Quando Roberto Mancini ha prestato servizio militare a Barletta
Dopo 33 anni, la città di Barletta ritorna a esultare il mister Mancini
sabato 17 luglio 2021
Era il 1988 quando Paolo Maldini e Roberto Mancini arrivavano a Barletta per prestare servizio militare. Un martedì di luglio, di mezzogiorno precisamente, quando i giocatori della nazionale furono accolti da una folla di giornalisti e gente comune, curiosa di guardare in carne ed ossa quei volti.
I due giocatori della nazionale entrarono nella caserma del battaglione di fanteria Salento in cui iniziarono l'addestramento. Cominciarono la giornata in perfetto orario, come erano soliti fare anche in campo, e per evitare momenti di confusione, le autorità militari disposero che, all'ora di libera uscita, i due calciatori si sarebbero allontanati a bordo della propria automobile.
Mancini fece il suo esordio in Nazionale Under 21 nel 1982, non ancora diciottenne, per poi partecipare alla Finale di campionato d'Europa nel 1986 e successivamente, nel 1990 al campionato del mondo con la nazionale maggiore.
Destino simile quello di Maldini, che esordì in nazionale Under 21 nel 1986, poi per il campionato d'Europa 1988 e per il campionato del Mondo 1990. I successi sono tanti, nel mentre ci passa anche la leva obbligatoria per i due giocatori, che vengono assegnati proprio alla città di Eraclio.
Non tutti ci avrebbero scommesso che dopo 33 anni, la città di Barletta sarebbe ritornata ad esultare il mister Mancini per aver riportato l'Italia tra le stelle europee.
La carriera del Mancio tra gli Azzurri inizia nel 2018, quando viene nominato commissario tecnico. Il 2021 lo consacra quinto allenatore ad aver vinto un grande torneo internazionale con l'Italia dopo Vittorio Pozzo (Mondiale 1934 e Mondiale 1938), Ferruccio Valcareggi (Europeo 1968), Enzo Bearzot (Mondiale 1982) e Marcello Lippi (Mondiale 2006).
Quello che Mancio ha realizzato è il ritorno di un sogno dopo 53 anni, gli anni passati dall'ultimo trofeo europeo vinto. Il torneo si svolse in Italia, con la partecipazione di soltanto quattro squadre: Italia, Jugoslavia, Unione Sovietica ed Inghilterra.
Quello del 1968 era l'unico trionfo agli Europei. Sono succeduti altri due Mondiali vinti, ma non più una vittoria europea.
Il 2021 sembrerebbe prefigurarsi come un anno di grandi vittorie per l'Italia, dopo quella agli Eurovision 2021 con i Maneskin. Vittorie che diventano simboli di ripartenza per il nostro Paese e che rinforzano il patriottismo a tutti i livelli.
A Barletta per esempio, alcuni giovani hanno affisso e sventolato immagini di alcuni Santi con il volto di Mancini. Sui social sono in moltissimi ad aver creato video in cui celebrano l'allenatore a cui sono legati per la Nazionale e per il suo breve passato in città.
I due giocatori della nazionale entrarono nella caserma del battaglione di fanteria Salento in cui iniziarono l'addestramento. Cominciarono la giornata in perfetto orario, come erano soliti fare anche in campo, e per evitare momenti di confusione, le autorità militari disposero che, all'ora di libera uscita, i due calciatori si sarebbero allontanati a bordo della propria automobile.
Mancini fece il suo esordio in Nazionale Under 21 nel 1982, non ancora diciottenne, per poi partecipare alla Finale di campionato d'Europa nel 1986 e successivamente, nel 1990 al campionato del mondo con la nazionale maggiore.
Destino simile quello di Maldini, che esordì in nazionale Under 21 nel 1986, poi per il campionato d'Europa 1988 e per il campionato del Mondo 1990. I successi sono tanti, nel mentre ci passa anche la leva obbligatoria per i due giocatori, che vengono assegnati proprio alla città di Eraclio.
Non tutti ci avrebbero scommesso che dopo 33 anni, la città di Barletta sarebbe ritornata ad esultare il mister Mancini per aver riportato l'Italia tra le stelle europee.
La carriera del Mancio tra gli Azzurri inizia nel 2018, quando viene nominato commissario tecnico. Il 2021 lo consacra quinto allenatore ad aver vinto un grande torneo internazionale con l'Italia dopo Vittorio Pozzo (Mondiale 1934 e Mondiale 1938), Ferruccio Valcareggi (Europeo 1968), Enzo Bearzot (Mondiale 1982) e Marcello Lippi (Mondiale 2006).
Quello che Mancio ha realizzato è il ritorno di un sogno dopo 53 anni, gli anni passati dall'ultimo trofeo europeo vinto. Il torneo si svolse in Italia, con la partecipazione di soltanto quattro squadre: Italia, Jugoslavia, Unione Sovietica ed Inghilterra.
Quello del 1968 era l'unico trionfo agli Europei. Sono succeduti altri due Mondiali vinti, ma non più una vittoria europea.
Il 2021 sembrerebbe prefigurarsi come un anno di grandi vittorie per l'Italia, dopo quella agli Eurovision 2021 con i Maneskin. Vittorie che diventano simboli di ripartenza per il nostro Paese e che rinforzano il patriottismo a tutti i livelli.
A Barletta per esempio, alcuni giovani hanno affisso e sventolato immagini di alcuni Santi con il volto di Mancini. Sui social sono in moltissimi ad aver creato video in cui celebrano l'allenatore a cui sono legati per la Nazionale e per il suo breve passato in città.