Quel pino è da abbattere: pericoloso per l'incolumità pubblica e privata
La questione è stata chiarita ieri in Consiglio comunale
giovedì 24 dicembre 2020
10.08
Non è ammalorato, ma rappresenta un rischio per la pubblica e privata incolumità. Sarà abbattuto per questo motivo il pino che si erge con la sua chioma su via Vittorio Veneto. Lo ha chiarito ieri il Consiglio comunale di Barletta in risposta alle domande di attualità presentate sia dal gruppo del Partito Democratico che del Movimento 5 Stelle.
La questione ha coinvolto in poche ore l'opinione pubblica, contraria a rinunciare all'esemplare secolare. Ma l'ordinanza emessa dal tribunale di Trani, a seguito di un ricorso per danno temuto presentato dal proprietario dell'immobile adiacente all'arbusto, deve essere adempiuta. Così il Comune di Barletta non potrà far altro che abbattere il pino che il consulente tecnico d'ufficio nominato dal tribunale di Trani classifica nella categoria di rischio più elevata.
Tuttavia, a suscitare sgomento è stata la mancata costituzione in giudizio dell'ente comunale. Informato del giudizio il 21 settembre, infatti, avrebbe dovuto elaborare una relazione sullo stato dell'albero. I tempi ristretti, dettatati dall'udienza fissata a circa dieci giorni di distanza (1 ottobre), non hanno consentito che ciò avvenisse costringendo il Comune a risultare contumace nel giudizio.
Ma una relazione, seppur tardiva, è stata elaborata. "La sua staticità non appare in alcun modo a rischio anche in considerazione della omogeneità del suolo che non ha subito nel tempo manomissioni importanti tant'è che le quote stradali non sono variate nel corso degli anni" si legge nel documento redatto dal responsabile del verde pubblico del settore Manutenzioni del Comune, il geometra Ruggiero Leone.
«Se avessimo presentato la relazione, forse le cose sarebbero andate diversamente» ha commentato il consigliere pentastellato Giuseppe Basile.
La questione ha coinvolto in poche ore l'opinione pubblica, contraria a rinunciare all'esemplare secolare. Ma l'ordinanza emessa dal tribunale di Trani, a seguito di un ricorso per danno temuto presentato dal proprietario dell'immobile adiacente all'arbusto, deve essere adempiuta. Così il Comune di Barletta non potrà far altro che abbattere il pino che il consulente tecnico d'ufficio nominato dal tribunale di Trani classifica nella categoria di rischio più elevata.
Tuttavia, a suscitare sgomento è stata la mancata costituzione in giudizio dell'ente comunale. Informato del giudizio il 21 settembre, infatti, avrebbe dovuto elaborare una relazione sullo stato dell'albero. I tempi ristretti, dettatati dall'udienza fissata a circa dieci giorni di distanza (1 ottobre), non hanno consentito che ciò avvenisse costringendo il Comune a risultare contumace nel giudizio.
Ma una relazione, seppur tardiva, è stata elaborata. "La sua staticità non appare in alcun modo a rischio anche in considerazione della omogeneità del suolo che non ha subito nel tempo manomissioni importanti tant'è che le quote stradali non sono variate nel corso degli anni" si legge nel documento redatto dal responsabile del verde pubblico del settore Manutenzioni del Comune, il geometra Ruggiero Leone.
«Se avessimo presentato la relazione, forse le cose sarebbero andate diversamente» ha commentato il consigliere pentastellato Giuseppe Basile.