Savio Rociola: «PUMS? A Barletta siamo ancora a zero»
La nota del responsabile politiche giovanili di Italia Viva
martedì 6 febbraio 2024
1.35
«Aree pedonali, zone a 30 km/h, isole ambientali, non parlo di futuro, ma qualcosa che può essere la normalità, progetti diventati realtà e che lo stanno diventando in diverse città grazie alla sensibilità, all'amore per l'ambiente e al Piano Urbano della Mobilità, progetti interi dedicati a un miglioramento della qualità della vita, miglioramenti paesaggistici, riduzione di incidenti, maggiore sicurezza.
Noi invece a che punto siamo? Forse dire che siamo a zero, è anche troppo». Così il responsabile delle politiche giovanili di Italia Viva, Savio Rociola.
«Il PUMS sembra un sogno, aree verdi e zone solamente pedonali pure, almeno un raggiungimento di maggior sicurezza può essere un obiettivo non solo auspicabile ma anche raggiungibile a breve termine? Negli ultimi anni, l'incidenza di incidenti stradali e le loro conseguenze drammatiche hanno registrato un preoccupante aumento, mettendo a rischio la vita dei nostri concittadini, un trend allarmante, che dovrebbe essere per chiunque motivo di grande preoccupazione e non solo per me, cheritengo la sicurezza stradale debba essere tra le priorità, per garantire il benessere e la sicurezza di tutti i cittadini.
Dalla periferia al centro, tra auto che sfrecciano, partendo dalla167, per arrivare in via Alvisi come se stessero tagliando un traguardo, si può notare che i cittadini si trovano ad avere la paura di poter attraversare la strada. Un caso simile, dal sottoscritto, è già stato sollevato tempo fa, a seguito dei tanti investimenti che mensilmente avvengono in vari punti della città (l'altra volta ho preso in esame i due attraversamenti pedonali di Via Alvisi, specialmente quello più in prossimità del ponte e la loro estrema pericolosità). Come risolvere? Cosa bisogna fare? Il Savio Rociola, semplice cittadino non può che chiedere aiuto e ascolto, per lui e per la sua città, donando un piccolo seme per far crescere qualcosa di bello; un seme che chiede non solo il voler vedere ripassati tutti gli attraversamenti pedonali della città ormai sbaditi (e sarebbero molteplici quelli da menzionare), ma anche un controllo generale dell'illuminazione cittadina (talvolta non funzionante o coperta dalle piantagioni arboree) e infine nelle zone più a rischio dossi rallentatori o "VeloOK", cioè box contenitori contenenti all'interno strumentazioni omologate adibite al controllo della velocità o al monitoraggio del traffico, delle "piccole" misure cautelative per prevenire tanti avvenimenti che potrebbero mettere a rischio la cittadinanza intera, che spesso sente la propria incolumità messa a repentaglio, da auto, motocicli o biciclette poco conformi alle regole del codice stradale.
Cosa attendiamo? Progettazione e la pianificazione delle aree urbane sono elementi essenziali per garantire una circolazione sicura e sostenibile! La sicurezza stradale è un diritto fondamentale di ogni cittadino! Non si può solo dire "basta" sui social, perché i like non risolvono problemi».
Noi invece a che punto siamo? Forse dire che siamo a zero, è anche troppo». Così il responsabile delle politiche giovanili di Italia Viva, Savio Rociola.
«Il PUMS sembra un sogno, aree verdi e zone solamente pedonali pure, almeno un raggiungimento di maggior sicurezza può essere un obiettivo non solo auspicabile ma anche raggiungibile a breve termine? Negli ultimi anni, l'incidenza di incidenti stradali e le loro conseguenze drammatiche hanno registrato un preoccupante aumento, mettendo a rischio la vita dei nostri concittadini, un trend allarmante, che dovrebbe essere per chiunque motivo di grande preoccupazione e non solo per me, cheritengo la sicurezza stradale debba essere tra le priorità, per garantire il benessere e la sicurezza di tutti i cittadini.
Dalla periferia al centro, tra auto che sfrecciano, partendo dalla167, per arrivare in via Alvisi come se stessero tagliando un traguardo, si può notare che i cittadini si trovano ad avere la paura di poter attraversare la strada. Un caso simile, dal sottoscritto, è già stato sollevato tempo fa, a seguito dei tanti investimenti che mensilmente avvengono in vari punti della città (l'altra volta ho preso in esame i due attraversamenti pedonali di Via Alvisi, specialmente quello più in prossimità del ponte e la loro estrema pericolosità). Come risolvere? Cosa bisogna fare? Il Savio Rociola, semplice cittadino non può che chiedere aiuto e ascolto, per lui e per la sua città, donando un piccolo seme per far crescere qualcosa di bello; un seme che chiede non solo il voler vedere ripassati tutti gli attraversamenti pedonali della città ormai sbaditi (e sarebbero molteplici quelli da menzionare), ma anche un controllo generale dell'illuminazione cittadina (talvolta non funzionante o coperta dalle piantagioni arboree) e infine nelle zone più a rischio dossi rallentatori o "VeloOK", cioè box contenitori contenenti all'interno strumentazioni omologate adibite al controllo della velocità o al monitoraggio del traffico, delle "piccole" misure cautelative per prevenire tanti avvenimenti che potrebbero mettere a rischio la cittadinanza intera, che spesso sente la propria incolumità messa a repentaglio, da auto, motocicli o biciclette poco conformi alle regole del codice stradale.
Cosa attendiamo? Progettazione e la pianificazione delle aree urbane sono elementi essenziali per garantire una circolazione sicura e sostenibile! La sicurezza stradale è un diritto fondamentale di ogni cittadino! Non si può solo dire "basta" sui social, perché i like non risolvono problemi».