Raccolta firme su aziende insalubri e strategia rifiuti zero

Oggi il banchetto presso la statua di Eraclio

venerdì 2 ottobre 2015
"Per la prima volta la città di Barletta, grazie all'impegno del Forum Salute e Ambiente - Sandra Parente e Rosangela Fiorella - è chiamata ad esercitare l'iniziativa popolare degli atti di competenza del Consiglio comunale secondo quanto previsto dallo Statuto Comunale (artt. 53 e 60). In sostanza, chiederemo ai cittadini barlettani di sottoscrivere due progetti di deliberazione, uno riguardante l'adesione alla Strategia Rifiuti Zero da parte del Comune di Barletta e l'altro riguardante l'impatto ambientale e sanitario delle aziende insalubri presenti nella nostra città.

Venerdì 2 ottobre presso la statua di Eraclio (ore 18) verrà allestito il primo banchetto che darà inizio alla campagna per la raccolte delle firme; avremo a disposizione 3 mesi per raccogliere minimo 600 sottoscrizioni per ciascuna proposta di deliberazione. I progetti di deliberazione verranno poi depositati presso l'Ufficio per le relazioni con il pubblico e dovranno essere posti all'ordine del giorno del Consiglio comunale e discussi entro 90 giorni dal deposito, nel rispetto delle procedure regolamentari. Bisogna ricordare perché siamo "costretti" a raccogliere le firme per portare in consiglio comunale le nostre istanze visto che le due proposte di deliberazione furono concordate più di un anno fa con la commissione ambiente ed il Sindaco Cascella, grazie all'impegno del coordinamento cittadino del movimento nazionale Rifiuti Zero che, con l'aiuto del medico ISDE (medici per l'Ambiente) Agostino Di Ciaula, le approntò e le consegnò all'amministrazione. Dopo numerosi solleciti al fine di avere una risposta circa il futuro di tali atti amministrativi, il Forum Salute e Ambiente (nato dall'unione delle esperienze di movimenti, associazioni e singoli cittadini) è riuscito ad essere ricevuto dal Sindaco solo dopo aver organizzato una mobilitazione sotto il palazzo di Città il 30 giugno scorso.

Ci preme ricordare che in tale incontro il sindaco Cascella dichiarò che non era necessario che la nostra città aderisse alla strategia rifiuti zero attraverso l'adozione di un documento stilato dal coordinamento nazionale che promuove in tutta Italia e non solo tale strategia, arrivando a sostenere che la sua amministrazione la stava già attuando. Riguardo la deliberazione sulle aziende insalubri si limitò a dire che così com'era non poteva portarla in Consiglio Comunale, non fornendo alcuna motivazione. Ebbene, la strategia Rifiuti Zero non si limita alla raccolta porta a porta ma promuove un'impiantistica in grado non solo di riciclare i materiali differenziati ma anche di trattare il secco residuo al fine di recuperare ulteriore materia e limitare il più possibile la parte da destinare in discarica. Questo accompagnato, tra l'altro, da una capillare opera di formazione e informazione per ridurre a monte la produzione di rifiuti tramite acquisti 'verdi' ed il riuso di beni che non hanno ancora esaurito il proprio ciclo di vita.

Una strategia che difende la salute e l'ambiente ma che mira anche a promuovere un modello di sviluppo e di società opposto a quello che ci propinano, fatto di economia pulita e solidale. Questo il nostro sindaco e la sua amministrazione dovrebbero saperlo dato che la Strategia Rifiuti Zero è stata inserita nelle loro linee programmatiche, eppure l'unico interesse sembra quello di essere in regola con la percentuale di raccolta differenziata prevista dalla legge.Per noi invece è fondamentale andare oltre per cercare di costruire un percorso in grado di incidere sulla vita della nostra comunità imponendo un cambio di rotta generale e sanare l'ambiente per tutelare la nostra salute; questo permetterebbe di promuovere attività economiche che creerebbero nuovi e salubri lavori nonché cooperazione fra i diversi attori sociali.

Tale nuovo approccio non può prescindere da uno studio capillare sull'impatto ambientale e sanitario delle aziende insalubri presenti sul territorio comunale; Non bisogna dimenticare che queste aziende sono multinazionali come per esempio la Timac e la Cementeria Buzzi Unicem, che fanno profitti enormi ma che hanno anche un impatto ambientale e sociale enorme sul territorio in cui operano. Lo abbiamo visto in queste ultime settimane quali sono i risultati di una totale mancanza di una seria politica ambientale, con la questione dell'inquinamento della falda e il consueto scaricabarile delle responsabilità tra la Timac e i vari organi istituzionali, con il rischio concreto che ancora una volta saranno i cittadini a dover pagare i costi della bonifica.

Con questa iniziativa abbiamo la possibilità di costruire un percorso popolare che renda protagonisti tutti quei cittadini che non si accontentano di interventi di facciata ma che auspicano un processo di trasformazione del tessuto economico e produttivo della nostra città, realizzando quel progetto di società ecologica indispensabile per un vero mutamento sociale. Per questo vi aspettiamo venerdì 2 ottobre (statua di Eraclio) alla prima iniziativa pubblica sulle due delibere di iniziativa popolare presentate dal Forum Salute e Ambiente".