«Salviamo i daini!», questo il grido dei cittadini
Dopo il nostro articolo decine di mail di protesta sono giunte in redazione. Avanzati importanti interrogativi
mercoledì 13 luglio 2011
«Abbiamo già devastato l'ambiente abbondantemente. L' ambiente è la nostra casa, come vogliamo ridurlo? L'ambiente è di tutti . Chi danneggia l'ambiente danneggia tutti. Gli animali sono i nostri fratelli minori e dovremmo aiutarli, proteggerli ed essere loro amici o al minimo rispettarli. Chi maltratta gli animali va punito severamente perchè porta un seme di violenza nell' ambiente e l'ambiente è di tutti.. gli animali provano gioia e dolore come noi, gli animali hanno diritto alla vita come noi. maltrattarli è un crimine».
«La natura ci si sta rivoltando contro per la nostra mancanza di rispetto per gli animali. E' nostra responsabilità cambiare una tradizione basata sull' oltraggio dei più deboli e sulla mancanza di rispetto verso il mondo animale. Non è questione di cosa permettono le leggi, è questione di smettere di oltraggiare la natura e quindi in ultima analisi di oltraggiare noi stessi. Le leggi si possono cambiare e farle diventare più civili, ma per il momento è importante smettere di portare scompiglio fra gli animali e sulla natura perchè ormai, è evidente a tutti, siamo vicini al collasso della natura, degli animali, del pianeta e nostro. Chi maltratta gli animali o peggio li uccide va punito. Molti cittadini vi saranno grati se vi orienterete su delle iniziative più costruttive che salvaguardino l'ambiente».
Francesco Fenghe
Non si tratta dell'unica mail giunta alla nostra redazione su una questione entrata nei circuiti di informazione nazionali. Non solo dalla Bat ci scrivono lettori uniti da un grido per salvare i 100 daini della tenuta Papparicotta condannati a morte da una determina dirigenziale della sesta provincia per l'unico motivo di essere nati (da errore di gestione tra l'altro). Una determina presa a cuor leggero senza mettere in conto chesi tratta di un delitto, solo pensare che il passo tra l'uccisione di un uomo e quella di un animale il passo è breve fa rabbrividire. Riportiamo qui di seguito alcuni dei commenti più significativi che aprono importanti interrogativi che non lasceremo in sospeso:
La Provincia di Barletta Andria Trani (BAT) ha deciso di uccidere 100 daini allevati nell'azienda provinciale Papparicotta, perché in qualche modo "scomodi".
Vi sono tanti interrogativi: cosa dovrebbe fare questo "Centro pubblico di allevamento della selvaggina"? A quale scopo questi animali vengono allevati? Qualunque sia lo scopo sia dell'allevamento che dell'osservatorio, rimane il fatto che il risultato è quello di uccidere gli animali.
Mi unisco alla protesta in corso per salvare delle vite. I daini hanno diritto di vivere. Nel caso non possano più stare lì devono essere ospitati in altri parchi.
Ci sono modi non cruenti e più "europei" di salvaguardare la natura e promuovere le bellezze della Puglia.
«La natura ci si sta rivoltando contro per la nostra mancanza di rispetto per gli animali. E' nostra responsabilità cambiare una tradizione basata sull' oltraggio dei più deboli e sulla mancanza di rispetto verso il mondo animale. Non è questione di cosa permettono le leggi, è questione di smettere di oltraggiare la natura e quindi in ultima analisi di oltraggiare noi stessi. Le leggi si possono cambiare e farle diventare più civili, ma per il momento è importante smettere di portare scompiglio fra gli animali e sulla natura perchè ormai, è evidente a tutti, siamo vicini al collasso della natura, degli animali, del pianeta e nostro. Chi maltratta gli animali o peggio li uccide va punito. Molti cittadini vi saranno grati se vi orienterete su delle iniziative più costruttive che salvaguardino l'ambiente».
Francesco Fenghe
Non si tratta dell'unica mail giunta alla nostra redazione su una questione entrata nei circuiti di informazione nazionali. Non solo dalla Bat ci scrivono lettori uniti da un grido per salvare i 100 daini della tenuta Papparicotta condannati a morte da una determina dirigenziale della sesta provincia per l'unico motivo di essere nati (da errore di gestione tra l'altro). Una determina presa a cuor leggero senza mettere in conto chesi tratta di un delitto, solo pensare che il passo tra l'uccisione di un uomo e quella di un animale il passo è breve fa rabbrividire. Riportiamo qui di seguito alcuni dei commenti più significativi che aprono importanti interrogativi che non lasceremo in sospeso:
La Provincia di Barletta Andria Trani (BAT) ha deciso di uccidere 100 daini allevati nell'azienda provinciale Papparicotta, perché in qualche modo "scomodi".
Vi sono tanti interrogativi: cosa dovrebbe fare questo "Centro pubblico di allevamento della selvaggina"? A quale scopo questi animali vengono allevati? Qualunque sia lo scopo sia dell'allevamento che dell'osservatorio, rimane il fatto che il risultato è quello di uccidere gli animali.
Mi unisco alla protesta in corso per salvare delle vite. I daini hanno diritto di vivere. Nel caso non possano più stare lì devono essere ospitati in altri parchi.
Ci sono modi non cruenti e più "europei" di salvaguardare la natura e promuovere le bellezze della Puglia.