Rinnovo contratto per le guardie campestri nella Bat: trattativa mai avviata

Riglietti (Flai Cgil): «Pronti alla mobilitazione se non convocati immediatamente»

giovedì 20 dicembre 2018
Da cinque anni senza rinnovo contrattuale, quello in essere è scaduto alla fine del 2013. Da allora, nonostante la piattaforma predisposta dai sindacati, non c'è mai stata alcuna discussione e, dunque, nessun rinnovo. Agli atti, al momento, solo la richiesta di avviare un tavolo di confronto fatta dalle segreterie provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil alla Federazione provinciale dei consorzi di guardia campestre Bari-Bat (il cui presidente è il rag. Natale Zinni, presidente anche del consorzio di Andria) a cui non è mai giunta risposta.

È questa l'estrema sintesi della lunga storia che riguarda il contratto di lavoro (oltretutto contratto di 1° livello) delle guardie campestri che interessa nella Bat più di un centinaio di addetti, grazie ai quali si garantisce sicurezza e legalità nelle campagne del territorio. Lo stato del rinnovo del CCL per i dipendenti dei consorzi della Bat ed eventuali iniziative da intraprendere sono state al centro della discussione delle varie assemblee sindacali aziendali tenutesi nei giorni scorsi dalla Flai Cgil Bat, rivolte ad iscritti alla Cgil (più del 50% delle guardie campestri) e ai simpatizzanti.

"Innanzitutto – spiega Gaetano Riglietti, segretario generale Flai Cgil Bat – vogliamo ricordare non solo alla Federazione dei consorzi di vigilanza campestre, ma anche a tutti i Presidenti dei singoli consorzi, quanto sia importante ed urgente il rinnovo del contratto provinciale delle guardie campestri della Provincia di Barletta-Andria-Trani non solo per la fondamentale componente economico-salariale ma anche per il miglioramento della parte normativa e di tutte le tutele in essa contenute. La legalità e la sicurezza delle nostre campagne passa attraverso l'efficienza e la competitività, ma non può prescindere dalla valorizzazione del lavoro delle guardie campestri che, a nostro avviso, è un obiettivo raggiungibile attraverso la contrattazione provinciale. Serve un confronto urgente per giungere a soluzioni idonee e condivise", conclude Riglietti.