Province in sciopero, sit-in alla Prefettura di Barletta
Le ragioni spiegate da Cgil, Cisl e Uil
venerdì 6 ottobre 2017
«La profonda difficoltà finanziaria in cui versano Province e Città metropolitane sta determinando una situazione di estrema criticità nell'erogazione dei servizi offerti da questi Enti alla quale si aggiungono le condizioni di notevole precarietà, che sta vivendo il personale impiegato in tali servizi, penalizzato pesantemente, anche da un punto di vista salariale, dalla scure di tagli succedutisi negli ultimi anni. Tanti sono gli Enti che non riescono più a garantire la manutenzione ordinaria di strade e scuole e tanti sono gli Enti in ritardo con il pagamento degli stipendi». Scrivono in una nota congiunta i Segretari Provinciali e territoriali della Provincia Barletta Andria Trani Luigi Marzano (FP CGIL), Dino Di Gennaro (CISL FP) e Carlo Quacquarelli ( UIL FPL), ricordando il sit in previsto per questa mattina dinanzi alla Prefettura della Provincia BT a Barletta, dalle ore 10 alle ore 12.
«Ormai anche importanti Enti e grandi Città metropolitane non sono in grado di chiudere i bilanci, avviandosi verso le procedure di dissesto. Il legislatore non ha utilizzato l'occasione offerta degli ultimi decreti per tentare di ridurre il fabbisogno necessario a Province e Città Metropolitane per svolgere la loro missione istituzionale. L'ammontare complessivo di risorse necessarie, stimato complessivamente in poco meno di 800 milioni, è stato solo parzialmente ridotto.
Queste sono le ragioni che ci hanno spinto a proclamare lo sciopero per la giornata di oggi di tutto il personale di Province e Città Metropolitane. Riteniamo indispensabile:
«Ormai anche importanti Enti e grandi Città metropolitane non sono in grado di chiudere i bilanci, avviandosi verso le procedure di dissesto. Il legislatore non ha utilizzato l'occasione offerta degli ultimi decreti per tentare di ridurre il fabbisogno necessario a Province e Città Metropolitane per svolgere la loro missione istituzionale. L'ammontare complessivo di risorse necessarie, stimato complessivamente in poco meno di 800 milioni, è stato solo parzialmente ridotto.
Queste sono le ragioni che ci hanno spinto a proclamare lo sciopero per la giornata di oggi di tutto il personale di Province e Città Metropolitane. Riteniamo indispensabile:
- recuperare con la prossima Legge di bilancio tutte le risorse necessarie per garantire a questi Enti la sostenibilità economica;
- sbloccare il turn over e stabilizzare i lavoratori precari;
- dare finalmente certezza al sistema delle politiche attive del lavoro attraverso il definitivo trasferimento di competenze dei Centri per l'impiego ed il relativo finanziamento;
- dare agli Enti la possibilità di poter realizzare una programmazione pluriennale degli interventi;
- individuare delle soluzioni specifiche per far uscire dalla crisi strutturale finanziaria gli Enti con maggiori difficoltà;
- recuperare il ruolo contrattuale e garantire il relativo pagamento delle spettanze arretrate di quei pochi lavoratori rimasti nell'attuale provincia BAT e che, con enorme sacrificio continuano a tenere in piedi la seppur minima organizzazione del lavoro dell'Ente a tutela del servizio ai cittadini».