Proteste centro raccolta rifiuti, la nota del comitato 167
«Non siamo mai stati contrari ai centri di raccolta a prescindere, ma alla loro ubicazione e alla tipologia dei conferimenti»
mercoledì 30 marzo 2022
11.49
I referenti del Comitato di quartiere della zona 167 di Barletta (Giuseppe Di Bari, Raffaele Patella e Rosaria Mirabello) lo definiscono «l'ennesimo attacco ai cittadini liberi che si sono espressi con oltre 6500 firme affinché un centro di raccolta rifiuti fosse realizzato, ma ubicato in una zona idonea e tale da non rappresentare alcuna molestia rispetto alla quotidianità degli abitanti della zona 167 cosi come in zona Settefrati».
Questo il comunicato da loro divulgato: «L'attacco per alcuni versi "concentrico" è arrivato nel corso della trasmissione televisiva "Spazio città" dell'emittente Tele Sveva dall'amministratore unico della Bar.S.A. Avv. Michele Cianci e dal giornalista Roberto Straniero. Il primo ha dato una rappresentazione del tutto deviante, oltre che sprezzante, dell'impegno civico mostrato dai cittadini autodeterminatisi in una protesta esemplare, sia nei modi che nei contenuti, tesa a contrastare una errata ubicazione dei centri di raccolta, insinuando persino di aver fatto dell'allarmismo.
Inoltre, lo stesso si è prodotto in una performance comunicativa ai limiti dell'autolesionismo, assimilando il centro di raccolta di Parco degli Ulivi con i progetti previsti per i centri di Raccolta nella zona 167 e zona Settefrati, i quali già da una lettura superficiale, evidenziano una differenza straordinaria dal primo sia per la quantità che per la qualità dei rifiuti apportabili. Evidentemente, l'amministratore unico della Bar.S.A. non ha prestato la dovuta attenzione e non farebbe male a farlo con una lettura più attenta, di tutto e del perché quei progetti hanno suscitato le proteste dei cittadini che certamente erano di più e meglio informati, e hanno capito bene quale doveva essere il progetto da realizzarsi a loro insaputa.
Anzi per completezza di informazioni non dovrebbe sfuggire che il centro di raccolta di Parco degli Ulivi è così com'è oggi proprio grazie all'impegno, ancora una volta encomiabile, dei cittadini che anni fa si sono impegnati un una analoga "battaglia" per scongiurare l'ubicazione di un centro di raccolta proprio come quelli progettati per la zona 167 e zona Settefrati.
Il dottor Straniero, invece, ha accompagnato questa fuorviante rappresentazione della realtà tacendo quello che le cronache e i documenti riportano pubblicamente e, vogliamo pensare che sia stato il frutto di un mancato approfondimento delle notizie, ma ancora più spiacevole se non deprecabile è il riferimento ai "preti" che, a suo dire, sono sempre a capo di queste proteste e che, invece, a nostro avviso, al di là del credo di ciascuno, possiamo ben dire che il ruolo svolto dai parroci è, segnatamente nella zona 167, di eccezionale rilevanza sociale considerando il loro sopperire alle gravi lacune delle istituzioni.
Non è corretto dare una falsa rappresentazione della realtà soprattutto da parte di chi svolge un servizio di informazione pubblica. Noi del comitato di zona 167, promotori della civile protesta contro la realizzazione del centro di raccolta rifiuti, ma anche come "cassa di risonanza" delle istanze degli abitanti della zona 167, premettendo di non essere mai stati contrari ai centri di raccolta a prescindere ma, alla loro ubicazione e alla tipologia dei conferimenti, respingiamo una rappresentazione "falsa" della realtà così come è rappresentata in quanto non abbiamo mai creato né "allarmismi" né tantomeno rappresentato dati e atti che non siano quelli ufficiali e pubblici, come le migliaia di cittadini liberi e correttamente informati hanno testimoniato unendosi alla civile protesta».
Questo il comunicato da loro divulgato: «L'attacco per alcuni versi "concentrico" è arrivato nel corso della trasmissione televisiva "Spazio città" dell'emittente Tele Sveva dall'amministratore unico della Bar.S.A. Avv. Michele Cianci e dal giornalista Roberto Straniero. Il primo ha dato una rappresentazione del tutto deviante, oltre che sprezzante, dell'impegno civico mostrato dai cittadini autodeterminatisi in una protesta esemplare, sia nei modi che nei contenuti, tesa a contrastare una errata ubicazione dei centri di raccolta, insinuando persino di aver fatto dell'allarmismo.
Inoltre, lo stesso si è prodotto in una performance comunicativa ai limiti dell'autolesionismo, assimilando il centro di raccolta di Parco degli Ulivi con i progetti previsti per i centri di Raccolta nella zona 167 e zona Settefrati, i quali già da una lettura superficiale, evidenziano una differenza straordinaria dal primo sia per la quantità che per la qualità dei rifiuti apportabili. Evidentemente, l'amministratore unico della Bar.S.A. non ha prestato la dovuta attenzione e non farebbe male a farlo con una lettura più attenta, di tutto e del perché quei progetti hanno suscitato le proteste dei cittadini che certamente erano di più e meglio informati, e hanno capito bene quale doveva essere il progetto da realizzarsi a loro insaputa.
Anzi per completezza di informazioni non dovrebbe sfuggire che il centro di raccolta di Parco degli Ulivi è così com'è oggi proprio grazie all'impegno, ancora una volta encomiabile, dei cittadini che anni fa si sono impegnati un una analoga "battaglia" per scongiurare l'ubicazione di un centro di raccolta proprio come quelli progettati per la zona 167 e zona Settefrati.
Il dottor Straniero, invece, ha accompagnato questa fuorviante rappresentazione della realtà tacendo quello che le cronache e i documenti riportano pubblicamente e, vogliamo pensare che sia stato il frutto di un mancato approfondimento delle notizie, ma ancora più spiacevole se non deprecabile è il riferimento ai "preti" che, a suo dire, sono sempre a capo di queste proteste e che, invece, a nostro avviso, al di là del credo di ciascuno, possiamo ben dire che il ruolo svolto dai parroci è, segnatamente nella zona 167, di eccezionale rilevanza sociale considerando il loro sopperire alle gravi lacune delle istituzioni.
Non è corretto dare una falsa rappresentazione della realtà soprattutto da parte di chi svolge un servizio di informazione pubblica. Noi del comitato di zona 167, promotori della civile protesta contro la realizzazione del centro di raccolta rifiuti, ma anche come "cassa di risonanza" delle istanze degli abitanti della zona 167, premettendo di non essere mai stati contrari ai centri di raccolta a prescindere ma, alla loro ubicazione e alla tipologia dei conferimenti, respingiamo una rappresentazione "falsa" della realtà così come è rappresentata in quanto non abbiamo mai creato né "allarmismi" né tantomeno rappresentato dati e atti che non siano quelli ufficiali e pubblici, come le migliaia di cittadini liberi e correttamente informati hanno testimoniato unendosi alla civile protesta».