Quattro nuovi sottopassi, ecco come cambia la viabilità a Barletta
Presentazione dei cantieri in località Sterpeto e in via Einaudi
venerdì 6 marzo 2015
14.15
Mai più interminabili attese ai passaggi a livello, mai più disagi alla viabilità causati dal traffico sui binari: ecco come cambierà radicalmente la fisionomia urbana di Barletta nei prossimi anni, grazie alla realizzazione di quattro nuovi sottopassi (carrabili e pedonali) in quattro punti strategici della città, per unire i due lati di Barletta. Superando la naturale barriera rappresentata dalla linea ferroviaria, centro e periferia saranno maggiormente unite: la visione si estende fino al 2017, data che nelle previsioni dovrebbe rappresentare il punto di non ritorno per l'ultimazione di tutti i sottopassi, quello già in cantiere in località Madonna dello Sterpeto, poi tra via Einaudi e via Papa Giovanni XXIII, in via Manin e infine in via Andria.
Nemmeno il maltempo ha fermato la doppia conferenza stampa prevista per questa mattina sui luoghi della cantierizzazione: prima tappa nei pressi del Santuario della Madonna dello Sterpeto, dove tecnici e amministratori hanno spiegato il progetto, mostrato le carte e la conformazione urbana al termine dei lavori; poi il tour di presentazione si è trasferito in via Einaudi ma, causa pioggia, l'appuntamento è slittato a martedì prossimo, con l'esposizione delle slide che illustrano nei dettagli il progetto.
«Sono opere complesse che potranno creare disagi - ha spiegato il sindaco Pasquale Cascella – non tanto nella zona del Santuario, quanto piuttosto in via Einaudi e in via Papa Giovanni XXIII, con lo svolgimento del mercato settimanale. Non sono problematiche semplici, ma la voglia di affrontarle c'é».
Come cambierà lo scenario urbanistico e la viabilità a Barletta?
«Sono opere destinate a cambiare radicalmente l'immagine e la vita stessa della città – ha continuato a spiegarci il primo cittadino - consentiranno di superare la divisione della città a causa della ferrovia. Ora sono pochi punti di congiunzione tra le due parti di Barletta, condizionati dalla presenza dei passaggi a livello. I sottovia consentiranno una mobilità e un'integrazione tra parti vive della città. Quella che ora è periferia potrà essere integrata nel tessuto urbano, ma tutto questo comporta problematiche enormi: emergono di volta in volta problemi con i sottoservizi, ovvero fognature, gas, luce, linee telefoniche. Spero comunque che i tempi di realizzazione siano quanto più ridotti possibili – ha sottolineato il sindaco - stiamo spingendo affinché i cantieri si aprano presto, ad opera d'arte, superando tutte le situazione di conflittualità».
Quando possiamo fissare l'appuntamento con la cittadinanza per l'inaugurazione?
«Il primo cantiere sta andando avanti, spero che i lavori possano essere conclusi entro l'anno. Come amministratore continuerò a sollecitare le imprese a fare bene il loro lavoro e a farlo nei tempi dovuti con i controlli adeguati».
«L'assetto urbano cambierà parecchio – ha spiegato Giorgio Boscarol, direttore dei lavori - scompariranno tutti i passaggi a livello nel comune di Barletta. Verranno soppressi con la realizzazione di strutture scatolari in cemento armato che saranno successivamente spinte - attraverso una spinta oleodinamica – sotto la sede ferroviaria».
Come procede il cronoprogramma di massima di tutti i lavori, in ordine progressivo?
«Siamo partiti con il sottopasso dello Sterpeto, ma siamo comunque un po' condizionati dallo spostamento dei sottoservizi, che stanno causando alcune variazioni nello svolgimento del cronoprogramma. Successivamente partiremo con il cantiere tra via Papa Giovanni XXIII e Via Einaudi, a seguire quello di via Manin, e per ultimo quello tra via Andria e via Veneto. Non possiamo negare che ci saranno alcuni disagi, ma abbiamo già progettato un piano di viabilità alternativa discusso con gli uffici tecnici del Comune».
Nemmeno il maltempo ha fermato la doppia conferenza stampa prevista per questa mattina sui luoghi della cantierizzazione: prima tappa nei pressi del Santuario della Madonna dello Sterpeto, dove tecnici e amministratori hanno spiegato il progetto, mostrato le carte e la conformazione urbana al termine dei lavori; poi il tour di presentazione si è trasferito in via Einaudi ma, causa pioggia, l'appuntamento è slittato a martedì prossimo, con l'esposizione delle slide che illustrano nei dettagli il progetto.
«Sono opere complesse che potranno creare disagi - ha spiegato il sindaco Pasquale Cascella – non tanto nella zona del Santuario, quanto piuttosto in via Einaudi e in via Papa Giovanni XXIII, con lo svolgimento del mercato settimanale. Non sono problematiche semplici, ma la voglia di affrontarle c'é».
Come cambierà lo scenario urbanistico e la viabilità a Barletta?
«Sono opere destinate a cambiare radicalmente l'immagine e la vita stessa della città – ha continuato a spiegarci il primo cittadino - consentiranno di superare la divisione della città a causa della ferrovia. Ora sono pochi punti di congiunzione tra le due parti di Barletta, condizionati dalla presenza dei passaggi a livello. I sottovia consentiranno una mobilità e un'integrazione tra parti vive della città. Quella che ora è periferia potrà essere integrata nel tessuto urbano, ma tutto questo comporta problematiche enormi: emergono di volta in volta problemi con i sottoservizi, ovvero fognature, gas, luce, linee telefoniche. Spero comunque che i tempi di realizzazione siano quanto più ridotti possibili – ha sottolineato il sindaco - stiamo spingendo affinché i cantieri si aprano presto, ad opera d'arte, superando tutte le situazione di conflittualità».
Quando possiamo fissare l'appuntamento con la cittadinanza per l'inaugurazione?
«Il primo cantiere sta andando avanti, spero che i lavori possano essere conclusi entro l'anno. Come amministratore continuerò a sollecitare le imprese a fare bene il loro lavoro e a farlo nei tempi dovuti con i controlli adeguati».
«L'assetto urbano cambierà parecchio – ha spiegato Giorgio Boscarol, direttore dei lavori - scompariranno tutti i passaggi a livello nel comune di Barletta. Verranno soppressi con la realizzazione di strutture scatolari in cemento armato che saranno successivamente spinte - attraverso una spinta oleodinamica – sotto la sede ferroviaria».
Come procede il cronoprogramma di massima di tutti i lavori, in ordine progressivo?
«Siamo partiti con il sottopasso dello Sterpeto, ma siamo comunque un po' condizionati dallo spostamento dei sottoservizi, che stanno causando alcune variazioni nello svolgimento del cronoprogramma. Successivamente partiremo con il cantiere tra via Papa Giovanni XXIII e Via Einaudi, a seguire quello di via Manin, e per ultimo quello tra via Andria e via Veneto. Non possiamo negare che ci saranno alcuni disagi, ma abbiamo già progettato un piano di viabilità alternativa discusso con gli uffici tecnici del Comune».