Sanità snella ed efficiente, via le liste d'attesa

Il consigliere Alfarano dununcia la situazione. «Onorerò il patto con i miei elettori»

giovedì 15 luglio 2010
«Mesi e mesi di lunghe ed estenuanti attese. Così la sanità non va!» A denunciarlo in una nota è il consigliere regionale PdL, Giovanni Alfarano. «E' inammissibile – spiega Alfarano – che per una mammografia, una Tac, una radiografica, un esame allergologico, oculistico, cardiologico, ortopedico si debba aspettare tanto. Così come è inammissibile che per una densitometria ossea ci si debba rivolgere al Policlinico di Bari perché nella Sesta Provincia non c'è la possibilità di accogliere nuove richieste mediche. Questa non è mera demagogia ma è la cruda realtà con la quale la sanità ed i cittadini pugliesi ormai sono abituati a fare i conti».

«Lo snellimento delle liste d'attesa ed un iter procedurale sempre più efficace e vicino al cittadino – prosegue il consigliere regionale della provincia di Barletta–Andria–Trani – sono stati due punti imprescindibili del patto stipulato con i miei elettori. E' per questo che intendo battermi sino all'ultimo affinché si possa garantire ai pugliesi una migliore organizzazione del sistema sanitario. Tutto questo - sottolinea l'esponente del PdL - va a scontrarsi con la manovra anti-sanità adottata da Vendola. Il centrosinistra alla guida della Regione dinanzi ad una sanità malata e da rilanciare propone un indebolimento della stessa ed un'ulteriore beffa a danno dei cittadini: soppressione ed accorpamento di ospedali, riduzione di posti letto, ricette farmaceutiche a pagamento al costo di un euro, turn-over di un personale medico-sanitario sempre più carente».

«Le nostre sono verità e non bugie – conclude Alfarano – non si tratta del più classico degli scarica-barili che contraddistinguono il governatore Nichi Vendola. Il Presidente della Regione anziché pensare alla Puglia si preoccupa di ingaggiare i primi duelli mediatici contro il nostro Presidente del Consiglio Berlusconi in vista delle elezioni politiche del 2013 ma non dice ai cittadini della mia provincia che cancellerà i nosocomi di Minervino Murge e Spinazzola, che accorperà gli ospedali di Trani e Bisceglie e quelli di Andria, Canosa e Minervino, non ci spiega casi allarmanti come quello che ha portato alla scoperta dell'assenza di personale e di medici nei reparti di Pronto Soccorso, Ortopedia e Cardiologia di alcuni nosocomi della neonata provincia».