«Rendiamo le donne rispettate ed apprezzate da tutti»
Lettera di Angela Seccia della Cgil per la Giornata della Donna
martedì 8 marzo 2016
«Oggi ricorre la giornata internazionale dedicata alle donne, evitiamo di trasformarla in un momento di puro consumismo meno che mai di insignificanti "festeggiamenti" ma concentriamoci sul senso ed il valore della ricorrenza. Io da madre e da lavoratrice quotidianamente avverto tutte le difficoltà che la vita ed il lavoro mi pongono dinanzi per il solo motivo di essere donna, può sembrare questo un luogo comune ma, io e tutte le altre donne che vivono condizioni simili alla mia, vi assicuriamo che non lo è affatto». Lo scrive Angela Seccia, segretaria della Cgil Bat.
«Si parla sempre più spesso di violenza e di disagi nei rapporti di lavoro, un accordo di recente è stato siglato tra la Cgil, Confindustria e le altre sigle sindacali per eliminare l'odiosa pratica delle molestie sessuali e delle violenze psichiche e fisiche nei posti di lavoro: si prevede che l'azienda divenga parte attiva con le lavoratrici ed i sindacati avviando azioni che sconfiggano tale odioso fenomeno che evidentemente esiste se è stata siglata questa intesa. Ecco il senso principale che darei a questo 8 marzo 2016, facciamo in modo che si avvii uno scossone nella società per rendere le donne cittadine e lavoratrici rispettate ed apprezzate da tutti. In questa giornata il pensiero non può non andare alla difficoltà che vivono in tante di trovare un'occupazione, alla complicata conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro sino alla strada tutta in salita per le donne di avere pari trattamento in termini salariali e di carriera rispetto ai loro colleghi uomini. Si discute, continuamente e da mesi, di "unioni civili" che rispondano alle esigenze dei cittadini in una società cambiata radicalmente nei rapporti interpersonali tra gli individui, evitiamo le "lotte e le strumentalizzazioni" e proviamo ad accettare e valorizzare i diversi punti di vista utilizzando il criterio della libertà. Non trasformiamoci in facili censori della vita altrui.
Infine, un saluto a tutte le donne (lavoratrici e non, precarie, atipiche, pensionate e studentesse) invitandole a "guardare" alla Cgil come ad un'organizzazione portatrice di Diritti Universali, in particolare per quanto il sindacato sta facendo in questi giorni con le assemblee sulla Carta dei Diritti del Lavoro. La prima in assoluto nel territorio, lo vorrei ricordare, si è tenuta a Barletta nell'azienda di calzature in cui lavoro alla presenza del segretario generale Susanna Camusso, in un clima di grande partecipazione e denso di emozioni dato dal ritrovarsi di lavoratrici che sono in cassa integrazione ma che hanno voluto comunque essere presenti alla discussione per rinsaldare il legame che c'è tra le difficoltà e l'idea di ridisegnare la dignità del lavoro, uno sforzo che sottolineo avviene ogni giorno anche in tante altre realtà lavorative al femminile della nostra provincia perché è esattamente questa la forza delle donne: trovare sempre e comunque la strada per andare avanti nonostante tutto e tutti.
La Cgil Bat e le diverse categorie sono impegnate in questa giornata in varie assemblee che ricordano l'importanza dell'8 marzo e, per l'occasione, è stato dato alla stampa un numero speciale de "Lo spartito tranese", che verrà distribuito alle lavoratrici nei vari posti di lavoro».
«Si parla sempre più spesso di violenza e di disagi nei rapporti di lavoro, un accordo di recente è stato siglato tra la Cgil, Confindustria e le altre sigle sindacali per eliminare l'odiosa pratica delle molestie sessuali e delle violenze psichiche e fisiche nei posti di lavoro: si prevede che l'azienda divenga parte attiva con le lavoratrici ed i sindacati avviando azioni che sconfiggano tale odioso fenomeno che evidentemente esiste se è stata siglata questa intesa. Ecco il senso principale che darei a questo 8 marzo 2016, facciamo in modo che si avvii uno scossone nella società per rendere le donne cittadine e lavoratrici rispettate ed apprezzate da tutti. In questa giornata il pensiero non può non andare alla difficoltà che vivono in tante di trovare un'occupazione, alla complicata conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro sino alla strada tutta in salita per le donne di avere pari trattamento in termini salariali e di carriera rispetto ai loro colleghi uomini. Si discute, continuamente e da mesi, di "unioni civili" che rispondano alle esigenze dei cittadini in una società cambiata radicalmente nei rapporti interpersonali tra gli individui, evitiamo le "lotte e le strumentalizzazioni" e proviamo ad accettare e valorizzare i diversi punti di vista utilizzando il criterio della libertà. Non trasformiamoci in facili censori della vita altrui.
Infine, un saluto a tutte le donne (lavoratrici e non, precarie, atipiche, pensionate e studentesse) invitandole a "guardare" alla Cgil come ad un'organizzazione portatrice di Diritti Universali, in particolare per quanto il sindacato sta facendo in questi giorni con le assemblee sulla Carta dei Diritti del Lavoro. La prima in assoluto nel territorio, lo vorrei ricordare, si è tenuta a Barletta nell'azienda di calzature in cui lavoro alla presenza del segretario generale Susanna Camusso, in un clima di grande partecipazione e denso di emozioni dato dal ritrovarsi di lavoratrici che sono in cassa integrazione ma che hanno voluto comunque essere presenti alla discussione per rinsaldare il legame che c'è tra le difficoltà e l'idea di ridisegnare la dignità del lavoro, uno sforzo che sottolineo avviene ogni giorno anche in tante altre realtà lavorative al femminile della nostra provincia perché è esattamente questa la forza delle donne: trovare sempre e comunque la strada per andare avanti nonostante tutto e tutti.
La Cgil Bat e le diverse categorie sono impegnate in questa giornata in varie assemblee che ricordano l'importanza dell'8 marzo e, per l'occasione, è stato dato alla stampa un numero speciale de "Lo spartito tranese", che verrà distribuito alle lavoratrici nei vari posti di lavoro».