Quasi 1.200 kg di gomme raccolta dalla Capitaneria di Porto di Barletta a Margherita di Savoia
Si conclude con successo la prima tappa del progetto "PFU Zero sulle coste italiane"
venerdì 9 ottobre 2020
Con le 4 tappe in programma in questa edizione 2020, Margherita di Savoia (Puglia), Gaeta (Lazio), Sapri (Campania) e Cagliari (Sardegna), il progetto di Marevivo ed EcoTyre PFU Zero sulle coste italiane arriva a ben 50 interventi effettuati in 7 edizioni.
La campagna di sensibilizzazione e di raccolta e recupero dei pneumatici fuori uso (PFU) abbandonati in mare e a terra, prende dunque il via oggi a Margherita di Savoia, in provincia di Barletta-Andria-Trani. I sommozzatori iscritti alla Capitaneria di Porto di Barletta hanno raccolto circa 1.200 kg di gomme giunte a fine vita nell'area antistante il Porto Canale.
I PFU raccolti, senza alcun costo per l'Amministrazione Comunale, sono stati caricati su un mezzo di EcoTyre per essere condotti all'impianto di trattamento e avviati al corretto recupero. I PFU rappresentano una vera e propria risorsa perché possono essere recuperati al 100%: grazie al progetto di EcoTyre "Da Gomma a Gomma" è ora possibile riutilizzare il granulo da PFU per la produzione di nuovi pneumatici e altri materiali in gomma. Il prossimo obiettivo del Consorzio è aumentare le percentuali di utilizzo del granulo all'interno di pneumatici. La corretta gestione dei PFU è dunque parte fondamentale dell'economia circolare del nostro Paese.
L'iniziativa di raccolta sulle coste italiane rientra nel progetto più ampio PFU ZERO, patrocinato dal Ministero dell'Ambiente, che ha l'obiettivo di creare e avere a disposizione una mappatura di depositi abbandonati di PFU segnalati da enti locali, associazioni e cittadini. Le raccolte straordinarie eseguite da EcoTyre sono svolte in modalità totalmente gratuita e senza alcun costo per le Amministrazioni locali. È possibile segnalare un deposito abbandonato di PFU, collegandosi al sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it): EcoTyre valuta ogni segnalazione, coordinandosi con gli enti locali per gli interventi di raccolta.
"Oggi ripartiamo con un progetto a cui teniamo particolarmente e che ci ha dato tante soddisfazioni: troviamo sempre meno PFU abbandonati a testimonianza che i cittadini conoscono la nostra filiera di recupero delle gomme, grazie alla quale non c'è alcun motivo per lasciare i PFU abbandonati in natura". – ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – "La sensibilizzazione è, infatti, uno dei punti cardine della mission di EcoTyre. Ringraziamo il Comune di Margherita di Savoia per aver ospitato la prima tappa di questa settima edizione e il nostro partner Marevivo per il sostegno e il supporto logistico che ci offre ogni anno con professionalità e competenza".
"Questa è stata la prima tappa di un'attività particolarmente importante per Marevivo – ha commentato Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo – soprattutto perché quest'anno ci sono arrivate numerose richieste spontanee da parte di Comuni costieri, da Venezia a Scopello, per fare una raccolta di PFU in mare e a terra. L'esempio più grande che abbiamo avuto ad oggi è l'attività in collaborazione con il Comune di Lampedusa con il quale abbiamo in vigore un protocollo di intesa per due ritiri l'anno. Dove abbiamo operato con i subacquei e i Comuni, i cittadini si sono dimostrati attenti e virtuosi non abbandonando più PFU nell'ambiente".
La campagna di sensibilizzazione e di raccolta e recupero dei pneumatici fuori uso (PFU) abbandonati in mare e a terra, prende dunque il via oggi a Margherita di Savoia, in provincia di Barletta-Andria-Trani. I sommozzatori iscritti alla Capitaneria di Porto di Barletta hanno raccolto circa 1.200 kg di gomme giunte a fine vita nell'area antistante il Porto Canale.
I PFU raccolti, senza alcun costo per l'Amministrazione Comunale, sono stati caricati su un mezzo di EcoTyre per essere condotti all'impianto di trattamento e avviati al corretto recupero. I PFU rappresentano una vera e propria risorsa perché possono essere recuperati al 100%: grazie al progetto di EcoTyre "Da Gomma a Gomma" è ora possibile riutilizzare il granulo da PFU per la produzione di nuovi pneumatici e altri materiali in gomma. Il prossimo obiettivo del Consorzio è aumentare le percentuali di utilizzo del granulo all'interno di pneumatici. La corretta gestione dei PFU è dunque parte fondamentale dell'economia circolare del nostro Paese.
L'iniziativa di raccolta sulle coste italiane rientra nel progetto più ampio PFU ZERO, patrocinato dal Ministero dell'Ambiente, che ha l'obiettivo di creare e avere a disposizione una mappatura di depositi abbandonati di PFU segnalati da enti locali, associazioni e cittadini. Le raccolte straordinarie eseguite da EcoTyre sono svolte in modalità totalmente gratuita e senza alcun costo per le Amministrazioni locali. È possibile segnalare un deposito abbandonato di PFU, collegandosi al sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it): EcoTyre valuta ogni segnalazione, coordinandosi con gli enti locali per gli interventi di raccolta.
"Oggi ripartiamo con un progetto a cui teniamo particolarmente e che ci ha dato tante soddisfazioni: troviamo sempre meno PFU abbandonati a testimonianza che i cittadini conoscono la nostra filiera di recupero delle gomme, grazie alla quale non c'è alcun motivo per lasciare i PFU abbandonati in natura". – ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – "La sensibilizzazione è, infatti, uno dei punti cardine della mission di EcoTyre. Ringraziamo il Comune di Margherita di Savoia per aver ospitato la prima tappa di questa settima edizione e il nostro partner Marevivo per il sostegno e il supporto logistico che ci offre ogni anno con professionalità e competenza".
"Questa è stata la prima tappa di un'attività particolarmente importante per Marevivo – ha commentato Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo – soprattutto perché quest'anno ci sono arrivate numerose richieste spontanee da parte di Comuni costieri, da Venezia a Scopello, per fare una raccolta di PFU in mare e a terra. L'esempio più grande che abbiamo avuto ad oggi è l'attività in collaborazione con il Comune di Lampedusa con il quale abbiamo in vigore un protocollo di intesa per due ritiri l'anno. Dove abbiamo operato con i subacquei e i Comuni, i cittadini si sono dimostrati attenti e virtuosi non abbandonando più PFU nell'ambiente".