Ristori, in arrivo 20 milioni per le imprese di 20 comuni pugliesi tra cui Barletta
«La Regione Puglia ha trasferito già a fine dicembre le risorse alle Camere di Commercio di Bari e Foggia»
mercoledì 20 gennaio 2021
La Regione Puglia ha trasferito già a fine dicembre scorso alle Camere di Commercio di Bari e di Foggia i 20 milioni di euro destinati a ristorare le imprese che sono state costrette a rimanere chiuse nella settimana tra l'8 e il 14 dicembre, con l'estensione della zona arancione a 20 Comuni delle province di Foggia, Barletta-Andria-Trani e di Bari.
Lo comunicano il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, e l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, che annunciano "l'imminente uscita degli avvisi da parte delle due Camere di Commercio, con cui abbiamo proficuamente cooperato per individuare misure di accesso semplificato esclusivamente su piattaforma telematica e in modo da garantire rapidità di erogazione".
"In queste settimane — aggiungono Piemontese e Delli Noci — ci siamo messi al lavoro ricercando un ente che potesse garantire la gestione dell'intervento in tempi rapidi e con efficienza e, dopo aver verificato, sin da metà dicembre, che le sedi territoriali dell'Agenzia delle Entrate non erano disponibili a gestire le procedure, abbiamo raggiunto un'intesa con le Camere di Commercio, sottoscrivendo, il 28 dicembre, le convenzioni e provvedendo, dopo ventiquattro ore, a trasferire le risorse".
Questi i 20 Comuni che furono interessati dall'estensione per una settimana della "zona arancione": Accadia, Ascoli Satriano, Carapelle, Cerignola, Foggia, Lucera, Manfredonia, Monte Sant'Angelo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Severo, Torremaggiore, Troia e Zapponeta, per la provincia di Foggia; Andria, Barletta, Bisceglie e Spinazzola per la provincia BAT; Altamura e Gravina di Puglia, per la provincia di Bari.
"Non era facile - commenta il consigliere regionale Francesco La Notte - ma la Regione Puglia ha dato dimostrazione di efficienza ed immediatezza nell'applicare le idee messe sul tavolo trasformandole in risorse da erogare in maniera rapida attraverso una piattaforma telematica che potesse trasferire le risorse con effetto immediato. Una mano tesa verso le fasce più in difficoltà – conclude – ed una dimostrazione di presenza attiva sul territorio».
Lo comunicano il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, e l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, che annunciano "l'imminente uscita degli avvisi da parte delle due Camere di Commercio, con cui abbiamo proficuamente cooperato per individuare misure di accesso semplificato esclusivamente su piattaforma telematica e in modo da garantire rapidità di erogazione".
"In queste settimane — aggiungono Piemontese e Delli Noci — ci siamo messi al lavoro ricercando un ente che potesse garantire la gestione dell'intervento in tempi rapidi e con efficienza e, dopo aver verificato, sin da metà dicembre, che le sedi territoriali dell'Agenzia delle Entrate non erano disponibili a gestire le procedure, abbiamo raggiunto un'intesa con le Camere di Commercio, sottoscrivendo, il 28 dicembre, le convenzioni e provvedendo, dopo ventiquattro ore, a trasferire le risorse".
Questi i 20 Comuni che furono interessati dall'estensione per una settimana della "zona arancione": Accadia, Ascoli Satriano, Carapelle, Cerignola, Foggia, Lucera, Manfredonia, Monte Sant'Angelo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Severo, Torremaggiore, Troia e Zapponeta, per la provincia di Foggia; Andria, Barletta, Bisceglie e Spinazzola per la provincia BAT; Altamura e Gravina di Puglia, per la provincia di Bari.
"Non era facile - commenta il consigliere regionale Francesco La Notte - ma la Regione Puglia ha dato dimostrazione di efficienza ed immediatezza nell'applicare le idee messe sul tavolo trasformandole in risorse da erogare in maniera rapida attraverso una piattaforma telematica che potesse trasferire le risorse con effetto immediato. Una mano tesa verso le fasce più in difficoltà – conclude – ed una dimostrazione di presenza attiva sul territorio».