Raddoppiate le tariffe per l’occupazione di suolo pubblico a Barletta
Crisi economica e indifferenza senza confronto civico. Il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi colpisce anche venditori ambulanti
mercoledì 20 febbraio 2013
La crisi lancia i suoi botti di chiusura sferzando in ultimo i propri colpi anche a quei venditori che ogni giorno sottostanno a precarietà e intemperie pur di riuscire a guadagnare da vivere. La scorsa mattina un episodio sconcertante lascia intendere la gravità della situazione giunta ormai agli estremi. Si è verificata a Bitonto, durante il mercato settimanale una rissa in pieno stile Bud Spencer e Terence Hill ha coinvolto ambulanti e nordafricani, in cui purtroppo non vi è stato nessun intervento di mediazione, ma solo indifferenza.
Il rischio è che tali situazioni esplosive possano in breve tempo estendersi anche alla nostra città, visto e considerato che il mercato cittadino del sabato mattina è probabilmente destinato a sparire. I cali delle vendite che si sono registrati in questi ultimi mesi sono a dir poco preoccupanti, la concorrenziale presenza di numerosi centri commerciali nei dintorni, va ad aumentare l'offerta rendendo il potenziale acquirente un portafogli molto indeciso.
Ciò che maggiormente aggrava la situazione è l'indifferenza generalizzata, questo altro non fa che pesare gravemente sul bilancio degli stati d'animo dei commercianti ambulanti, si vive nella piena trascuratezza e disorganizzazione. Mancano linee guida progettuali che possano lasciar intravedere quel barlume di speranza tanto sospirato, infine il tutto è percepito a fior di pelle anche dai consumatori. Si fa dunque sentire la necessità, attesa e sperata, di una ricollocazione urbanistica, oltrechè interventi di sostegno e rilancio, che avrebbero dovuto già da tempo realizzare una vera politica di integrazione sia commerciale che sociale nell'ambito del sistema produttivo barlettano, anni orsono fiore all'occhiello per l'intera Regione Puglia e in alcuni settori anche vanto nazionale.
Stando all'attualità dei fatti si è manifestata essenzialmente una eccessiva dose di pressapochismo, relativismo e incompetenza, che ha portato classi politiche e dirigenti a chiudersi in se stesse rifiutando il confronto civico più volte auspicato e richiesto. Purtroppo questo è il lascito ereditario, irrimediabile da chi l'ha provocato, a un mese dalla nomina del Commissario Prefettizio. L'aumento delle tasse di occupazione di suolo pubblico, inerenti numerosissime attività come banchi nel mercato fiere e festeggiamenti richiedono una accurata rielaborazione, a partire dai calcoli tecnici nella quale interverranno l'Ufficio Comunale di Barletta e gli addetti all'applicazione delle disposizioni deliberative. Le categorie infatti hanno provveduto a richiedere l'incontro delle Associazioni di Categoria del Commercio in congiunzione con l'Amministrazione Comunale di Barletta, il Servizio Tributi e la Società Bar.S.A. in temporanea gestione del servizio in attesa della prossima successione al medesimo comune, per comprendere sino a che punto si estendano gli effetti boomerang dell'imminente applicazione della TARES (Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi).
Il rischio è che tali situazioni esplosive possano in breve tempo estendersi anche alla nostra città, visto e considerato che il mercato cittadino del sabato mattina è probabilmente destinato a sparire. I cali delle vendite che si sono registrati in questi ultimi mesi sono a dir poco preoccupanti, la concorrenziale presenza di numerosi centri commerciali nei dintorni, va ad aumentare l'offerta rendendo il potenziale acquirente un portafogli molto indeciso.
Ciò che maggiormente aggrava la situazione è l'indifferenza generalizzata, questo altro non fa che pesare gravemente sul bilancio degli stati d'animo dei commercianti ambulanti, si vive nella piena trascuratezza e disorganizzazione. Mancano linee guida progettuali che possano lasciar intravedere quel barlume di speranza tanto sospirato, infine il tutto è percepito a fior di pelle anche dai consumatori. Si fa dunque sentire la necessità, attesa e sperata, di una ricollocazione urbanistica, oltrechè interventi di sostegno e rilancio, che avrebbero dovuto già da tempo realizzare una vera politica di integrazione sia commerciale che sociale nell'ambito del sistema produttivo barlettano, anni orsono fiore all'occhiello per l'intera Regione Puglia e in alcuni settori anche vanto nazionale.
Stando all'attualità dei fatti si è manifestata essenzialmente una eccessiva dose di pressapochismo, relativismo e incompetenza, che ha portato classi politiche e dirigenti a chiudersi in se stesse rifiutando il confronto civico più volte auspicato e richiesto. Purtroppo questo è il lascito ereditario, irrimediabile da chi l'ha provocato, a un mese dalla nomina del Commissario Prefettizio. L'aumento delle tasse di occupazione di suolo pubblico, inerenti numerosissime attività come banchi nel mercato fiere e festeggiamenti richiedono una accurata rielaborazione, a partire dai calcoli tecnici nella quale interverranno l'Ufficio Comunale di Barletta e gli addetti all'applicazione delle disposizioni deliberative. Le categorie infatti hanno provveduto a richiedere l'incontro delle Associazioni di Categoria del Commercio in congiunzione con l'Amministrazione Comunale di Barletta, il Servizio Tributi e la Società Bar.S.A. in temporanea gestione del servizio in attesa della prossima successione al medesimo comune, per comprendere sino a che punto si estendano gli effetti boomerang dell'imminente applicazione della TARES (Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi).