi di patate facendole passare per pulizie di inizio stagione, ma nella realtà quella pratica non fa altro che continuare irrimediabilmente a distruggere il litorale.

Si pretende di cambiare, invertire la rotta affinché Barletta diventi una città più sana e vivibile, ma se si continuano a fare sempre gli stessi errori i risultati saranno sempre gli stessi...disastrosi.

Abbiamo protocollato il 30 maggio scorso un progetto in collaborazione con la SIGEA - Società Italiana di Geologia Ambientale in cui proviamo a far capire (perché lo spieghiamo ormai da 4 anni) l'importanza dei nostri progetti di rinaturalizzazione e formazione delle dune costiere lungo la linea di costa, ma siamo ancora in attesa di una qualsiasi risposta alla nostra.

Il nostro compito sta diventando impossibile, pur organizzando tante iniziative e occasioni di confronto e divulgazione scientifica, la presenza della cittadinanza é sempre poca, snobbati continuamente dai cittadini e dalle istituzioni che potrebbero porre ascolto e comprendere la natura di questi fenomeni».