Protesta studentesca: la nostra troupe viene accerchiata

Aggressione verbale ingiustificata, Barlettalife impossibilitata a concludere il lavoro. Nessuna giustificazione

venerdì 17 dicembre 2010 20.10
A cura di Michele Sarcinelli
Non saranno mai tanti o pochi (nella fattispecie una trentina di studenti) ad intimidire la dignitosissima quotidiana cronaca di Barlettalife. Non saranno le loro farneticanti accostazioni e rimembranze storiche che verbalmente hanno indirizzato alla nostra troupe giornalistica («siete fascisti»), ad eludere la nostra proposizione giornalistica, confortata da decine di migliaia di collegamenti giornalieri. Ma anche se è stata solo un'insignificante minoranza ad aver fisicamente accerchiato minacciosa la nostra " testata" impendendoci di svolgere e di divulgare qualsivoglia notizia relativa a quanto stava accadendo, abbiamo il dovere di contrapporci con la massima severità, anche legale, cautelando non la nostra fisicità ma a salvaguardia del lavoro da tanti richiesto e sollecitato.

Nessun aggettivo, nessuna interiezione, potrà mai giustificare quanto perpetrato, del tutto ingiustificatamente, questa mattina dinanzi al Colosso Eraclio, pronto anch'esso a difendere la nostra pluralità scritta e riportata in più articoli sulla vicenda "protesta studentesca". Anche una sola voce gridata da un solo studente, come fotografato dai nostri operatori, è il dissapore democratico che occorre far risaltare. Solo per i nervi professionali e saldi dei componenti della nostra equipe non si è arrivati al peggio. Alle mani, per dirla francamente. Non so cosa significa il termine che ci addebitate, giovani ragazzini, ma se è talmente offensivo ve lo restituiamo con voce ancora più grossa e prepotente. Seguirà ora la cronaca del nostro lavoro di stamattina dal nostro redattore Mario Sculco, impensierito solo dalla inadeguata informazione del gruppetto che lo ha circondato e motivo della nostra circostanziata denuncia agli organi competenti.



«Sei un fascista».

Non divaghiamo. Sono giorni in cui gli studenti protestano, e non diamo opinione se devono o non devono farlo. Limitiamoci a notare, che in uomini (non ancora fatti, ma ben in corso d'opera) come questi è giusto, addirittura giustissimo, avere idee, codificare un pensiero appassionato, cercare di ottenere un migliore futuro di quello che, ai loro occhi, non è.

Quegli uomini, talvolta sono ragazzi. Non per un acronico salto, ma perché in questo gioco adolescenziale delle parti, a volte si generano mostri. Mi spiego: ieri un comunicato è stato inserito sul nostro criticato giornale (ci hanno accusato di non averlo fatto). Idea notevole, realizzazione anche. Ma cosa accade allo scientifico "C. Cafiero", liceo di alcuni studenti che hanno chiamato per sollecitarci in merito ad una presunta occupazione (ci poteva stare, dati gli accadimenti)? Le nostre gambe ci hanno recato nei pressi del vetusto e cadente istituto, i nostri occhi hanno colto una situazione francamente imbarazzante.

L'abbiamo riportata, l'alternativa è non farlo e chiudere gli occhi. Voltaire non avrebbe voluto.

«Sei un fascista».

Oggi, manifestazione organizzata dalla rete degli studenti medi (come ben leggiamo sulle bandiere, ben sventolate). Il nostro dovere di cronisti è riportare queste idee, portate in piazza da non acerbi manifestanti. Cori, senso di rivalsa, tanto, non troppo. Come cronisti e fotografi, abbiamo inteso riportare questa animosità, congelandola in pochi fotogrammi. Tuttavia ci dicono «sei un fascista, sei fazioso» e irripetibili altri che per decenza non riportiamo. Idee anche queste?

Non demordiamo nel nostro dovere, veniamo circondati dai manifestanti con una significativa aggressione verbale che ci ha impedito di continuare nel nostro lavoro di cronaca; dai toni utilizzati abbiamo temuto sfociasse in qualcosa di peggio.

Spieghiamoci.

Inutile, non tutti accettano spiegazioni. Si insiste, demagogicamente, su un'ipotesi di maltrattamento da parte della nostra linea editoriale nei riguardi della rete. Falso!

http://barlettalife.it/magazine/notizie/studenti-in-piazza-la-scuola-va-a-rotoli/
http://barlettalife.it/magazine/notizie/distruggono-la-scuola-ma-non-i-nostri-sogni-sciopero-studentesco-a-barletta/
http://barlettalife.it/magazine/notizie/international-day-of-students-si-mobilita-anche-la-bat/
http://barlettalife.it/magazine/notizie/universita-cgil-da-ddl-gelmini-effetti-devastanti-si-ritiri/
http://barlettalife.it/magazine/notizie/scuola-e-ddl-gelmini-cosa-riserva-il-futuro-a-noi-giovani-in-procinto-di-diplomarci/
http://barlettalife.it/magazine/notizie/se-la-riforma-della-scuola-superiore-non-ti-piace-puoi-dirlo/

Barlettalife era lì in mezzo ad ignoti per vivere le loro idee e riportarle senza interpretare. Ignoti hanno inteso (non tutti sia ben chiaro, ma la media di un gruppo viene ridotta da chi è basso annullando i lodevoli alti) di proferire parole non gradite e non gradevoli.

«Sei un fascista». No! Ma lotterò perché tu possa dirmelo.

Mario Sculco
Grave atto durante la protesta studentesca © Francesca Piazzolla
Grave atto durante la protesta studentesca © Francesca Piazzolla
Grave atto durante la protesta studentesca © Francesca Piazzolla
Grave atto durante la protesta studentesca © Francesca Piazzolla
Grave atto durante la protesta studentesca © Francesca Piazzolla
Grave atto durante la protesta studentesca © Francesca Piazzolla
Grave atto durante la protesta studentesca © Francesca Piazzolla