Ritorno a scuola, il premier Conte: «Ci saranno difficoltà e contagi»
Il presidente del Consiglio in conferenza annuncia le novità e le linee guida per il rientro in presenza
mercoledì 9 settembre 2020
16.46
Il 14 settembre riapre la scuola in presenza. Dopo i mesi di chiusura in seguito al lockdown e all'emergenza Coronavirus, si torna in classe. Ma non saranno pochi i problemi e le difficoltà, in diversi Stati in cui la scuola ha riaperto i battenti si sono registrati alcuni casi di positività.
«Ci saranno dificoltà e contagi a scuola - sottolinea il presidente Conte - come gli altri Paesi che hanno riaperto testimoniano. Sarà uno scenario inevitabile che dobbiamo affrontare senza lasciarci sopraffare, in questi mesi abbiamo fatto il massimo per dare il meglio ai ragazzi e dare un nuovo inizio alla scuola».
Le regole sono giù note, si va dagli orari scaglionati di ingresso e uscita, obbligo di mascherina sopra i 6 anni con possibilità di toglierla al banco solo se si può mantenere la distanza minima di 1 metro, famiglie che devono prendersi l'obbligo di misurare ogni mattina la temperatura, ragazzi/e che non possono andare a scuola con temperatura sopra i 37,5° e sintomi collegati al Covid. Per il trasporto pubblico ci sarà distanziamento in salita e in discesa, obbligo di mascherina, segnaposto per far riempire al massimo all'80%, finestrini aperti anche d'inverno. In caso di soggetto positivo in una classe non è scontata la quarantena per i compagni e i docenti, sarà il Dipartimento di Prevenzione della Asl a valutare.
Il premier Conte ha voluto inoltre dare un messaggio agli studenti: «Grazie, perché sappiamo che siete stati voi a pagare il prezzo più pesante di questa emergenza. La tecnologia che avete avuto a disposizione non ha potuto compensare la rinuncia che avete dovuto fare. Sarebbe una bugia dire che dal 14 settembre sarà tutto meglio di prima.Vi invito a rispettare le regole e ad affrontare fiduciosamente questo anno scolastico. Si torna a scuola in presenza con fiducia e voglia di apprendere e migliorare sé stessi».
Il ministro Azzolina sottolinea inoltre che in questi mesi sono stati fatti lavori strutturali su 2.500 su 8.000 istituti scolastici, create oltre 5 mila aule in più e 4.812 sono state ampliate. Finanziato, inoltre, l'affitto di luoghi esterni adatti alla didattica, oltre ad aver investito sugli arredi tra cui i banchi singoli la cui consegna è iniziata e finirà entro la fine di ottobre. Inoltre, sono state inserite 70.000 unità in più tra docenti e personale Ata.
Per quanto riguarda le mascherine chirurgiche, sarà il Governo a distribuirle alle scuole le quali a loro volta dovranno darle a personale e studenti. Ogni giorni ne verranno consegnate 11 milioni, in modo da garantire che anche chi ha difficoltà non rimanga senza.
«Ci saranno dificoltà e contagi a scuola - sottolinea il presidente Conte - come gli altri Paesi che hanno riaperto testimoniano. Sarà uno scenario inevitabile che dobbiamo affrontare senza lasciarci sopraffare, in questi mesi abbiamo fatto il massimo per dare il meglio ai ragazzi e dare un nuovo inizio alla scuola».
Le regole sono giù note, si va dagli orari scaglionati di ingresso e uscita, obbligo di mascherina sopra i 6 anni con possibilità di toglierla al banco solo se si può mantenere la distanza minima di 1 metro, famiglie che devono prendersi l'obbligo di misurare ogni mattina la temperatura, ragazzi/e che non possono andare a scuola con temperatura sopra i 37,5° e sintomi collegati al Covid. Per il trasporto pubblico ci sarà distanziamento in salita e in discesa, obbligo di mascherina, segnaposto per far riempire al massimo all'80%, finestrini aperti anche d'inverno. In caso di soggetto positivo in una classe non è scontata la quarantena per i compagni e i docenti, sarà il Dipartimento di Prevenzione della Asl a valutare.
Il premier Conte ha voluto inoltre dare un messaggio agli studenti: «Grazie, perché sappiamo che siete stati voi a pagare il prezzo più pesante di questa emergenza. La tecnologia che avete avuto a disposizione non ha potuto compensare la rinuncia che avete dovuto fare. Sarebbe una bugia dire che dal 14 settembre sarà tutto meglio di prima.Vi invito a rispettare le regole e ad affrontare fiduciosamente questo anno scolastico. Si torna a scuola in presenza con fiducia e voglia di apprendere e migliorare sé stessi».
Il ministro Azzolina sottolinea inoltre che in questi mesi sono stati fatti lavori strutturali su 2.500 su 8.000 istituti scolastici, create oltre 5 mila aule in più e 4.812 sono state ampliate. Finanziato, inoltre, l'affitto di luoghi esterni adatti alla didattica, oltre ad aver investito sugli arredi tra cui i banchi singoli la cui consegna è iniziata e finirà entro la fine di ottobre. Inoltre, sono state inserite 70.000 unità in più tra docenti e personale Ata.
Per quanto riguarda le mascherine chirurgiche, sarà il Governo a distribuirle alle scuole le quali a loro volta dovranno darle a personale e studenti. Ogni giorni ne verranno consegnate 11 milioni, in modo da garantire che anche chi ha difficoltà non rimanga senza.