Rociola e Damato: «Perché a Barletta lo sport è così bistrattato?»

La nota della lista Emiliano sindaco di Puglia

giovedì 17 ottobre 2024
«La mancanza di organizzazione, programmazione e calendarizzazione, che più volte noi abbiamo chiesto e sottolineato a gran voce, ancora una volta viene messa in evidenza e questa volta nel mondo dello sport. Questione sportiva mai sopita». Così Gennaro Rociola e Antonello Damato, segretario cittadino e capogruppo della lista Emiliano Sindaco di Puglia.

«Leggere le ennesime denunce, da parte delle associazioni sportive, può far solo rabbrividire coloro che praticano lo sport, mentre resta la testa nella sabbia di tutti coloro che vantano di mandare avanti in città progetti sportivi in lungo e in largo.

Il Simeone senza luce e non omologato, è solo l'ultima delle tante segnalazioni, che meritano risposte puntuali e precise, stessa sede del velodromo ove ci sarà nuovamente l'ingresso di operai e macchinari non appena inizieranno i lavori straordinari previsti (ma che fine hanno fatto ?) con ennesimo spreco di denaro pubblico.

Il Palazzetto Marchiselli, sul quale ancora vige il totale silenzio e a subirne solo le squadre
che si recano in altri posti e/o sono costrette a giocare in casa, ma senza pubblico! Sappiamo
tutti il potere di un pubblico quando si gioca in casa.

Il Palazzetto Borgia, che meriterebbe lavori in lungo e in largo per essere sistemato a pieno e
renderlo un vero gioiello di sport.

La mancanza di un regolamento preciso e puntuale per la corretta fruizione per atleti e tifosi dell'impianto Cosimo Puttilli.

L'assenza di piccoli spazi pubblici per far praticare attività fisica a tutti.

Gli impianti della periferia, zona Via dei Mandorli, che meritano tutti di essere attenzionati

Queste solo alcune delle tante cose da poter citare, ma come mai lo sport sembra tanto
bistrattato?

Ogni sport è movimento, attività continua e allenamento! Se non siete capaci e al momento
la situazione è questa, la porta è aperta, perché non si può amare lo sport rimanendo seduti
comodi in tribuna. Lasciare la poltrona è uno sport sconosciuto ai più!»