Riapre il mercato a Barletta: «Riapertura sperimentale, ma in sicurezza»
La nota di Confcommercio e Confesercenti Bat: «Indispensabile la collaborazione di tutti»
martedì 21 aprile 2020
«La riapertura a Barletta dei mercati alimentari giornalieri in zona Medaglie d'Oro, Borgovilla e in piazza Divittorio sarà d'aiuto a tutti quei commercianti che in queste settimane non hanno potuto svolgere la loro attività, ma rappresenterà anche un grande banco di prova per la città». Intervengono così, in una nota congiunta, i rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti Bat.
«I controlli e il piano di emergenza messo a punto consentiranno agli operatori di lavorare in tranquillità e ai cittadini di poter accedere ai mercati in piena sicurezza. Il momento impone di contemperare l'interesse alla salute a quello economico e sociale del quale ci facciamo garanti, ma affinché tutto funzioni sarà indispensabile la collaborazione di ognuno. Per questo, ringraziamo l'amministrazione comunale di Barletta che ha coinvolto le nostre associazioni di categoria nell'intento di ricercare la soluzione migliore per questa riapertura in sicurezza.
Le misure stringenti, già in vigore dalle prime ore di questa mattina sono state pensate e concordate nell'ottica di assicurare comportamenti, soprattutto nel mercato di piazza Divittorio, che non contribuiscano ad incrementare il contagio sul nostro territorio. I venditori dovranno abituarsi a nuove regole e modalità lavorative, nel rispetto della sicurezza collettiva e di un graduale ritorno alla normalità in vista della futura Fase 2.
La suddivisione tra giorni pari e dispari dei venditori, l'obbligo per essi di dotarsi di dispositivi di protezione che rendano sicuro il contatto con il pubblico, così come l'interdizione dei veicoli agli spazi e le distanze di sicurezza che dovranno essere rispettate dai cittadini sono alcune delle misure che, se rispettate, garantiranno una ripresa in piena sicurezza. Ricordiamo che si tratta di una riapertura sperimentale che potrebbe essere revocata dal primo cittadino se dovesse essere motivo di assembramenti o di un eventuale incremento del contagio.
Perciò sarà fondamentale l'ausilio delle forze dell'ordine. L'auspicio, tuttavia, è che i commercianti per primi adottino regole che siano d'esempio anche per i cittadini, abituati come tutti noi, a contatti che ad oggi sono rischiosi».
«I controlli e il piano di emergenza messo a punto consentiranno agli operatori di lavorare in tranquillità e ai cittadini di poter accedere ai mercati in piena sicurezza. Il momento impone di contemperare l'interesse alla salute a quello economico e sociale del quale ci facciamo garanti, ma affinché tutto funzioni sarà indispensabile la collaborazione di ognuno. Per questo, ringraziamo l'amministrazione comunale di Barletta che ha coinvolto le nostre associazioni di categoria nell'intento di ricercare la soluzione migliore per questa riapertura in sicurezza.
Le misure stringenti, già in vigore dalle prime ore di questa mattina sono state pensate e concordate nell'ottica di assicurare comportamenti, soprattutto nel mercato di piazza Divittorio, che non contribuiscano ad incrementare il contagio sul nostro territorio. I venditori dovranno abituarsi a nuove regole e modalità lavorative, nel rispetto della sicurezza collettiva e di un graduale ritorno alla normalità in vista della futura Fase 2.
La suddivisione tra giorni pari e dispari dei venditori, l'obbligo per essi di dotarsi di dispositivi di protezione che rendano sicuro il contatto con il pubblico, così come l'interdizione dei veicoli agli spazi e le distanze di sicurezza che dovranno essere rispettate dai cittadini sono alcune delle misure che, se rispettate, garantiranno una ripresa in piena sicurezza. Ricordiamo che si tratta di una riapertura sperimentale che potrebbe essere revocata dal primo cittadino se dovesse essere motivo di assembramenti o di un eventuale incremento del contagio.
Perciò sarà fondamentale l'ausilio delle forze dell'ordine. L'auspicio, tuttavia, è che i commercianti per primi adottino regole che siano d'esempio anche per i cittadini, abituati come tutti noi, a contatti che ad oggi sono rischiosi».