Regole igienico-sanitarie per i locali nel centro storico

Norme utili, ma Confesercenti dice stop

venerdì 4 aprile 2014
La Giunta regionale con deliberazione n.1225 del 04/07/2013 ha aggiornato delle norme di ambito igenico-sanitarie per i pubblici esercizi ubicati nei centri storici.

Nella fattispecie indica "Per gli esercizi di somministrazione quali bar, caffetterie ed esercizi similari ove sono presenti posti a sedere, deve essere previsto almeno un servizio igienico destinato al pubblico (accessibile anche a persone diversamente abili), distinto da quello destinato al personale, fino a trenta posti a sedere. Superati i trenta posti a sedere e in tutti gli altri esercizi di somministrazione (ristoranti, trattorie, pizzerie, ecc.) il numero dei servizi igienici da destinare al pubblico".
Intervengono ora dalla Segreteria Confesercenti BAT e CAT Imprese Nord Baresi, denunciando "le preoccupazioni degli esercenti Pubblici Esercizi (Bar, Ristoranti, Trattorie, pizzerie, ecc.), soprattutto di quelli situati nei centri Storici, circa la stretta osservanza di quanto previsto dalla deliberazione di Giunta Regionale indicata" soprattutto con l'arrivo della bella stagione.

La causa sta nel fatto che "risulterebbe oltremodo complesso e sicuramente costoso, a volte impossibile, adeguare strutturalmente i locali sedi delle attività ai precetti indicati nell'allegato 1 della precitata DGR.
Come noto le attività in Centro Storico, quasi sempre nate per un'offerta di servizio alla filiera turistica, hanno goduto di particolari deroghe necessarie al raggiungimento di tali finalità per cui si ritiene indispensabile prevedere qualcosa di simile in merito alla problematica segnalata.
Infatti si evidenziano criticità tali che, ove fosse possibile intervenire, i titolari delle attività turistico - commerciali sarebbero costretti a stravolgere strutturalmente i locali, sia per gli spazi di lavoro che per quelli destinati alla somministrazione, con costi previsti di decine di migliaia di euro, particolarmente onerosi da sopportare in un momento di crisi come quello in cui si trova tutto il settore commerciale e turistico".

Ancora "si chiede pertanto, alla luce di quanto fin qui esposto, di meglio calibrare (rivedendoli) i pur giusti principi contenuti nella Deliberazione di Giunta, rendendoli meno stringenti e più flessibili ai casi particolari che si evidenzieranno di volta in volta, oltre che raccomandare formalmente i Comuni interessati a farsi carico delle attività regolamentari previste normativamente per derogare, almeno in parte, e nei Centri storici in particolare, ai predetti principi e criteri contenuti nella Deliberazione Regionale".