Referendum sul lavoro: anche a Barletta è partita la raccolta firme
Al via la campagna “Lotto per il Diciotto”. Nel comitato: Fds, Idv, Sel, Verdi, e la Fiom
domenica 14 ottobre 2012
Presentata anche a Barletta la campagna referendaria "Lotto per il diciotto", che vede coinvolti, nel Comitato Referendum Lavoro, partiti come Fds, Idv, Sel, Verdi, il sindacato dei metalmeccanici Cgil, Fiom, e associazioni come Alba e Articolo 21, con due obiettivi: abrogare l'art.8 del decreto legge n. 138 del 2011 (la manovra finanziaria estiva del governo Berlusconi), che ha riconosciuto la possibilità nelle aziende di derogare ai contratti collettivi nazionali di lavoro; abrogare le modifiche all'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (legge n. 300 del 1970) apportate dalla riforma Fornero, con le quali sono stati eliminati gli obblighi di reintegro del lavoratore a seguito di licenziamento senza giusta causa o di sentenza a lui favorevole da parte di un giudice, per ripristinare così la sua forma originale.
«Questo referendum è una battaglia di civiltà - ha affermato il consigliere comunale della Fds Mimmo Caporusso - L'art. 8 della manovra finanziaria 2011 del governo Berlusconi ha riportato il mondo del lavoro all'800. L'art. 18, modificato dalla riforma Fornero, è andato ad intaccare il divieto di licenziamento senza giusta causa». «Il ministro Fornero dovrebbe essere licenziata per una giusta causa: per avere creato il problema degli "esodati" - ha detto il coordinatore provinciale di Sel Vincenzo Brucoli - Vogliamo ripartire dal lavoro, dal contratto collettivo nazionale, dall'art. 18». «Insieme ai movimenti, cerchiamo di portare avanti l'abbattimento dell'art. 8 e il riconoscimento dell'art. 18 - ha concluso il consigliere comunale dell'Idv Salvatore Filannino - L'Idv porta avanti anche i referendum contro la casta, per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e della diaria ai parlamentari». Presente alla conferenza stampa anche l'assessora regionale Maria Campese, che ha sottolineato come invece il suo partito sia favorevole ad un finanziamento pubblico ai partiti, perché altrimenti la politica sarebbe soltanto nelle mani dei ricchi.
I presenti hanno annunciato infine che la campagna referendaria sarà presentata in tutta la provincia e che già da questo weekend partirà a Barletta la raccolta firme «in maniera unitaria», senza sigle di partito.
«Questo referendum è una battaglia di civiltà - ha affermato il consigliere comunale della Fds Mimmo Caporusso - L'art. 8 della manovra finanziaria 2011 del governo Berlusconi ha riportato il mondo del lavoro all'800. L'art. 18, modificato dalla riforma Fornero, è andato ad intaccare il divieto di licenziamento senza giusta causa». «Il ministro Fornero dovrebbe essere licenziata per una giusta causa: per avere creato il problema degli "esodati" - ha detto il coordinatore provinciale di Sel Vincenzo Brucoli - Vogliamo ripartire dal lavoro, dal contratto collettivo nazionale, dall'art. 18». «Insieme ai movimenti, cerchiamo di portare avanti l'abbattimento dell'art. 8 e il riconoscimento dell'art. 18 - ha concluso il consigliere comunale dell'Idv Salvatore Filannino - L'Idv porta avanti anche i referendum contro la casta, per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e della diaria ai parlamentari». Presente alla conferenza stampa anche l'assessora regionale Maria Campese, che ha sottolineato come invece il suo partito sia favorevole ad un finanziamento pubblico ai partiti, perché altrimenti la politica sarebbe soltanto nelle mani dei ricchi.
I presenti hanno annunciato infine che la campagna referendaria sarà presentata in tutta la provincia e che già da questo weekend partirà a Barletta la raccolta firme «in maniera unitaria», senza sigle di partito.