Richiami illegali per quaglie sequestrati dal Nucleo I.F.A.E. di Barletta
Individuati quattro richiami elettromagnetici nelle campagne della Bat
mercoledì 30 ottobre 2013
I servizi mirati alla tutela della fauna selvatica, ed in particolare alla lotta all'attività venatoria svolta con l'ausilio di mezzi vietati, predisposti e coordinati da Giuseppe Cava e Ruggiero Porcelluzzi, rispettivamente primo dirigente e primo funzionario del Nucleo di Vigilanza ittico-faunistica, ambientale ed ecologica di Barletta (BT), hanno permesso per l'ennesima volta il sequestro contro ignoti di richiami acustici elettromagnetici vietati.
Le attività di controllo notturne operate dalle guardie nello scorso fine settimana e che hanno interessato il territorio dei comuni di Barletta, Andria, Canosa di Puglia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia hanno portato al rinvenimento di ben quattro richiami elettromagnetici vietati (funzionanti ed incustoditi) che riproducevano il verso della "quaglia" (Coturnix coturnix).
Tutti erano assemblati in kt completi di autoradio, cassetta, batteria, timer, altoparlanti, cavetti e morsetti ed erano stati sapientemente occultati e blindati dai bracconieri in vere e proprie casseforti, chiuse da robusti catenacci e lucchetti oltre ad essere saldate ad arte e per giunta cementate nel terreno. Questo non ha per niente scoraggiato gli operatori che, nonostante la pochissima visibilità notturna anche per la presenza di banchi di nebbia e le difficoltà per raggiungere alcune zone impervie, hanno provveduto immediatamente e con tutti i mezzi a disposizione ad aprire e a disattivare i marchingegni elettronici.
Quasi tutti i timer erano impostati per far funzionare i richiami in una fascia oraria tra le 22.00 e le 06.00 per attirare le "quaglie" (specie cacciabile fino al 30 ottobre) sul posto e facilitarne l'abbattimento alle prime luci dell'alba, al fine di ottenere carnieri più congrui. Il tutto a discapito dei cacciatori rispettosi delle norme e della vera etica venatoria. I richiami rimossi sono stati posti sotto sequestro amministrativo ai sensi dell'articolo 49 comma 2° della Legge Regionale Puglia n. 27/98 e sono stati depositati presso il competente ufficio della provincia di BAT ove, dopo il decreto di confisca, saranno distrutti.
L'operazione del Nucleo segue di poche settimane un'altra effettuata dallo stesso personale e conclusasi con il sequestro di 6 (sei) altrettanti richiami elettromeccanici proibiti. "Sottolineano i Responsabili Cava e Porcelluzzi che l'uso per la caccia dei richiami elettromagnetici è vietato, ma evidentemente non per taluni soggetti che ritengono di poter impunemente infrangere la legge e depredare, a proprio piacimento, l'avifauna migratoria, approfittando il più delle volte della mancanza di controlli. Inoltre, gli stessi ribadiscono che le azioni di tutela dell'ambiente e dell'affermazione della legalità, anche in questo delicato settore, continueranno sempre con grande spirito di abnegazione e senso di responsabilità, nonostante tutte le difficoltà e le avversità che quotidianamente incontrano".
Le attività di controllo notturne operate dalle guardie nello scorso fine settimana e che hanno interessato il territorio dei comuni di Barletta, Andria, Canosa di Puglia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia hanno portato al rinvenimento di ben quattro richiami elettromagnetici vietati (funzionanti ed incustoditi) che riproducevano il verso della "quaglia" (Coturnix coturnix).
Tutti erano assemblati in kt completi di autoradio, cassetta, batteria, timer, altoparlanti, cavetti e morsetti ed erano stati sapientemente occultati e blindati dai bracconieri in vere e proprie casseforti, chiuse da robusti catenacci e lucchetti oltre ad essere saldate ad arte e per giunta cementate nel terreno. Questo non ha per niente scoraggiato gli operatori che, nonostante la pochissima visibilità notturna anche per la presenza di banchi di nebbia e le difficoltà per raggiungere alcune zone impervie, hanno provveduto immediatamente e con tutti i mezzi a disposizione ad aprire e a disattivare i marchingegni elettronici.
Quasi tutti i timer erano impostati per far funzionare i richiami in una fascia oraria tra le 22.00 e le 06.00 per attirare le "quaglie" (specie cacciabile fino al 30 ottobre) sul posto e facilitarne l'abbattimento alle prime luci dell'alba, al fine di ottenere carnieri più congrui. Il tutto a discapito dei cacciatori rispettosi delle norme e della vera etica venatoria. I richiami rimossi sono stati posti sotto sequestro amministrativo ai sensi dell'articolo 49 comma 2° della Legge Regionale Puglia n. 27/98 e sono stati depositati presso il competente ufficio della provincia di BAT ove, dopo il decreto di confisca, saranno distrutti.
L'operazione del Nucleo segue di poche settimane un'altra effettuata dallo stesso personale e conclusasi con il sequestro di 6 (sei) altrettanti richiami elettromeccanici proibiti. "Sottolineano i Responsabili Cava e Porcelluzzi che l'uso per la caccia dei richiami elettromagnetici è vietato, ma evidentemente non per taluni soggetti che ritengono di poter impunemente infrangere la legge e depredare, a proprio piacimento, l'avifauna migratoria, approfittando il più delle volte della mancanza di controlli. Inoltre, gli stessi ribadiscono che le azioni di tutela dell'ambiente e dell'affermazione della legalità, anche in questo delicato settore, continueranno sempre con grande spirito di abnegazione e senso di responsabilità, nonostante tutte le difficoltà e le avversità che quotidianamente incontrano".