Ricavi delle imprese, la Bat meno negativa in Puglia
Dati drammatici su scala regionale, Sgherza: «Rischiamo punto di non ritorno»
domenica 20 luglio 2014
13.01
In una Puglia in calo dal punto di vista dei ricavi per le imprese, la Bat mette in mostra i dati meno negativi: è quanto emerge dalla seconda indagine sulle aziende soggette agli studi di settore, condotta dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati del Dipartimento delle Finanze. Lo studio è stato realizzato su una base di 213.682 (l'anno precedente erano 196.016) contribuenti soggetti agli studi: la Sesta Provincia mette in luce una flessione del 7,3 per cento: le imprese nei 10 comuni della Bat hanno visto i loro ricavi scendere da da 207mila a 192mila euro.
A livello provinciale, la flessione più marcata si registra nella provincia di Brindisi: -12,7 per cento (da 188mila a 164mila). Seguono Lecce (-12,4 per cento, da 169mila a 148mila); Taranto (-11,4 per cento, da 189mila a 167mila); Bari (- 11,3 per cento, da 214mila a 190mila); Foggia (-10,9 per cento, da 176mila a 157mila). In particolare, le società di capitali registrano una flessione del 6,8 per cento, le società di persone del 4,3 per cento, le persone fisiche (liberi professionisti e lavoratori autonomi) del 12,3 per cento.
Differenti i dati quando si guarda alla distinzione tra società di capitali e società di persone: i ricavi medi delle società di capitali della Puglia scendono di 41mila euro (da 604mila a 563mila). La performance peggiore nella provincia di Brindisi: -9,4 per cento (592mila a 536mila). Seguono Foggia (-8,7 per cento), Bari (-6,8), Lecce (-6,2), Taranto (-5,9) e Bat (-4,3). Tra le società di persone i ricavi medi evidenziano un calo di 11mila euro (da 254mila a 243mila). Nella provincia di Taranto si passa da 217mila a 205mila, con un tasso negativo del 5,3. Segni negativi anche per Bari (-5 per cento), Lecce (-4,8), Foggia (-3,7), Bat (-3,2) e Brindisi (-1,6). Quanto a liberi professionisti e lavoratori autonomi, i compensi medi scendono di 12mila euro (da 101mila a 89mila). La provincia di Lecce perde il 13,8 per cento (da 90mila a 78mila). Seguono Taranto (-12,5), Bari (-12,2), Brindisi (-12,1), Foggia (-11,7) e Bat (-9,3).
Amaro il commento di Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia: «I dati elaborati dal nostro Centro studi regionale confermano il generalizzato crollo dei ricavi per le aziende pugliesi-ammette Sgherza-trasversale rispetto alla forma d'impresa e con punte davvero allarmanti per ciò che concerne le persone fisiche. E' amaro constatare quanto il tessuto produttivo locale sia ancora lontano dall'agognata ripresa, costretto com'è a fare i conti con una pressione fiscale asfissiante che falcidia i già risicati ricavi e che spesso non lascia altra scelta all'imprenditore se non quella della chiusura. Siamo pericolosamente vicini al punto di non ritorno: occorre intervenire con urgenza e su più fronti affinché le nostre imprese possano trattenere una maggior quota dei loro incassi, altrimenti invertire la tendenza potrebbe diventare impossibile».
(Twitter: @GuerraLuca88)
A livello provinciale, la flessione più marcata si registra nella provincia di Brindisi: -12,7 per cento (da 188mila a 164mila). Seguono Lecce (-12,4 per cento, da 169mila a 148mila); Taranto (-11,4 per cento, da 189mila a 167mila); Bari (- 11,3 per cento, da 214mila a 190mila); Foggia (-10,9 per cento, da 176mila a 157mila). In particolare, le società di capitali registrano una flessione del 6,8 per cento, le società di persone del 4,3 per cento, le persone fisiche (liberi professionisti e lavoratori autonomi) del 12,3 per cento.
Differenti i dati quando si guarda alla distinzione tra società di capitali e società di persone: i ricavi medi delle società di capitali della Puglia scendono di 41mila euro (da 604mila a 563mila). La performance peggiore nella provincia di Brindisi: -9,4 per cento (592mila a 536mila). Seguono Foggia (-8,7 per cento), Bari (-6,8), Lecce (-6,2), Taranto (-5,9) e Bat (-4,3). Tra le società di persone i ricavi medi evidenziano un calo di 11mila euro (da 254mila a 243mila). Nella provincia di Taranto si passa da 217mila a 205mila, con un tasso negativo del 5,3. Segni negativi anche per Bari (-5 per cento), Lecce (-4,8), Foggia (-3,7), Bat (-3,2) e Brindisi (-1,6). Quanto a liberi professionisti e lavoratori autonomi, i compensi medi scendono di 12mila euro (da 101mila a 89mila). La provincia di Lecce perde il 13,8 per cento (da 90mila a 78mila). Seguono Taranto (-12,5), Bari (-12,2), Brindisi (-12,1), Foggia (-11,7) e Bat (-9,3).
Amaro il commento di Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia: «I dati elaborati dal nostro Centro studi regionale confermano il generalizzato crollo dei ricavi per le aziende pugliesi-ammette Sgherza-trasversale rispetto alla forma d'impresa e con punte davvero allarmanti per ciò che concerne le persone fisiche. E' amaro constatare quanto il tessuto produttivo locale sia ancora lontano dall'agognata ripresa, costretto com'è a fare i conti con una pressione fiscale asfissiante che falcidia i già risicati ricavi e che spesso non lascia altra scelta all'imprenditore se non quella della chiusura. Siamo pericolosamente vicini al punto di non ritorno: occorre intervenire con urgenza e su più fronti affinché le nostre imprese possano trattenere una maggior quota dei loro incassi, altrimenti invertire la tendenza potrebbe diventare impossibile».
(Twitter: @GuerraLuca88)