Scanzi: «Querela di Basile? Gli è andata male»
Il giornalista e scrittore comunica dal proprio profilo Facebook l'archiviazione del procedimento nei suoi confronti
mercoledì 16 novembre 2022
11.31
«Ve lo ricordate il consigliere comunale di Barletta Ruggiero Flavio Basile? Mi aveva querelato e gli è andata male». Dal proprio profilo Facebook il giornalista, scrittore e opinionista televisivo Andrea Scanzi ha annunciato l'archiviazione del procedimento avviato nei suoi confronti. Nello scorso maggio 2021 in consiglio comunale l'allora consigliere del gruppo misto (già candidato sindaco nel 2018 con la Lega) aveva affermato «Se nelle mie ideologie sono di centrodestra non mi offendo se mi chiamano fascista. Lo stupido è il mentecatto che si offende, perché il fascismo ha fatto tante belle cose». Quella frase aveva provocato lo sdegno della maggior parte della massima assise comunale con conseguenti reazioni bipartisan per chiudere il caso.
Tra le varie reazioni ci fu anche quella di Andrea Scanzi che aveva commentato così «Ruggiero Flavio Basile. Sguardo vispo. Eloquio sublime. Fattezze da basso dadaismo. Capelli puliti come un monolocale bombardato a Bengasi. Consigliere comunale a Barletta. Ex Lega. Ora gruppo misto. Durante una seduta in Aula sel 21 maggio, gesticolando manco fosse tarantolato, l'insigne quasi-camerata Basile ha dichiarato: "Io non mi offendo se mi chiamano fascista, okay? È lo stupido e il mentecatto che si offende. Il fascismo ha fatto tante belle cose, okay? Qua bisogna sfatare il mito del fascismo e del comunismo!" Dopo questi florilegi, il mancato balilla Basile ha cominciato pure a urlare a caso, lamentando l'imprecisata maleducazione dei "comunisti". Il video del suo sproloquio travestito da arringa è diventato virale, ma non lo pubblico anche qui perché induce al vomito. E vi voglio bene. Condoglianze intellettuali a chi, a Barletta, deve sorbirsi gente simile senza mai averla votata. Il livello del centrodestra italiano è davvero – troppo spesso – raggelante».
Queste parole avevano provocato la reazione di Basile che decise di querelare Scanzi per diffamazione. Lo scorso 14 settembre, informava due giorni dopo l'avvocato di Basile Antonino D'Accorso, «si è tenuta la Camera di consiglio nella quale il GIP del tribunale di Trani, dott. Domenico Zeno si è riservato per la decisione in ordine alla richiesta di archiviazione di diffamazione aggravata sporta dal consigliere nei confronti del giornalista Scanzi Andrea». Nella tarda serata di ieri, l'esito è stato svelato dallo stesso Scanzi: «Il Gip - spiega il giornalista - ha archiviato due volte il procedimento perché "ha ritenuto la mia condotta scriminata dall'esercizio del diritto di critica politica, dal momento che mi ero limitato a commentare un controverso intervento effettuato dal querelante nel corso del consiglio comunale di Barletta». Il gip ha anche ritenuto che «le mie espressioni erano legittime, in tono sarcastico, per stigmatizzare la condotta tenuta pubblicamente dal querelante».
Tra le varie reazioni ci fu anche quella di Andrea Scanzi che aveva commentato così «Ruggiero Flavio Basile. Sguardo vispo. Eloquio sublime. Fattezze da basso dadaismo. Capelli puliti come un monolocale bombardato a Bengasi. Consigliere comunale a Barletta. Ex Lega. Ora gruppo misto. Durante una seduta in Aula sel 21 maggio, gesticolando manco fosse tarantolato, l'insigne quasi-camerata Basile ha dichiarato: "Io non mi offendo se mi chiamano fascista, okay? È lo stupido e il mentecatto che si offende. Il fascismo ha fatto tante belle cose, okay? Qua bisogna sfatare il mito del fascismo e del comunismo!" Dopo questi florilegi, il mancato balilla Basile ha cominciato pure a urlare a caso, lamentando l'imprecisata maleducazione dei "comunisti". Il video del suo sproloquio travestito da arringa è diventato virale, ma non lo pubblico anche qui perché induce al vomito. E vi voglio bene. Condoglianze intellettuali a chi, a Barletta, deve sorbirsi gente simile senza mai averla votata. Il livello del centrodestra italiano è davvero – troppo spesso – raggelante».
Queste parole avevano provocato la reazione di Basile che decise di querelare Scanzi per diffamazione. Lo scorso 14 settembre, informava due giorni dopo l'avvocato di Basile Antonino D'Accorso, «si è tenuta la Camera di consiglio nella quale il GIP del tribunale di Trani, dott. Domenico Zeno si è riservato per la decisione in ordine alla richiesta di archiviazione di diffamazione aggravata sporta dal consigliere nei confronti del giornalista Scanzi Andrea». Nella tarda serata di ieri, l'esito è stato svelato dallo stesso Scanzi: «Il Gip - spiega il giornalista - ha archiviato due volte il procedimento perché "ha ritenuto la mia condotta scriminata dall'esercizio del diritto di critica politica, dal momento che mi ero limitato a commentare un controverso intervento effettuato dal querelante nel corso del consiglio comunale di Barletta». Il gip ha anche ritenuto che «le mie espressioni erano legittime, in tono sarcastico, per stigmatizzare la condotta tenuta pubblicamente dal querelante».