Schiuma bianca a Ponente, perché la relazione dell’ARPA non è pubblica?

Le perplessità del geologo prof. Ruggiero Maria Dellisanti. «Abbiamo il diritto di essere informati?»

domenica 20 gennaio 2013
Siamo ancora lontani da una soluzione di chiarezza per il preoccupante fenomeno della "schiuma bianca" lungo il nostro litorale. Dopo le ultime rassicurazioni provenienti dall'ARPA e diramate in un comunicato stampa dal Comune di Barletta, il professor Ruggiero Maria Dellisanti, geologo e attento osservatore del fenomeno in collaborazione con Barlettalife, sollecita ulteriori chiarimenti, ribadendo ancora una volta il rispetto per i cittadini e sottolineando con forza il nostro diritto alla conoscenza diretta dei dati relativi al nostro ambienti, che ogni giorno osserviamo e viviamo.

«Ancora una volta – scrive Dellisanti - quello che rappresenta un nostro fondamentale ed elementare diritto alla conoscenza e informazione, passa invece come concessione attraverso uno scarno comunicato stampa, pubblicato dalla nostra Amministrazione Comunale. Sul sito del comune di Barletta è stato pubblicato il 17 gennaio il resoconto delle analisi effettuate dall'ARPA Puglia sul fenomeno della proliferazione della schiuma lungo la costa del nostro litorale, registrato nei giorni d'inizio anno. Mi chiedo, vista la solerzia e la tempestività con cui gli agenti della polizia municipale si stanno adoperando, in questi giorni, ad effettuare controlli sugli scarichi delle aziende, ci voleva tanto a pubblicare integralmente:
a) il verbale di campionamento con il tipo di protocollo utilizzato;
b) il tipo e le condizioni meteo marine di campionamento;
c) il responso delle analisi.
Notizie che sicuramente l'ARPA avrà fornito all'Amministrazione Comunale, a seguito dei prelievi e delle analisi effettuate. Se non è stato prodotto alcun documento l'Amministrazione ha il diritto di richiedere e ricevere una dettagliata relazione, da rendere pubblica, poiché l'ARPA per le sue prestazioni richiede un compenso, che poi sono sempre soldi nostri.

Quindi mi chiedo, in qualità di cittadino europeo, ho o non ho il diritto ad essere informato nella completezza dei dati di quello che avviene lungo il litorale? E se in un momento di stravaganza decidessi di fare una passeggiata a piedi nudi sul bagnasciuga cosa rischierei? O invece devo intendere, a seguito del comunicato pubblicato dall'Amministrazione Comunale, che poiché non siamo in piena stagione balneare devo togliermi dalla testa ogni possibile stravaganza che abbia a che fare con il mare d'inverno? Sempre dal comunicato dell'Amministrazione Comunale, si legge che nel campionamento sono assenti i tensioattivi anionici di origine antropica quindi sono tranquillo che eventuali sostanze estranee non sono associabili a acque reflue domestiche e che le acque sono risultate idonee alla balneazione ai sensi del D.Lgs 116/2008 e D.M. 30/03/2010, in base ai valori dei parametri microbiologici (la contaminazione è risultata nulla o del tutto trascurabile). In un passaggio successivo, però, si legge: Allo stesso tempo il valore relativo alla presenza di Enterococchi intestinali non rappresenta un rischio di esposizione per i bagnanti, in considerazione del fatto che la balneazione è per norma consentita solo nel periodo compreso tra il 1° maggio ed il 30 settembre di ogni anno, rimanendo preclusa per i rimanenti mesi". Cosa vuol dire questa affermazione ? Ci sono o non ci sono gli enterococchi intestinali e se ci sono qual è il loro valore? La loro presenza, oltre la soglia limite, è un chiaro indicatore della presenza di acque reflue domestiche, dato questo in contrasto con l'assenza dei tensioattivi anionici. Però, se gli Enterococchi intestinali sono totalmente assenti che senso ha sottolineare la frase che tanto siamo a Gennaio e vige il divieto di balneazione? Ma i tanti dubbi non sono ancora finiti.

Si legge che la causa del fenomeno (schiuma) è un fenomeno naturale, (anche se chissà per quale ragione sta manifestando solo da circa un anno), dovuta alla presenza abbondante della microalga dinoflagellata "Noctiluca scintillans". Basta effettuare semplici ricerche per leggere che l'alga Noctiluca scintillans è un'alga unicellulare che presenta una caratteristica quella di produrre una bioluminescenza, lo dice lo stesso nome (scintillans), in grado cioè di emettere spontaneamente della luce quindi se fosse questa, l'alga responsabile della schiuma, avremmo dovuto avere una luminescenza e non registrare un'effervescenza … ma questi sono i misteri della scienza! ».

«Non sarebbe bastato – conclude il professore - mettere tutto in chiaro, pubblicare l'intera relazione dell'ARPA, e dissipare in questo modo ogni possibile dubbio per continuare a farci sognare di avere un mare da bandiera blu?».