Salvaguardia molluschi, istituito un consorzio rappresentativo
Da un accordo tra le Capitanerie di Barletta e Margherita di Savoia. Grazie alla segnalazione e al colloquio tenuto con i pescatori
domenica 4 novembre 2012
L'avvicinamento passo dopo passo al fondamentale accordo tra le marinerie di Barletta e Margherita di Savoia dietro la segnalazione da parte di alcuni pescatori della sesta provincia pugliese sulla questione pesca dei molluschi, si è concluo con la risoluzione finale, la nascita di un Consorzio rappresentativo che ha permesso di fare chiarezza in merito alla delicata quanto intoccabile questione della gestione della pesca dei Molluschi Bivalvi che, così come individuato dal pacchetto igiene, devono provenire da zone di produzione e di stabulazione sanitariamente classificate e immessi in commercio previo confezionamento presso uno stabilimento riconosciuto a livello Comunitario.
Il raggiungimento dell'intesa è stato possibile in seguito all'elvazione dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Barletta in Capitaneria di Porto con conseguente modifica dei limiti territoriali dei Circondari marittimi. Nella fattispecie, nell'ambito di questa nuova Capitaneria di Porto rientrano le marinerie di Barletta e Margherita di Savoia, precedentemente ricomprese in due diversi compartimenti marittimi.
In mancanza di un Consorzio rappresentativo di tutte le imbarcazioni, fino ad oggi è stata osservata un'ordinanza che di fatto vanificava tutti i sacrifici di autolimitazione operati dai vongolari per la conservazione del potenziale riproduttivo; permetteva la pesca su tutto il territorio con il massimo delle possibilità di cattura consentite dalla legge evidenziando un forte contro senso se si parla di conservazione del fattore riproduttivo della specie e si offre la possibilità al contempo di sterminarla, perché di sterminio si tratta.
Partendo da questo presupposto iniziale e fondante, le attività del consorzio costituitosi saranno finalizzate alla programmazione di attività (ad esempio lo sprone alla pesca di minori quantitativi e l' aumento del periodo di fermo), atte ad evitare un eccessivo sfruttamento della risorsa vongole, pur garantendo il reddito dei pescatori. Tali attività prevedono inoltre il coordinamento scientifico del Laboratorio di Biotecnologie Marine della Provincia di Bari.
Il raggiungimento dell'intesa è stato possibile in seguito all'elvazione dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Barletta in Capitaneria di Porto con conseguente modifica dei limiti territoriali dei Circondari marittimi. Nella fattispecie, nell'ambito di questa nuova Capitaneria di Porto rientrano le marinerie di Barletta e Margherita di Savoia, precedentemente ricomprese in due diversi compartimenti marittimi.
In mancanza di un Consorzio rappresentativo di tutte le imbarcazioni, fino ad oggi è stata osservata un'ordinanza che di fatto vanificava tutti i sacrifici di autolimitazione operati dai vongolari per la conservazione del potenziale riproduttivo; permetteva la pesca su tutto il territorio con il massimo delle possibilità di cattura consentite dalla legge evidenziando un forte contro senso se si parla di conservazione del fattore riproduttivo della specie e si offre la possibilità al contempo di sterminarla, perché di sterminio si tratta.
Partendo da questo presupposto iniziale e fondante, le attività del consorzio costituitosi saranno finalizzate alla programmazione di attività (ad esempio lo sprone alla pesca di minori quantitativi e l' aumento del periodo di fermo), atte ad evitare un eccessivo sfruttamento della risorsa vongole, pur garantendo il reddito dei pescatori. Tali attività prevedono inoltre il coordinamento scientifico del Laboratorio di Biotecnologie Marine della Provincia di Bari.