Report Confindustria, D’Alberto della Cgil Bat: «Economia ancora povera»
Il segretario commenta i dati diffusi sulla macroeconomia nella Bat. Pronto un Piano d’azione
venerdì 26 luglio 2019
"Che alcuni dati siano preceduti dal segno positivo non può che farci piacere, il problema nasce però se rapportiamo i numeri alla situazione di partenza da cui prende le mosse l'analisi. Si tratta cioè di una economia che presenta comunque profili poveri". Così commenta il segretario generale della Cgil Bat, Biagio D'Alberto i dati presentati dalla delegazione territoriale di Confindustria Bari-Bat sull'andamento economico della provincia.
"La dimostrazione di ciò che diciamo sta nella percentuale di occupati che nonostante la crescita registrata resta sotto il 35percento. È chiaro che c'è tutta una fetta di lavoro nero e grigio che sfugge alle classificazioni, altrimenti saremmo in una situazione ai limiti della sopravvivenza. Questo ci fa comprendere anche la necessità di mettere in campo progetti strategici che puntino su turismo ed agroalimentare oltre che sul rafforzamento del manifatturiero. Non possiamo leggere che nella Bat il tasso di turisticità è attualmente pari ad appena il 13,5% della media nazionale. Questa è la terra di castelli svevi di Andria, Trani e Barletta, di Canne della Battaglia, dell'archeologia di Canosa di Puglia, della zona umida dei comuni del basso tavoliere e dei piccoli borghi d'Italia. Un patrimonio inestimabile che dobbiamo imparare a 'sfruttare' nel senso positivo del termine. Stesso discorso per l'agroalimentare: nella terra dell'olio extravergine di oliva, della burrata, delle ciliegie, del carciofo, della cipolla bianca e del sale, ovvero di un paniere di potenzialità di risorse non c'è capacità di valorizzazione economica. È grave.
Occorre mettere in campo una collaborazione tra pubblico e privato che miri allo sviluppo del territorio ed è ciò che con Pes, partenariato economico e sociale, in questi giorni stiamo provando a fare con l'elaborazione di un Piano di Azione per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva della BAT che presto illustreremo con gli altri componenti del partenariato compresa l'attivazione di un Osservatorio territoriale per il monitoraggio dei progetti e dei finanziamenti pubblici", conclude D'Alberto.
"La dimostrazione di ciò che diciamo sta nella percentuale di occupati che nonostante la crescita registrata resta sotto il 35percento. È chiaro che c'è tutta una fetta di lavoro nero e grigio che sfugge alle classificazioni, altrimenti saremmo in una situazione ai limiti della sopravvivenza. Questo ci fa comprendere anche la necessità di mettere in campo progetti strategici che puntino su turismo ed agroalimentare oltre che sul rafforzamento del manifatturiero. Non possiamo leggere che nella Bat il tasso di turisticità è attualmente pari ad appena il 13,5% della media nazionale. Questa è la terra di castelli svevi di Andria, Trani e Barletta, di Canne della Battaglia, dell'archeologia di Canosa di Puglia, della zona umida dei comuni del basso tavoliere e dei piccoli borghi d'Italia. Un patrimonio inestimabile che dobbiamo imparare a 'sfruttare' nel senso positivo del termine. Stesso discorso per l'agroalimentare: nella terra dell'olio extravergine di oliva, della burrata, delle ciliegie, del carciofo, della cipolla bianca e del sale, ovvero di un paniere di potenzialità di risorse non c'è capacità di valorizzazione economica. È grave.
Occorre mettere in campo una collaborazione tra pubblico e privato che miri allo sviluppo del territorio ed è ciò che con Pes, partenariato economico e sociale, in questi giorni stiamo provando a fare con l'elaborazione di un Piano di Azione per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva della BAT che presto illustreremo con gli altri componenti del partenariato compresa l'attivazione di un Osservatorio territoriale per il monitoraggio dei progetti e dei finanziamenti pubblici", conclude D'Alberto.