Qualità della vita 2020: la provincia Barletta-Andria-Trani quasi in fondo alla classifica
98esima su 107 la provincia di Barletta-Andria-Trani, che perde una posizione rispetto allo scorso anno
lunedì 30 novembre 2020
17.16
La provincia di Barletta-Andria-Trani perde una posizione, passando dall'97esimo all'98esimo posto, nella classifica finale della qualità della vita 2020 giunta alla 22esima edizione realizzata da Italia Oggi e Università la Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni.
Se la Bat indietreggia di un punto, purtroppo anche nel resto della Puglia la situazione non è rosea: sulle 107 province italiane, Bari passa (dall'86°) all'88° posto, Brindisi 89°, Taranto (dall'89°) al 94°, e Lecce scende di cinque posizioni attestandosi all'86° posto. Foggia perde posizioni, precipitando all'ultimo posto di tutta la Penisola.
Com'è noto ogni anno vengono presi in considerazione una serie di indicatori (affari e lavoro, ambiente, sicurezza sociale, istruzione formazione capitale umano, reati e sicurezza) per stabilire quali sono le città italiane in cui si vive meglio e quelle in cui le cose vanno peggio, e per ogni indicatore, le province vengono suddivise in quattro fasce: buona, accettabile, scarsa, insufficiente.
La metodologia utilizzata questa volta ha colto anche gli effetti diretti della pandemia, monitorando con precisione gli effetti della diffusione del virus e dei conseguenti lockdown grazie anche all'inserimento di nuovi indicatori che, elaborano i recentissimi dati Istat.
In breve la situazione della provincia di Barletta-Andria-Trani nei diversi indicatori presi in esame:
Se la Bat indietreggia di un punto, purtroppo anche nel resto della Puglia la situazione non è rosea: sulle 107 province italiane, Bari passa (dall'86°) all'88° posto, Brindisi 89°, Taranto (dall'89°) al 94°, e Lecce scende di cinque posizioni attestandosi all'86° posto. Foggia perde posizioni, precipitando all'ultimo posto di tutta la Penisola.
Com'è noto ogni anno vengono presi in considerazione una serie di indicatori (affari e lavoro, ambiente, sicurezza sociale, istruzione formazione capitale umano, reati e sicurezza) per stabilire quali sono le città italiane in cui si vive meglio e quelle in cui le cose vanno peggio, e per ogni indicatore, le province vengono suddivise in quattro fasce: buona, accettabile, scarsa, insufficiente.
La metodologia utilizzata questa volta ha colto anche gli effetti diretti della pandemia, monitorando con precisione gli effetti della diffusione del virus e dei conseguenti lockdown grazie anche all'inserimento di nuovi indicatori che, elaborano i recentissimi dati Istat.
In breve la situazione della provincia di Barletta-Andria-Trani nei diversi indicatori presi in esame:
- Sezione "Affari e Lavoro": la Bat passa dal 94° posto dello scorso anno all'89° nel 2020, anche se si registrano passi indietro per quel che concerne l'occupazione.
- Alla voce "Ambiente" la Bat passa dall'89esimo è all'86° posto, 18esima per la raccolta dei rifiuti urbani, 69 per densità piste ciclabili, 80esima invece per isole pedonali, 100 per l'offerta di trasporto pubblico.
- Categoria "Reati e Sicurezza": migliora la situazione, andando dalla 86 esima alla 79esima posizione, con numero in discesa sia nei reati contro la persona, contro il patrimonio che nelle estorsioni (prima in classifica, in senso positivo dunque, solo per il numero di truffe informatiche), mentre aumentano i reati legati al traffico di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.
- Ultima posizione, e cioè "primato negativo", è quello relativo ai furti d'auto: se lo aggiudica proprio la nostra provincia, con la più alta percentuale italiana di furti d'auto ogni 100mila abitanti (dopo la Bat c'è Bari, Catania, Foggia, Napoli e Roma).
- Peggiora la posizione anche nell'ambito del capitolo "Sicurezza Sociale", con indicatori che hanno catturato anche l'effetto determinato dall'attuale crisi pandemica: dall'83°alll'87° posto, con peggioramento del tasso di disoccupazione giovanile
- Unica leggera variazione positiva è quella del blocco "Istruzione e Formazione" con la Bat che lascia l'87° e si piazza all'84° posizione, anche se siamo terzultimi per "Persone in possesso almeno di un diploma di istruzione secondaria" davanti solo a Crotone e Caltanissetta; parte bassa della classifica (intorno al 70° posto) anche per le competenze alfabetiche e numeriche degli studenti.
- Per l'ambito riguardante la "Popolazione", la sesta provincia pugliese è in seconda posizione, dietro nientemeno che a Bolzano. Ma l'analisi dei dati nelle vare categoria della statistica, vede però alla voce "emigrati ogni 1000 abitanti" il triste primato nazionale: la Bat è al primo posto in classifica con il numero di 14 unità. Tutta gente, soprattutto giovane, che lascia questa terra.
- Dal primo posto all'ultimo, invece, per la presenza di immigrati ogni 1000 abitanti, con un numero di 11 unità
- Critica la posizione anche nel "Sistema Salute": la Bat è in coda, al 98° posto (lo scorso anno era 102). Ma la situazione è deprimente: la sesta provincia pugliese è 91° per "posti letto in terapia intensiva (e terapia intensiva neonatale) per 100 mila abitanti. 101° posizione per "Sottodimensione posti letto in reparti specialistici", e in posizioni critiche anche in quasi tutti gli altri indicatori di posti letto e apparecchiature.
- Nell'ambito de "Tempo Libero e Turismo" la Bat è al posto n.103. Dietro solo a Crotone, Caltanissetta, Caserta e Enna. 99esima per sottodimensione delle strutture dedicate al turismo; 98esima per sottodimensione delle strutture dedicate al tempo libero, 102esima per gli agriturismi ogni 100mila abitanti, 101esima per gli alberghi, 104esima per il numero di ristoranti, 101 per associazioni ricreative artistiche e culturali. Classifica al limite della media per numero di librerie palestre e sale cinematografiche
- Infine 96° posto per "Reddito e ricchezze"(era 99°): 93° per reddito medio disponibile pro capite, da sottolineare il terzultimo posto in Italia per importo medio annuo delle pensioni e per percettori di pensioni a basso importo.