«Qualità della vita in provincia»: la BAT non c'è

La ricerca del Sole 24 Ore è stata fatta su 107 province. In Puglia va male. Taranto è ultima, Foggia risale di poco e si avvicina a Bari

mercoledì 28 novembre 2012 0.41
A cura di Luca Guerra
Una condizione ai limiti del peggio per i capoluoghi pugliesi e l'assenza della Provincia Bat per il secondo anno di fila, con il codazzo di polemiche che ne consegue. Questi gli elementi che balzano all'occhio del lettore pugliese guardando alla rilevazione dei dati della ricerca annuale del Sole 24 Ore, sulla qualità della vita nelle provincie italiane, giunta quest'anno alla 23/ma edizione. In queste analisi, svolta ancora sulle 107 province, il valore dell'indice della qualità della vita corrisponde a una media ponderata dei singoli indicatori dove i pesi sono scelti sulla base di un determinato criterio statistico.

La media si articola su sei settori (tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico, tempo libero) costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36), che danno luogo a sei graduatorie di tappa e quindi alla classifica finale. Quest'anno la vincitrice è stata Bolzano, che succede Bologna, solo decima nella speciale graduatoria. La maglia nera per vivibilità é invece di Taranto: una magra staffetta rispetto al 2011 con un'altra città pugliese, Foggia. Alla città jonica numeri grigi, come il 104/o e 103/o posto nei settori del Tempo libero e nella Popolazione. Nella nostra regione, pessimo anche il 100/esimo posto per Bari: il capoluogo pugliese ha perso due posizioni rispetto al 2011. Migliora invece la situazione di Lecce che sale di 6 posizioni rispetto ad un anno fa.

Argento e bronzo vanno a Siena e Trento. Seguono Rimini, Trieste, Parma, Belluno, Ravenna e Aosta, in una classifica che vede prevalere tante città del centro-nord: basti pensare che il primo centro del Sud è Potenza, in 75/esima piosizione. Nel dettaglio, a far avanzare Bolzano in classifica sono la bassa disoccupazione (3,3% nel 2011 contro una media del 9%), le presenze turistiche e la scarsa incidenza di reati come furti in casa o di auto. A primeggiare, quindi, restano le città del Centro-Nord, in particolare sul fronte dell'imprenditoria, del lavoro, delle infrastrutture e della rete sociale
(Twitter: @GuerraLuca88)