R-evolution Summer Festival, il FIOF «una delle cose più interessanti»
Miserie e splendori della fotografia italiana
lunedì 7 luglio 2014
Focalizzare l'attenzione sull' attività del fotografo, ripercorrere la storia di questa affascinante professione dal rullino all'avvento della fotografia digitale facendo il punto della situazione attuale e volgendo uno sguardo al futuro. Questo è ciò che si è fatto durante la tavola rotonda svoltasi il 5 luglio presso il Castello Svevo di Barletta, in occasione del "R-evolution Summer Festival 2014" di cui BarlettaViva è media partner.
L'incontro, al quale hanno partecipato Andrea Nannini, Presidente Nazionale CNA Comunicazione, Dario Bossi, Presidente Nazionale Confcommercio ASCOFOTO e Ruggiero Dibenedetto, Presidente Nazionale FIOF, ha permesso di ricostruire le origini del FIOF [Fondo Internazionale per la Fotografia ndr], fondato da un gruppo di persone con un sogno comune, e di rivolgere un pensiero speciale a Licia Papini, vice Presidente CNA Firenze e Presidente CNA Informatica e Servizi, deceduta recentemente.
«Il FIOF è stata una delle cose più interessanti nel panorama della fotografia italiana», dice Andrea Nannini «offrendo ai propri associati l'opportunità di far parte di una vera associazione nell'ambito della fotografia professionale, il FIOF ha determinato un importante cambiamento. Il fotografo, che nel passato aveva una vera e propria vocazione per la solitudine, ora fa parte di una comunità, dove ogni collega può diventare un amico, oltre a rappresentare uno stimolo al confronto e al miglioramento reciproco».
L'incontro, al quale hanno partecipato Andrea Nannini, Presidente Nazionale CNA Comunicazione, Dario Bossi, Presidente Nazionale Confcommercio ASCOFOTO e Ruggiero Dibenedetto, Presidente Nazionale FIOF, ha permesso di ricostruire le origini del FIOF [Fondo Internazionale per la Fotografia ndr], fondato da un gruppo di persone con un sogno comune, e di rivolgere un pensiero speciale a Licia Papini, vice Presidente CNA Firenze e Presidente CNA Informatica e Servizi, deceduta recentemente.
«Il FIOF è stata una delle cose più interessanti nel panorama della fotografia italiana», dice Andrea Nannini «offrendo ai propri associati l'opportunità di far parte di una vera associazione nell'ambito della fotografia professionale, il FIOF ha determinato un importante cambiamento. Il fotografo, che nel passato aveva una vera e propria vocazione per la solitudine, ora fa parte di una comunità, dove ogni collega può diventare un amico, oltre a rappresentare uno stimolo al confronto e al miglioramento reciproco».