Province italiane, vantaggi reali e possibili modifiche
Comunicato dell'ISPAM, Istituto per la Preparazione alla Pubblica Amministrazione. Esito del seminario svolto a Monza
martedì 29 novembre 2011
Negli ultimi tempi si è parlato molto di costi delle istituzioni. Voci e smentite, proposte e anatemi si sono rincorsi sul tema dell'abolizione di enti inutili e tra questi molta insistenza è stata posta sulle province. Fedele alla sua missione informativa e formativa, l'ISPAM ha organizzato il seminario "Province italiane, vantaggi reali e possibili modifiche" tenutosi a Monza. Nel corso dell'incontro esperti delle istituzioni e della politica, docenti universitari e pubblici amministratori hanno confutato le tesi dei detrattori delle province illustrando con dati, numeri eriferimenti normativi la situazione reale. Dopo il caloroso saluto del Sindaco di Monza, Marco Mariani, il Presidente della Provincia di Monza e Brianza, Dario Allevi, ha anticipato i risultati dell'ampio studio svolto dalla Bocconi di Milano che ha messo ordine ed ha, in modo incontrovertibile, dimostrato la falsità dei dati fatti girare dai demagoghi avversari della Istituzione Provincia. Il Dott. Giuseppe Valtorta, già direttore generale della Provincia di Monza, ha ripercorso la storiadelle province nell'ordinamento repubblicano italiano. Le tesi contrarie e i dubbi sono stati fugati dal Professor Nicola Di Modugno, docente all'Università degli Studi del Sannio, con granitici argomenti storici e normativi che hanno addirittura dimostratola impossibilità della eliminazione delle Province in quanto Ente non nato con la Costituzione bensì da questa riconosciuto e quindi ineliminabile. A seguire, gli interventi di Cesare Boneschi, assessore agli Enti partecipati del Comune di Monza, di Dario Rigamonti, Direttore dell'Unione Province Lombarde e di Pierfranco Maffè, componentedel Direttivo ANCI, hanno approfondito le competenze delle province e i rapporti con gli altri Enti, le funzioni, i bilanci, i costi e la loro funzione aggregante. In conclusione, Luigi Losa, direttore de "Il Cittadino" ha rilanciato la proposta del vice-ministro senatore Mantica di promuovere un incontro fra Regioni, Province e Comuni per meglio connotarele competenze e individuare i correttivi fra gli autentici responsabili degli Enti locali. La convinzione emersa dall'incontro, è stata quella di un quadro istituzionale che necessita certamente di qualche revisione, ma assolutamente di nessuna abolizione. E' stata inoltre appurata l'assenza di alternative ad una eventuale abolizione, ed è stato sottolineato come i veri costi pesanti per le casse pubbliche siano altrove e non certo nelle province.
Il Mida, partecipando al seminario ISPAM (Istituto per la preparazione alla Pubblica Amministrazione) su "Province Italiane: vantaggi reali e possibili modifiche", tenutosi presso l'Urban Center di Monza il 26 novembre 2011, intende farsi promotore di un'azione di protesta contro il disegno di legge costituzionale recante "soppressione di enti intermedi", ritenendo che le reali motivazioni che sottendono tale proposta siano quelle di voler asservire le Province ai Governi Regionali, con ciò stesso sopprimendo il livello provinciale del sistema delle autonomie locali, in contrasto con il principio di sussidiarietà.
La soppressione dell'autonomia provinciale è certamente in contrasto con l'art. 5 della Costituzione e con il Trattato di Maastricht, in quanto neppure il Legislatore Costituzione può sopprimere il principio di autonomia sancito dallo stesso art. 5 della carta costituzionale che ne riconosce la preesistenza rispetto allo stesso ordinamento repubblicano e ne impone il potenziamento (che è l'esatto contrario della soppressione). Sulla base di quanto premesso il MIDA rivolge un accorato appello a tutte le forze politiche e sociali territoriali ad unirsi nella lotta per la salvaguardia dell'autonomia provinciale e per il superamento delle mistificazioni in atto volte ad occultare le vere ragioni dello spreco del pubblico denaro che parte da alcuni settori degli apparati pubblici.
Barletta (BT) – Palazzo San Gervasio (PZ), 27 novembre 2011
• prof. avv. Nicola Di Modugno - Presidente Comitato di Lotta
• avv. Federico Pagano - Sindaco di Palazzo San Gervasio (PZ)
• prof. Mario Lomuscio – Consigliere comunale di Barletta
• Nardo Binetti – Coordinatore MIDA-BT
La soppressione dell'autonomia provinciale è certamente in contrasto con l'art. 5 della Costituzione e con il Trattato di Maastricht, in quanto neppure il Legislatore Costituzione può sopprimere il principio di autonomia sancito dallo stesso art. 5 della carta costituzionale che ne riconosce la preesistenza rispetto allo stesso ordinamento repubblicano e ne impone il potenziamento (che è l'esatto contrario della soppressione). Sulla base di quanto premesso il MIDA rivolge un accorato appello a tutte le forze politiche e sociali territoriali ad unirsi nella lotta per la salvaguardia dell'autonomia provinciale e per il superamento delle mistificazioni in atto volte ad occultare le vere ragioni dello spreco del pubblico denaro che parte da alcuni settori degli apparati pubblici.
Barletta (BT) – Palazzo San Gervasio (PZ), 27 novembre 2011
• prof. avv. Nicola Di Modugno - Presidente Comitato di Lotta
• avv. Federico Pagano - Sindaco di Palazzo San Gervasio (PZ)
• prof. Mario Lomuscio – Consigliere comunale di Barletta
• Nardo Binetti – Coordinatore MIDA-BT